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lunedì 19 giugno 2017

DONNARUMMA, PARLA RAIOLA "CLIMA OSTILE E ATTEGGIAMENTI VIOLENTI AL MILAN"

Ennesima puntata (ne vivremo molte altre, potete stare tranquilli) della Donnarumma-story. Stavolta a parlare è Mino Raiola, agente del calciatore, che cerca di spiegare il suo punto di vista.
"Inizialmente Gigio voleva rinnovare ed è per questo che io ho sempre detto che non sarebbe andato via a parametro zero, ma poi siamo stati minacciati, ci hanno forzato. Lo ha perso il Milan, il ragazzo ha sentito la mancanza della protezione del club. Quello del Milan è qualcosa di vicino al mobbing, forse già mobbing. Il ragazzo mi ha detto: Mino non me la sento di trattare così, visto anche quello che sta succedendo alla mia famiglia".

"Non ho parlato con nessuna grande squadra, non abbiamo accordi con nessuno e non lo faremo a breve. In ogni caso mi prendo il 100% della responsabilità della decisione, ma oggi anche lui si è convinto che questa fosse la cosa migliore per lui, soprattutto per l'atteggiamento dei dirigenti nei suoi confronti. Real? Per andare a Madrid non ho bisogno di Galliani , la verità è che lo cercano in tanti, come già a 16 anni".

"Non è mai stato un problema di soldi. Ad un certo punto sono cambiate alcune cose. Innanzitutto il mancato appoggio della società nei confronti del giocatore in situazioni spiacevoli, come in occasione dello striscione esposto dai tifosi contro di lui sotto la sede del Milan e che nessuno ha fatto rimuovere. Poi l'atteggiamento dei dirigenti rossoneri che ci hanno minacciato di non farlo giocare e di stroncargli la carriera in caso di mancato rinnovo, non credo che questa sia la politica migliore".
"Di soldi non avevamo mai parlato, perchè non ci sono stati concessi il tempo e la serenità necessari. Clausola? Non eravamo a questo punto, quando uno è alla clausola è al 90% del contratto. Noi abbiamo osservato degli atteggiamenti pubblici ostili e violenti e non siamo arrivati così avanti".
Mi prendo io tutte le colpe, ma lascino in pace Gigio. Sono arrivate addirittura minacce di morte alla sua famiglia e la società non l'ha tutelato. Ho sbagliato a non fermare subito questa macchina infernale, con quel martellamento non potevamo dire sì".
Dunque c’era un clima ostile e atteggiamenti violenti. Del resto di fronte ad un aumento dell’ingaggio chi è che non si sarebbe intimorito? Se a 18 anni vi avessero offerto 5 milioni di euro l’anno non sareste corsi dalla Polizia?
Diciamo che Raiola è bravo negli affari, ma con le parole non ci sa fare molto. Si vede lontano un miglio che è un gran cazzaro (scusate il francesismo) e che le sue dichiarazioni non stanno in piedi nemmeno se le appoggi ad un colonna di cemento armato.

3 commenti:

Michele ha detto...

Vabbè, lui deve fare gli interessi del suo cliente, è normale che faccia queste dichiarazioni. Anche se si vede lontano un miglio che sono fesserie.

Winnie ha detto...

Quando ebbe questo atteggiamento arrogante nei confronti dell'Inter non mi pare che ci fu qualcuno che lo criticò. Anzi eravamo noi ad essere una dirigenza di merda che non capiva nulla. Ora invece tutti a difendere il Milan e Fassone e Mirabelli.

Winnie ha detto...

Il discorso vale anche e soprattutto per gli amici nerazzurri. Anche per te, Entius.