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giovedì 14 giugno 2018

SU IL SIPARIO: INIZIANO I MONDIALI

Rullino le trombe, squillino i tamburi. Ah, no scusate, mi sono confuso. Ricominciamo.
Squillino le trombe e rullino i tamburi: il Mondiale Russia 2018 sta per iniziare. Fra poche ore (per la precisione alle ore 17) la Russia padrona di casa e l’Arabia Saudita daranno il via alla ventunesima edizione della Coppa del Mondo che ci accompagnerà per 32 giorni, fino al 15 luglio.
Coppa del Mondo che vedrà al via quasi tutte le Nazionali più forti del mondo. Ho scritto quasi perché, come ormai sanno bene anche i sassi, l’Italia non ci sarà. Ed è rimasta a casa anche l’Olanda, finalista otto fa e arrivata quarta a Brasile 2014. Noi e olandesi il Mondiale ce lo guarderemo comodamente seduti sul divano di casa (vabbé, noi tifosi ce lo saremmo guardati in ogni caso dal divano di casa).


Avremo due esordienti (Islanda e Panama) e due favoritissime come Brasile e Germania (i tedeschi tra l’altro sono pure campioni del mondo in carica), mentre il terremoto calcistico che ha visto coinvolta la Spagna (ieri il Real Madrid ha annunciato Lopetegui, ct iberico, come nuovo allenatore madrileno, oggi la Spagna ha esonerato Lopetegui e chiamato al suo posto Hierro) rischia di scompigliare le carte per quanto riguarda le Furie Rosse.

In assenza dei nostri beniamini ci toccherà tifare per le altre Nazionali. Che sia Germania, Argentina, Croazia, Portogallo, Islanda o Panama, non manca certo la scelta. Anche se personalmente credo che la scelta migliore sia non tifare per nessuno e gustarsi lo spettacolo, augurandoci di assistere a delle belle sfide, con tante emozioni e tanti gol (e magari anche qualche sorpresa, che non guasta mai, altrimenti sai che noia…).
Ed è un po’ quello che conto di fare io. Compatibilmente con gli impegni lavorativi e non, spero di fare una scorpacciata di partite (su 79 sfide spero di riuscirne a vederne il più possibile) e di godermi lo spettacolo.
Certo l’Italia mi mancherà. Ci mancherà. Perché non riusciamo ad immaginare un Mondiale senza Italia, come scrissi qualche giorno fa “più si avvicina l’inizio dei Mondiali e più inizia a venir fuori il lato romantico. Quello che ti fa immaginare serata fantastiche con gruppi di amici e/o parenti, tutti riuniti sotto la bandiera tricolore a tifare Italia. Quello che ti fa ripensare a Italia ’90 ogni qualvolta si avvicina un nuovo Mondiale. Quello che ti fa tirare fuori dal cassettone la bandiera per poterla esporre sul balcone. Quello che ti fa emozionare ogni volta che giri per la città e vedi decine di bandiere che sventolano allegramente esposte sui balconi. Quello che ti fa rattristare perché pensi che fra nove giorni inizieranno i Mondiali e noi non ci saremo”.
Però ormai è successo. Che vogliamo fare? Continuare a piangerci addosso fino al 15 luglio? No, personalmente no. Per quanto mi riguarda non vedo l’ora che oggi pomeriggio si dia il via al Mondiale e sono emozionato all’idea di vivere le emozioni che mi dà questa competizione. Per l’assenza dell’Italia ce ne faremo una ragione. Tanto nelle ultime due edizioni siamo stati eliminati ai gironi quindi abbiamo comunque dovuto fare i conti con una seconda parte di Mondiale senza i colori azzurri.
Dunque, bando alle ciance. Buio in sala, spegnete i riflettori, tirate su il sipario. Lo spettacolo sta per iniziare.
BUON MONDIALE (senza Italia) A TUTTI !!!

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3 commenti:

Simone ha detto...

Anche senza l'Italia sarà un gran Mondiale. E in un grande Mondiale lo spettacolo non mancherà di sicuro.

Mattia ha detto...

Anche perché (e scusate se metto il dito nella piaga...) nelle ultime due edizioni se c'é stato spettacolo non è certo per merito dell'Italia.

Entius ha detto...

Sì, Mattia è vero. Però con l’assenza della nostra Nazionale vengono a mancare quei rituali quadriennali tipici dei Mondiali. Il ritrovarsi insieme con gli amici, le bandiere esposte sui balconi, parlare della prestazione dell’Italia al Mondiale. Lo spettacolo non mancherà (ieri sera in Portogallo-Spagna ne abbiamo avuto un assaggio…) e speriamo di goderci questi Mondiali e di divertirci. Anche senza l’Italia.