ARTICOLI RECENTI

domenica 22 gennaio 2017

JOAO MARIO, LAMPO NELLA PIOGGIA: INTER, 6 INARRESTABILE !!!

Serie A 2016-2017 – 21^ Giornata
PALERMO - INTER 0 - 1
65’ JOAO MARIO

PALERMO (3-5-2): Posavec; Cionek, Gonzalez, Goldaniga; Rispoli (33' st Diamanti), Bruno Henrique (26' st Balogh), Gazzi, Jajalo (36' st Chochev), Pezzella; Quaison, Nestorovski.
A Disposizione: Marson, Vitiello, Andelkovic, Trajkovski, Silva, Embalo, Aleesami, Bentivegna, Morganella.
All. Corini.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Ansaldi; Gagliardini, Brozovic; Candreva (36' st Santon), Banega (10' st Joao Mario), Perisic (32' st Kondogbia); Icardi.
A Disposizione: Carrizo, Andreolli, Palacio, Biabiany, Ranocchia, Medel, Eder, Nagatomo, Barbosa.
All. Pioli.
ARBITRO: Irrati di Pistoia.

L’Inter riesce a venire a capo di una sfida complicata che Joao Mario sblocca a metà ripresa, nonostante nel finale l’arbitro Irrati provi a metterci il bastone fra le ruote. Un’Inter non certo brillantissima ma che porta comunque a casa il sesto successo consecutivo superando il Milan (battuto ieri sera dal Napoli in casa) e portandosi ad un solo punto dalla Lazio (sconfitta oggi allo Juventus Stadium).
Alla fine il ballottaggio per il centrocampo lo vincono Gagliardini e Brozovic con Banega che si sistema nel ruolo di trequartista. Kondogbia e Joao Mario, ovviamente finiscono in panchina. Tutta confermata il resto della formazione ipotizzata alla vigilia.
Sotto una pioggia battente e gli spalti semivuoti l’Inter parte a ritmo lento. Il Palermo ci mette l'orgoglio ed è padrone del campo, pur non creando nitide occasioni da gol.

Icardi ha la prima occasione dopo 11 minuti ma il tiro è centrale. Dall’altro lato ci prova Quaison, senza troppo successo. Posavec è costretto ad opporsi a Brozovic e Candreva. Il laterale azzurro al minuto 38 sbaglia il cross su un contropiede partito da calcio d’angolo per il Palermo.

Fino all’intervallo non ci sono più occasioni. Primo tempo confuso, con l'attacco di Pioli non si accende e il Palermo non sfigura.
Più pericolosa nella ripresa l’Inter. Perisic tenta il destro a giro dal limite che però difetta in quanto a precisione. Gagliardini, tra i più attivi, trova Icardi con un pallone in verticale perfetto: l'attaccante argentino tocca la sfera senza dargli la potenza giusta e Posavec può bloccare senza problemi.
Pioli decide di giocarsi la carta Joao Mario al posto di uno spento Banega e viene subito premiato: pallone al bacio di Candreva per il portoghese che si coordina perfettamente e batte Posavec dall'interno dell'area piccola.
La rete dell'Inter non sveglia il Palermo che non riesce a reagire nonostante l'ingresso in campo di Diamanti, atto a dare maggiore vivacità alla manovra offensiva. L’Inter è in assoluto controllo della partita e allora ci prova l’arbitro Irrati a cambiare le carte in tavola. A 10 minuti dal termine scontro in scivolata tra Ansaldi e Nestorovski. E’ un normale scontro di gioco che però l’arbitro decide di sanzionare con la seconda ammonizione ad Ansaldi che finisce sotto la doccia. Pioli non gradisce e protesta civilmente con l’arbitro. Ma il tecnico emiliano non è Allegri e viene allontanato anche lui dal campo. Finale di grande sofferenza per l’Inter che però alla fine riesce a portare a casa la sesta vittoria consecutiva (ottava considerando anche le coppe).
L’Inter prosegue la sua marcia e inizia ad avvicinarsi alle zone alte. E’ stata una partita che si è complicata strada facendo, ma solo perché l’Inter non ha attaccato con la convinzione delle ultime uscite. Purtroppo ogni gara fa storia a sé e non tutte le gare possono essere affrontate con lo spirito giusto. In questo momento è fondamentale non perdere terreno con chi ci precede e l’Inter ci sta riuscendo. Non a caso abbiamo rosicchiato cinque punti nelle ultime due giornate ai cugini rossoneri, che abbiamo addirittura scavalcato. Ora dobbiamo proseguire la nostra scalata alla classifica, tenendo in considerazione anche il fatto che più si sale e più diventa difficile. Roma e Napoli sono un passo superiore al nostro e, come se non bastasse, essere lassù potrebbe dar fastidio a qualcuno (e Irrati oggi l’ha dimostrato). Ma poco importa. Noi continuiamo per la nostra strada. E siamo pronti a giocarci le nostre carte. FORZA INTER !!!


4 commenti:

Matrix ha detto...

Voglio essere buono. Non credo nella malafede dell'arbitro. Ma le decisioni prese in occasione del contrasto Ansaldi-Nestorovski sono al limite dell'incomprensibile. Perché ammonire solo Ansaldi? E perché allontanare Pioli che civilmente stava protestando?

Winnie ha detto...

Prova a risponderti da solo... Casualità? Buona fede? Uhm... Al massimo possiamo farla passare per incapacità, ma non regge più di tanto...

Mark della Nord ha detto...

@Matrix

Pioli è stato allontanato perché non possiede la stessa eleganza (di modi) e la medesima raffinatezza (di linguaggio) di Allegri.
Questione di bon ton.
A cui arbitri e giudici sportivi sembra siano molto sensibili.

Malati di Calcio Blog ha detto...

Bastava un allenatore normale per viaggiare a ritmi da secondo posto (la juventus è ancora irraggiungibile per ovvia motivi di potere politico e mediatico), la cosa che mi fa incazzare è che ogni anno alterniamo un girone di mexda ad uno decente, facciamo dalle 5 alle 8 vittorie consecutive per poi tornare a scemunirci. Attenzione che sia con Zaccheroni che con Mancini nel pre calciopoli, con Leonardo, Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri e Mancini abbiamo fatto filotti, però poi le stagioni si sono sbriciolate ai primi torti arbitrali. Oggi ci è andata bene che l'espulsione non ha inciso, con la Juve l'espulsione ed il rigore inciderà, come ogni anno, e già so che torneremo a parlare dei limiti dell'allenatore. Quando i nostri limiti sono il non avere più un Italo Allodi. Lo dico da anni e la storia continua a darmi ragione. Noi ogni anno subiamo una decina di espulsioni ed una media di 6-8 rigori contro, altri invece hanno dieci rigori a favore, fino a che non risolviamo i problemi con il palazzo non si farà strada, sia con Pioli che con Mou, vedrete.