ROMA-CHELSEA 3-0
1' El Shaarawy - 36' El Shaarawy – 63’ Perotti
ROMA (4-3-3): Alisson; Florenzi (30' st Manolas), Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Perotti (40' st Pellegrini), Dzeko, El Shaarawy (30' st Gerson).
A disp.: Skorupski, Moreno, Under, Gonalons.
All.: Di Francesco
CHELSEA (3-4-3): Courtois; Rudiger, David Luiz, Cahill (10' st Willian); Azpilicueta, Fabregas (26' st Drinkwater), Bakayoko, Alonso; Pedro, Morata (30' st Batshuayi), Hazard.
A disp.: Caballero, Zappacosta, Kenedy, Christensen.
All.: Conte
Arbitro: Eriksson (Svezia)
La Roma travolge il Chelsea con un secco 3-0 all'Olimpico. Doppietta di El Shaarawy e gol di Perotti. La qualificazione nel girone di ferro di Champions League, che sembrava impossibile, è a un passo.
Ai giallorossi basta meno di un minuto per passare in vantaggio. Kolarov cerca Dzeko che devia il pallone in maniera sporca, El Shaarawy arriva in corsa e con l'esterno destro, da destra, trova il palo opposto: un gol strepitoso, Roma subito avanti dopo 37 secondi, la rete più veloce della storia giallorossa in Champions. Gli inglesi più volte si rendono pericolosi con Hazard e Rodriguez, Morata si divora il gol del pari. I giallorossi giocano di rimessa e si complicano un po' la vita, creano comunque qualche buona azione in attacco.
Al 36esimo arriva il raddoppio dei padroni di casa. Nainggolan lancia verso l'area avversaria, Rudiger lascia sfilare non accorgendosi che dietro di lui c'è El Shaarawy, pronto a battere ancora una volta Courtois con l'esterno destro, stavolta sul palo più vicino con un tocco di precisione.
Il tris nella ripresa. Minuto 63, fa tutto Perotti dopo un recupero palla di Kolarov, l'argentino punta Fabregas, si accentra e con il destro da oltre 20 metri batte Courtois. Cinque minuti più tardi Perotti avrebbe persino l'occasione per il 4-0: grande lavoro di Dzeko che attira su di sé tre difensori, il bosniaco si gira e serve l'argentino tutto solo in piena area, ma il destro di prima intenzione dell'argentino finisce alto.
La Roma dà una lezione di calcio a Conte e si porta in testa al girone. Il discorso qualificazione è ancora aperto, ma dopo stasera gli uomini di Di Francesco hanno qualche certezza in più.
Champions League 2017-2018 - Girone D Quarta Giornata
SPORTING LISBONA-JUVENTUS 1-1
20' Bruno Cesar – 79’ Higuain
SPORTING LISBONA (4-2-3-1): Patricio; Ristovski (45' st Petrovic), Coates, André Pinto, Silva; Bruno Cesar (17' st Palhinha), Battaglia; Gelson Martins, Bruno Fernandes, Acuna; Dost (36' st Doumbia). (Salin, Podence, Mattheus, Figueiredo). All. Jorge Jesus.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; De Sciglio (17' st Douglas Costa), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira (23' st Matuidi); Cuadrado, Dybala (37' st Bernardeschi), Mandzukic; Higuain. (Szczesny, Marchisio, Asamoah, Rugani). All. Allegri.
ARBITRO: Turpin (Francia).
Pessima partita e rischio concreto di rimediare una sconfitta che avrebbe riaperto il discorso qualificazione. Come all’andata due settimane fa la Juventus si salva per il rotto della cuffia contro uno Sporting Lisbona che per 80 minuti la prende a pallate e che dopo aver trovato il vantaggio a metà primo tempo, ha rischiato più volte nella ripresa di piazzare il colpo del ko. Alla fine Higuain ci mette una pezza, ma pensare che questa squadra voglia puntare alla finale di Champions League fa solo sorridere.
Partenza buona della Juventus che però al 20esimo si fa infilare dagli avversari. Martins ubriaca Chiellini e spara in porta, Buffon respinge centrale e Bruno Cesar è veloce a insaccare in rete.
I bianconeri provano a reagire ma lo Sporting è sempre attento. Nella ripresa i bianconeri alzano il baricentro della manovra e prestano il fianco ai contropiedi avversari. In particolare Gelson Martins parte in almeno 2-3 occasioni in contropiede solitario senza però concludere a rete. La Juventus soffre, ma resta in piedi. Prova a reagire con Higuain che impegna Rui Patricio e a 10 minuti dal termine trova il gol con il Pipita. Palla con il contagiri di Cuadrado e, sul filo del fuorigioco, il bomber albiceleste punisce il portiere lusitano con un tocco delicato.
La Juventus porta a casa un punto prezioso, ma ancora una volta raccoglie più di quanto ha seminato. Se riesce a farsi mettere in difficoltà da uno Sporting Lisbona qualunque non oso immaginare cosa capiterà quando si ritroverà davanti avversari più forti come Barcellona, Real, Psg, Bayern e compagnia bella. E loro aspirerebbero alla finale? Bah…
SPORTING LISBONA-JUVENTUS 1-1
20' Bruno Cesar – 79’ Higuain
SPORTING LISBONA (4-2-3-1): Patricio; Ristovski (45' st Petrovic), Coates, André Pinto, Silva; Bruno Cesar (17' st Palhinha), Battaglia; Gelson Martins, Bruno Fernandes, Acuna; Dost (36' st Doumbia). (Salin, Podence, Mattheus, Figueiredo). All. Jorge Jesus.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; De Sciglio (17' st Douglas Costa), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira (23' st Matuidi); Cuadrado, Dybala (37' st Bernardeschi), Mandzukic; Higuain. (Szczesny, Marchisio, Asamoah, Rugani). All. Allegri.
ARBITRO: Turpin (Francia).
Pessima partita e rischio concreto di rimediare una sconfitta che avrebbe riaperto il discorso qualificazione. Come all’andata due settimane fa la Juventus si salva per il rotto della cuffia contro uno Sporting Lisbona che per 80 minuti la prende a pallate e che dopo aver trovato il vantaggio a metà primo tempo, ha rischiato più volte nella ripresa di piazzare il colpo del ko. Alla fine Higuain ci mette una pezza, ma pensare che questa squadra voglia puntare alla finale di Champions League fa solo sorridere.
Partenza buona della Juventus che però al 20esimo si fa infilare dagli avversari. Martins ubriaca Chiellini e spara in porta, Buffon respinge centrale e Bruno Cesar è veloce a insaccare in rete.
I bianconeri provano a reagire ma lo Sporting è sempre attento. Nella ripresa i bianconeri alzano il baricentro della manovra e prestano il fianco ai contropiedi avversari. In particolare Gelson Martins parte in almeno 2-3 occasioni in contropiede solitario senza però concludere a rete. La Juventus soffre, ma resta in piedi. Prova a reagire con Higuain che impegna Rui Patricio e a 10 minuti dal termine trova il gol con il Pipita. Palla con il contagiri di Cuadrado e, sul filo del fuorigioco, il bomber albiceleste punisce il portiere lusitano con un tocco delicato.
La Juventus porta a casa un punto prezioso, ma ancora una volta raccoglie più di quanto ha seminato. Se riesce a farsi mettere in difficoltà da uno Sporting Lisbona qualunque non oso immaginare cosa capiterà quando si ritroverà davanti avversari più forti come Barcellona, Real, Psg, Bayern e compagnia bella. E loro aspirerebbero alla finale? Bah…
2 commenti:
Che partita la mia Roma. Prestazione superba, da vera big. Il Chelsea sta ancora cercando di capire che è successo...
Con la fortuna che ha la Juventus può arrivare lontano. Con lo Sporting, tra andata e ritorno, doveva far al massimo 1-2 punti: ne ha fatti 4.
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