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lunedì 17 settembre 2018

INTER CI SIAMO: RIASSAPORIAMO L'ARIA DI CHAMPIONS LEAGUE!!!

Tra il tramonto (dell’Inter del Triplete) e una nuova alba (di successi) c’è sempre la notte. E ciò che mi preoccupa è il non sapere quanto sarà lunga questa notte. Vorremmo che il nuovo giorno arrivasse subito ma sappiamo che potrebbe non essere così. E spesso le tenebre della notte possono essere più lunghe del previsto. Risorgeremo come il sole. Prima o poi. Già, ma prima o poi?
Questo è quello che scrissi il 14 marzo 2012, il giorno dopo che l’Inter giocò per l’ultima volta in Champions League (vi suggerisco di leggere l’articolo completo, a distanza di sei anni ne vale sicuramente la pena). Per chi non ha buona memoria, l’Inter la sera prima vinse 2-1 a San Siro contro il Marsiglia allenato da Didier Deschamps, ma avendo perso 1-0 all’andata venne eliminata.

Dopo più di sei anni rieccoci qua. Ad ascoltare quella musichina che tanto ci piace e ci fa battere il cuore a mille, a calcare campi prestigiosi, ad affrontare squadre blasonate e non semi-sconosciute formazioni israeliane (ogni riferimento all’Apoel Beer Sheva potrebbe non essere puramente casuale). Ci è capitato un girone di ferro, ma va bene così. Come hanno detto e scritto in molti al momento dei sorteggi, in fondo è quello che volevamo. Tornare a respirare l’aria di Champions League voleva dire soprattutto potersi confrontare con formazioni blasonate, ricche di storia, con tanti campioni in rosa. C’è il rischio concreto che potremmo uscirne con le ossa rotte, magari arrivare ultimi nel girone. Embé, qual’è il problema? Due anni fa siamo arrivati ultimi in un girone che comprendeva Southampton, Sparta Praga e Apoel Beer Sheva (che tra l’altro ci sconfisse sia in casa che in trasferta). Quello è stato davvero vergognoso. Dovessimo arrivare ultimi con Barcellona, Tottenham e Psv non lo vedo così tanto disonorevole (a meno di non prendere 4-5 gol a partita).
C’è una frase di Rocky 4 che mi è venuta in mente un paio di giorni fa pensando all’esordio in Champions League “No, forse non vincerò. Forse l'unica cosa che potrò fare sarà quello di rendergli la vita difficile. Ma per battere me, dovrà riuscire ad uccidermi, e per uccidermi dovrà avere il fegato di stare di fronte a me. E per fare questo, dovrà essere pronto a morire anche lui.
Ecco, è questa cosa che mi gasa. Il fatto di poterci confrontare con Barcellona, Tottenham e Psv e avere la consapevolezza che nulla è scontato, che ce la giocheremo alla pari (mi auguro) e che per batterci dovranno affrontarci e per affrontarci dovranno essere disposti a perdere anche loro. Magari il mio è solo il delirio di un tifoso illuso. Però io ci credo. Forse l’idea di riascoltare la musichina della Champions League mi ha dato alla testa, forse sto sopravvalutando moltissimo i nostri ragazzi (che, non scordiamocelo, non più tardi di due giorni fa hanno giocato una partita di merda contro il Parma). Ma se qualche volta non crediamo nell’impossibile, mi dite che senso ha perdere tanto tempo appresso ad una squadra? FORZA INTER !!!


2 commenti:

Matrix ha detto...

Ovviamente mi trovi più che d'accordo. Ne avevamo parlato anche a suo tempo: Champions League vuol dire confrontarsi con le squadre più forti. Quindi ben vengano le sfide con Barcellona e Tottenham.

Brother ha detto...

Io dico solo una parola: FINALMENTE !!!
(e speriamo di non fare figuracce...)