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domenica 29 luglio 2018

Summer Goal. IL CALCIO PER ME, L'INTER DEI RECORD E KING ERIC


 L’APPUNTO 
“Il calcio ha significato troppo per me e continua a significare troppe cose, dopo un po’ ti si mescola tutto in testa e non riesci più a capire se la vita è una merda perché l’Arsenal fa schifo o viceversa.”
In fondo Nick Hornby nel suo “Febbre a 90°” ha pienamente ragione. Alla fine ti si mescola tutto dentro, alla fine ti convinci che se l’Inter vince poi magari andrà tutto bene e se invece l’Inter delude andrà tutto storto. E alla fine non riesci a capire se il problema sei tu che hai una mente così perversa (ma poi in fondo cosa c’è di perverso nel pensare che l’Inter sia l’ago della bilancia della tua vita?) o sono gli altri che non capiscono il tuo stato d’animo. Dai, è solo un gioco. No, cazzo, non è solo un gioco. E’ qualcosa di più, è molto di più. E anche se non riesci a spiegarlo e maledettamente così. Perché l’Inter c’era mentre andava tutto storto, perché era lì con te quando andava tutto bene, perché ha fatto da sfondo mentre la vita scorreva. E se provo a cancellare tutte le volte che il calcio era presente nella mia vita, rimangono dei vuoti.
Ci sono cose più importanti nella vita, credetemi. E molte di queste cose sono più indispensabili dell’Inter (la salute, un buon stipendio, la famiglia, il lavoro). Ma io non riesco a farne a meno. C’è qualcosa di male in tutto questo?




 LA FOTO
INTER CAMPIONE D'ITALIA 1988-89
In Piedi: Zenga, Ferri, Berti, Bergomi, Serena e Matthaeus.
Accosciati: Diaz, Brehme, Bianchi, Matteoli, Mandorlini.


Gli uomini. Chiedi loro come era vestita la sposa e rispondono “Di bianco”.
Di un gol in uno stadio descrivono persino il fruscio dell’erba e il sibilo del pallone nell’aria. (Fabrizio Caramagna)

 PERSONAGGI 
ERIC CANTONA
Eric Cantona è stato uno dei calciatori più famosi degli anni ‘90. Lo si ricorda principalmente per i suoi trascorsi nel Manchester Utd, squadra in cui ha militato dal 1992 al 1997 e la personalità forte da leader/trascinatore carismatico dentro e fuori dal campo. È stato il protagonista della rinascita sportiva del club di Manchester negli anni novanta: con lui, infatti, i Red Devils hanno vinto quattro Premier League e due FA Cup nell'arco di cinque stagioni, mentre nell'annata in cui è stato sospeso per il famoso "incidente" di Selhurst Park (1994-1995) non hanno conquistato alcun trofeo. Nel 2001 i sostenitori dei Red Devils lo hanno eletto Calciatore del secolo del club.
Ma oltre che per la sua immensa classe, è ricordato per le sue follie in campo e fuori. Il gesto più famoso è indubbiamente il calcio in stile Kung Fu con cui stende un tifoso avversario, reo di averlo insultato. Il risultato? Maxi squalifica e diverse ore di servizi sociali. Il suo carisma però ne uscirà rafforzato. Nel 2001 i sostenitori del Manchester United, la squadra che ne valorizzò di più il talento, lo elessero “Calciatore del secolo” del Club.

LE ULTIME PAROLE FAMOSE
Nel calcio c’è una legge contro gli allenatori: giocatori vincono, allenatori perdono. (Vujadin Boškov)


 TWITTANDO  



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8 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Entius, mi hai quasi commosso con la riflessione iniziale. Solo chi è cresciuto a pane e calcio (e continua a farlo) può capirti. W il calcio!!!

Simone ha detto...

Ogni volta che vedo Cantona mi ricordo quel famoso "au revoir" di una famosa pubblicità della Nike. Giocatore folle, ma talento puro. Un campione.

Theseus ha detto...

Cantona era sicuramente una testa calda. Ma era fortissimo. Un giocatore che da solo faceva la differenza. Non a caso il Manchester United di Ferguson ha iniziato a vincere dopo il suo arrivo.

Matrix ha detto...

Erroneamente Cantona viene spesso ricordato per la pubblicità della Nike o per il colpo di kung fu al tifoso del Crystal Palace. In realtà ha fatto molto molto di più...

Entius ha detto...

Nerazzurro, mi fa piacere averti emozionato. In fondo il calcio è emozione. Lo è il calciatore che ci fa sognare, lo è il tifoso che sogna.

Entius ha detto...

X Simone/Theseus/Matrix. Sì, in effetti Cantona era un giocatore fortissimo e solo chi lo ha visto poco lo ricorda solo per la pubblicità o per il calcione rifilato al tifoso.

Michele ha detto...

Riguardo che al tweet che hai postato, io mi preoccuperei...

Entius ha detto...

Dici che mi devo preoccupare, Michele? In effetti un pochino mi ero preoccupato... :-) :-)