La chiamano “sliding doors”, letteralmente “porte scorrevoli”. In realtà rappresenta quel momento in cui qualcosa succede o non succede, con relative conseguenze. Lo so, la spiegazione fa veramente cagare, ma vi faccio capire subito di cosa stiamo parlando.
18 settembre. L’Inter tre giorni prima ha perso in casa col Parma e ha quattro punti in classifica dopo quattro partite. Ma quella sera c’é Inter-Tottenham, prima giornata di Champions League, dove l’Inter ritorna dopo sei anni. Minuto 86, l’Inter sta perdendo 1-0. Cross dalla sinistra di Asamoah. Il cross del ghanese non è diretto in area, ma appena fuori dove c’è appostato come un falco Mauro Icardi che al volo sfodera un missile che si infila in rete. È il pareggio. Passano sette minuti. Calcio d’angolo, De Vrij rimette in mezzo, capocciata di Vecino. Gooool !!! L’Inter porta a casa la vittoria e da quel momento inizia tutt’altra stagione per l’Inter.
Ecco, per intenderci, quei sette minuti rappresentano il nostro “Sliding Doors”, il nostro punto di svolta. Da quel momento, dalla rocambolesca vittoria col Tottenham, l’Inter infila otto vittorie in nove gare (l’unica sconfitta arriva contro il Barcellona, e scusate se non siamo riusciti ad andare a vincere al Camp Nou), supera la Fiorentina, vince di rabbia a Genova contro la Sampdoria (nonostante due gol annullati col Var), fa suo il derby con un gol in pieno recupero e ieri sera batte la Lazio con un netto 3-0. In campionato sono sei vittorie consecutive, roba che non succedeva dal gennaio 2017 (allora la striscia di vittorie si fermò a sette).
Ma non sono i risultati a lasciare impressionati, quanto le prestazioni. L’Inter vista nel derby una settimana fa e ieri sera all’Olimpico ha dato impressione di forza, di solidità, di mentalità vincente. Non è più una squadra che si affida alle giocate dei singoli, non deve più sperare nel colpo di genio di Icardi o nell’invenzione di Perisic. No, non serve più. Perché questa Inter è una squadra fatta di 11 giocatori dove persino un Joao Mario, considerato ai margini della rosa (alzi la mano chi non ha imprecato vedendo il suo nome nella formazione ufficiale) torna a giocare con la maglia dell’Inter dopo quasi 300 giorni e sfodera una prestazione molto positiva. Il portoghese si è integrato benissimo in una formazione priva di Naingollan, ma con un Brozovic sempre più strepitoso, un Vecino che silenziosamente è sempre più indispensabile, un Icardi tornato ad essere letale, un Vrsaljko che non sta facendo rimpiangere più di tanto Cancelo, un Perisic che piano piano si sta ritrovando, un Politano sempre più punto fermo di questa squadra, una difesa che alterna Skriniar, Miranda e De Vrij senza cambiare la sostanza (appena sei gol subiti, miglior difesa del campionato), un Asamoah che ha convinto tutti quelli che mal digerivano un ex gobbo in maglia nerazzurra, un Handanovic che in molti danno per finito, ma che la sua pagnotta se la guadagna sempre.
Insomma Spalletti ha forgiato una squadra solida che potrà dire la sua in questo campionato. Per tutta l’estate ci hanno fatto due maroni così con l’appellativo di “anti-Juve”, salvo ritirare tutto alle prime difficoltà. Invece credo che questa Inter potrà essere protagonista in questo campionato. Siamo un gradino sotto il Napoli e ancora distanti dalla capolista (distanti in classifica, distanti come gioco e distanti come giocatori), ma se Cristiano Ronaldo e compagni dovessero calare, magari perché distratti dalla Champions League, noi saremo sicuramente lì ad approfittarne. L’ho già scritto ieri sera e lo ribadisco anche ora: l’Inter c’é. Se non avete ancora preso nota fate male, molto male. FORZA INTER !!!
5 commenti:
Se ben ricordi lo dicevamo anche nel pre-Inter-Tottenham che quella partita poteva rappresentare la svolta della stagione. E così è stato. Spero che si continui su questa strada tracciata per tutta la stagione e che, come successo lo scorso anno e nel 2015, non ci perdiamo a ridosso di Dicembre-gennaio.
Brother, credo che non finirà come gli anni scorsi. Rispetto al 2015 (e in parte allo scorso anno) vedo un gruppo più solido, con una mentalità da grande squadra.
Ma che fine hanno fatto i denigratori di Brozovic? E quelli di Icardi? Forse si staranno consolando con quelli che dicevano che "Handanovic è bollito" e "Spalletti è un'incapace".
Nicola, poche chiacchiere. Brozovic l'abbiamo criticato tutti. Fino all'anno scorso vederlo in campo era irritante, giocava svogliato, quando voleva sapeva fare la differenza ma spesso e volentieri sembrava che giocasse per fare un piacere a noi.
@Entius
Ma ci credi veramente quando dici che Vrsaliko nn sta facendo rimpiangere più di tanto Cancelo?
Nn ho visto giocare il primo, ma Cancelo è un fenomeno, un giocatore straordinario in grado di fare giocate da fuoriclasse.
Sugli spalti spesso ci si guarda e ci si domanda come abbiate fatto a lasciarvelo scappare.
Mi dirai il fpf.Io dico che avreste dovuto vendere 2/3/4 giocatori pur di pagare il Valencia x averlo.
Ripeto, nn ho visto Vrsaliko giocare, ma difficilmente credo possa essere al livello di Cancelo
Posta un commento