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sabato 22 luglio 2017

STORIE DI BIDONI – FRANÇOIS ZAHOUI

Acquistati con la fama di campioni in grado di fare la differenza e finiti presto nel dimenticatoio. Sono tanti i bidoni arrivati in Italia preceduti e/o seguiti da grandi titoli di giornali e grandi aspettative dei propri tifosi e andati via senza troppo rimpianti. Elencarli tutti è impossibile, proveremo a ricordarne qualcuno.

FRANÇOIS ZAHOUI
Luogo di Nascita: Treichville (Costa d’Avorio)
Data di Nascita: 21/07/1961
Ruolo: Attaccante
Squadra: Ascoli

Cresciuto nella Stella Club di Abidjan, squadra della Capitale del suo paese, Zahoui fu scoperto dagli osservatori dell’Ascoli in occasione del Torneo di Marsiglia del 1981. E’ passato alla storia per essere stato il primo calciatore africano a rompere la barriera razziale del campionato italiano. Il “negretto” ricevette numerosi elogi prima di sbarcare in Italia: in Africa si dimostrò un giocatore dotato di una discreta levatura tecnica, che poteva giocare sia come attaccante puro che come mezzapunta. A volerlo fu soprattutto il Presidentissimo Costantino Rozzi, che con il suo ingaggio intendeva punzecchiare i dirigenti delle squadre italiane più blasonate, che spendevano fior di quattrini per assicurarsi i migliori fuoriclasse del pianeta. Acquistato per la misera cifra di 25 milioni di Lire, venne stipendiato con 12 milioni annui, che all’epoca rappresentavano il minimo sindacale (che oggi ammonta a 1.500 Euro al mese). C’è chi dice che il club ivoriano, invece di riscuotere denaro per il suo trasferimento, fu pagato con il controvalore in tute da gioco ed attrezzature sportive.

Fu presentato come «il nostro negretto dal grande futuro» e i tifosi locali, con fervida fantasia, lo ribattezzarono subito “Zigulì” in onore della famosa caramella alla frutta. Giunto in Italia però, forse anche a causa della sua giovanissima età (aveva solo 20 anni) Zahoui si perse per strada: dovette lottare anche con l’ostracismo di Mazzone, che gli preferiva i giocatori italiani. Carletto gli affidò infatti l’ingrato compito di farsi servire in fuorigioco per perdere tempo nei minuti finali delle trasferte. Alla fine, disputò solo 11 presenze in due anni in Serie A non riuscendo a trovare un posto stabile in prima squadra. Una leggenda metropolitana narra che al primo allenamento con i marchigiani si presentò sul campo a piedi nudi, come era abituato nel suo paese. Venne quindi ceduto al Nancy e in Francia terminò la sua carriera, giocando discretamente prima con il Tolone e poi con il Nevers.
 Articolo tratto da: www.calciobidoni.it

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1 commento:

Rudy ha detto...

Uno dei bidoni più clamorosi che io ricordi. Negli anni '80 ne arrivarono molti di questi "personaggi".