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martedì 26 settembre 2017

RAPPORTI JUVE-ULTRAS: 12 MESI DI INIBIZIONE PER AGNELLI

Un anno di inibizione per il presidente della Juventus Andrea Agnelli, ammenda di 300 mila euro per il club bianconero. È questa la sentenza del Tribunale nazionale della Federcalcio nel processo al massimo dirigente juventino per i rapporti non consentiti con i tifosi ultrà.
Il capo della procura Figc, Giuseppe Pecoraro, aveva richiesto al tribunale federale nazionale l'inibizione de presidente della Juve per due anni e sei mesi più una ammenda di 50mila euro. La Procura aveva inoltre chiesto per la Juventus due gare a porte chiuse, un'ulteriore gara con la curva sud chiusa e 300mila euro di ammenda per responsabilità diretta del club bianconero nell'ambito del processo relativo alla vendita dei biglietti agli ultrà.

Questa la sentenza: "Il Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare, rigettate le eccezioni preliminari, ha accolto parzialmente il deferimento proposto dal Procuratore Federale e, per l'effetto, in parziale ridefinizione delle richieste formulate ha disposto le seguenti sanzioni:
Andrea Agnelli: anni 1 di inibizione e 20 mila euro di ammenda; Francesco Calvo: anni 1 di inibizione e 20 mila euro di ammenda; Stefano Merulla: anni 1 di inibizione e 20 mila euro di ammenda; Alessandro Nicola D’Angelo: anni 1 e mesi 3 (tre) di inibizione e 20 mila euro di ammenda; Juventus 300 mila euro di ammenda".

Le frequentazioni tra Andrea Agnelli e Rocco Dominello (ex ultrà figlio di uno 'ndranghetista) avvenirono "in maniera decisamente sporadica ma soprattutto inconsapevole con riferimento alla conoscenza del presunto ruolo malavitoso dei soggetti citati - si legge nelle motivazioni della sentenza -. Agnelli era da ritenere completamente ignaro in merito alla peculiarità illecita di Rocco Dominello, presentatosi ai suoi occhi come deferente tifoso ma non già come soggetto incline alla pericolosità sociale."
La Juventus ha già annunciato ricorso con una dichiarazione all’Ansa "Juventus Football Club, preso atto dell'odierna decisione del Tribunale Federale Nazionale, preannuncia ricorso presso la Corte Federale di Appello nella piena convinzione delle proprie buone ragioni, che non hanno ancora trovato adeguato riconoscimento. La società esprime la propria soddisfazione perché la sentenza odierna, pur comminando pesanti inibizioni nei confronti del Presidente e delle altre persone coinvolte, ha 'dopo ampia valutazione del materiale probatorio acquisito' escluso ogni ipotesi di legame con esponenti della criminalità organizzata".
Dall’altro lato anche il capo della Procura Figc Giuseppe Pecoraro, annuncia che l’accusa farà ricorso “Sono parzialmente soddisfatto perché siamo riusciti a provare la colpevolezza di tutti, ma i fatti sono talmente gravi che secondo me andavano sanzionati di più: per questo presenteremo ricorso. Credo sia utile la valutazione di un'altra corte, tenendo presente che le risorse derivanti dal bagarinaggio sono andate alla criminalità organizzata, e questo è gravissimo".

4 commenti:

Collettivo Contro i Ladri di Scudetti ha detto...

Ancora una volta il potere bianconero ha avuto la meglio sul resto. Si è partiti da 30 mesi, si è arrivati a 12. Ora faranno ricorso e magari i mesi scenderanno ancora. Quello che è ancora non nessuno ha capito è che gli Agnelli (con annesso quindi Fiat e Juventus) fanno quello che gli pare e la fanno sempre franca. Loro non seguono le regole, ma se le fanno ad hoc per se stessi.

Alex ha detto...

Tutte le società hanno contatti con gli ultras. Inutile far finta che non sia così. Credo che spesso ci sia Un po' troppo accanimento verso la Juventus.

Salvatore ha detto...

Alex, diamo per buono quello che scrivi. Ma purtroppo ognuno è innocente fino a prova contraria. Tutte le società hanno contatti con gli ultras, ma non ci sono le prove. Al contrario della Juventus, il cui presidente è stato indagato e condannato (nonostante Tuttosport voglia farci credere il contrario). Non escludo che Milan, Inter, Roma, Napoli, Fiorentina, Sampdoria, Torino e via discorrendo non abbiano contatti con gli ultras. Ma dove sono le prove?

Salvatore ha detto...

A scanso d'equivoci, io non sono antijuventino, ma sono assolutamente contrario ai colpevoli che si professano innocenti, anche davanti all'evidenza. Il discorso che ho fatto nel commento precedente valeva anche se al posto di Agnelli ci fosse stato Ferrero, Della Valle, Zhang o Berlusconi.