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domenica 16 ottobre 2016

INTER: SVOLTA? NO, CRISI NERA (anzi nerissima)

Serie A 2016-2017 – 8^ Giornata
INTER - CAGLIARI 1 - 2
56’ JOAO MARIO - 71’ Melchiorri - 85’ Handanovic (aut.)

INTER (4-2-3-1) Handanovic; Ansaldi (dal 35' s.t. Jovetic), Miranda, Murillo, Santon; Medel, Joao Mario; Candreva (dal 29' s.t. Eder), Banega (dal 15' s.t. Gnoukouri), Perisic; Icardi.
A Disposizione: Carrizo, Kondogbia, Palacio, D'Ambrosio, Nagatomo, Brozovic, Yao, Miangue, Gabigol.
All. De Boer.
CAGLIARI (4-3-1-2) Storari; Pisacane, Ceppitelli, Alves, Murru; Munari (dal 24' s.t. Isla), Tachtsidis, Padoin; Di Gennaro (dal 32' s.t. Barella); Sau (dal 15' s.t. Borriello), Melchiorri.
A Disposizione: Rafael, Colombo, Isla, Dessena, Capuano, Bittante, Giannetti, Salamon.
All. Rastelli.
ARBITRO Valeri di Roma.

Se davvero vogliamo dare un senso e una svolta a questa nostra stagione, ora è il momento di farlo.”, scrivevo ieri sera. Invece non c’è stata nessuna svolta. Il Cagliari esce di nuovo vittorioso da San Siro dopo una gara dai mille volti. I nerazzurri dominano per quasi un ora, sbagliano un rigore con Icardi a metà primo tempo e si smarriscono dopo aver trovato il meritato vantaggio. Il Cagliari trova il pari e nel finale anche il colpo del ko. La strada è ancora lunga e questa stagione si preannuncia ancora una volta avara di soddisfazioni.

De Boer mostra di avere le idee chiare mandando in campo i giocatori che avevamo ipotizzato alla vigilia con Ansaldi che vince il ballottaggio con D’Ambrosio sulla destra. Le attenzioni sono però tutte per gli striscioni (non certo di incitamento) che i tifosi della Curva Nord dedicano ad Icardi dopo che questi nel suo libro racconta una versione sgradita ai supporter nerazzurri di quello che successe dopo la sconfitta col Sassuolo un paio di stagioni fa.

Primo tempo di dominio assoluto dei nerazzurri con Banega e Joao Mario abili distributori di palloni per i due esterni Candreva e Perisic. Il Cagliari, però, si chiude bene e riduce al minimo gli spazi per i nerazzurri.
Al 25esimo i nerazzurri hanno l’occasione buona per sbloccare il risultato: contatto in area tra Icardi e Bruno Alves. L’arbitro, coadiuvato dal giudice di porta, concede il rigore. Dal dischetto Icardi angola troppo e spedisce al lato. E’ questo l’unico lampo di un primo tempo in cui i nerazzurri fanno la partita ma non riescono mai a rendersi pericolosi dalle parti di Storari.
Di tutt’altro tenore la ripresa col Cagliari che gioca a viso aperto e dopo nove minuti Handnaovic è chiamato a fare due miracoli consecutivi prima su Melchiorri e poi su Sau. Sul capovolgimento di fronte è l’Inter a passare in vantaggio: Joao Mario, liberato al tiro da Perisic, si fa respingere la conclusione da Storari ma è bravissimo a tuffarsi in scivolata per battere il portiere sardo.
Il gol invece di dare sicurezza ai nerazzurri li manda nel panico. La squadra di De Boer si rivela incapace di gestire il pallone e in più di un’occasione va in bambola. Icardi di testa sfiora il raddoppio, mentre dall’altro lato Melchiorri è bravo a sfruttare un pallone vagante in area e a mettere alle spalle di Handanovic. De Boer manda nella mischia Eder e Jovetic ma a cinque minuti dalla fine sugli sviluppi di un calcio d’angolo (nota personale, un attimo prima che battessero il calcio d’angolo il sottoscritto ha sospirato e detto “ecco ora segnano e la perdiamo”: profetico!!!) Handanovic esce malissimo mancando il pallone, Melchiorri controlla e rimette in mezzo. Il portiere rientra in porta, con la mano spinge fuori il pallone, con le ginocchia lo butta dentro.. Nel finale i sardi sfiorano anche il tris con Isla e Padoin.
Finisce 2-1 risultato che premia forse un po’ troppo gli ospiti, ma che punisce giustamente la formazione nerazzurra. Un primo tempo giocato a senso unico non è sufficiente se poi non si riesce a concretizzare il dominio. In 45 minuti non abbiamo creato un pericolo che fosse uno. E la preoccupante involuzione avuta dopo il vantaggio non va assolutamente sottovalutata. Come se risolto il problema del vantaggio la partita fosse finita.
Così non si va da nessuna parte. Diventa problematico anche lottare per un posto in Europa League. Le giustificazioni e le attenuanti per De Boer sono sempre meno e l’ombra nera di un’altra stagione buttata alle ortiche si fa sempre più minacciosa. Se un rimedio c’è mi auguro che De Boer lo trovi. E in fretta. FORZA INTER !!!

5 commenti:

Brother ha detto...

Ma quale Europa League?? Se continuiamo di questo passo lotteremo per la salvezza con Pescara, Udinese, Crotone, Empoli e via discorrendo.
Sono deluso e anche abbastanza incazzato.

Winnie ha detto...

In casa abbiamo fatto appena due punti con Palermo, Bologna e Cagliari. Nelle ultime tre sfide abbiamo raccolto un solo punto. Non è crisi, stiamo proprio messi male.
De Boer in alcuni momenti sembra non capirci una mazza. Tre sostituzioni incomprensibili. Perché togliere Banega? Perchè non provare ad inserire un centrocampista che desse imprevedibilità come Brozovic? Ma Gabigol che l'abbiamo comprato a fare se poi non gioca mai? Anzi peggio, gli preferiamo Eder e Jovetic.

pippo ha detto...

quello che è successo prima, durante e dopo Inter-Cagliari è.......paradigmatico e significativo : CONFUSIONE, IMPROVVISAZIONE, DILETTANTISMO.Penso che in tanti non assaggeranno il buon panettone milanese.
e c'è chi ancora la mena con i media che ce l'hanno con voi.

Nerazzurro ha detto...

Pippo, sono assolutamente daccordo con te. La vicenda è stata gestita nel peggiore dei modi e già il fatto che la dirigenza non sapesse il contenuto del libro la dice lunga sul livello di società che abbiamo. Sorvoliamo poi sulle dichiarazioni fuori luogo di Zanetti prima e Ausilio poi.

Nerazzurro ha detto...

Sulla questione dei media permettimi di dissentire. Magari non ce l'hanno con noi, ma ci viene sempre riservato un "trattamento" speciale.