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domenica 14 agosto 2016

Summer Goal. IL MIRACOLO VICENZA E ORONZO PUGLIESE


 FINAL…MENTE 
29 Maggio 1997 – Vicenza
COPPA ITALIA 1996-97 – Finale di ritorno
VICENZA-NAPOLI 3-0 d.t.s. (1-0 dopo tempi regolamentari)
20' Maini - 118' M. Rossi - 120' Iannuzzi.

Vicenza: Brivio, Sartor, Viviani, Lopez, Beghetto M.; Gentilini (97' M. Rossi), Di Carlo, Maini, Ambrosetti (18' Iannuzzi), Murgita, Cornacchini (72' D'Ignazio). Allenatore: Guidolin.
Napoli: Taglialatela; Ayala, Boghossian, Baldini F., Milanese, Crasson, (98' Panarelli), Bordin (62' Aglietti), Longo R. (72' Altomare), Esposito M. Pecchia, Caccia. Allenatore: Montefusco.
Arbitro: Braschi di Prato.

A dieci anni di distanza dalla favola dell’Atalanta, sconfitta in finale dal Napoli scudettato di Maradona, un’altra esponente del calcio di periferia si affaccia all’evento conclusivo. Protagonista è questa volta il Vicenza di un giovane allenatore, Francesco Guidolin.
Di fronte ai biancorossi veneti c’è il Napoli. All’andata, nella bolgia di un San Paolo stracolmo, gli uomini di Guidolin riescono a limitare il passivo. 1-0, con rete di Pecchia.
Al vecchio “Menti” vestito a festa e pieno come un uovo, i partenopei subiscono una rimonta pesante in 120 minuti.

Lo striminzito vantaggio viene immediatamente pareggiato dal tap-in vincente di Maini, che trascina così la gara sino ai tempi supplementari. Il minuto di grazia è il centodiciottesimo: calcio di punizione per i biancorossi, destro secco di Beghetto, Taglialatela arpiona male e Maurizio Rossi è il più lesto di tutti a presentarsi all’appuntamento con la storia. La festa del Vicenza diventa tripudio assoluto quando il giovane Ianuzzi, chiude i conti di un perentorio quanto inappuntabile 3-0. La folla del Menti porta in trionfo un gruppo fantastico, che in soli quattro anni è passato dal vivacchio in terza serie sino alla vittoria in Coppa Italia ed al ritorno in Europa.
L’anno successivo una città intera si farà onore sul palcoscenico della Coppa delle Coppe, arrivando sino alle semifinali dove il Chelsea di Vialli stoppò nei due matches i sogni europei.

 PERSONAGGI 
ORONZO PUGLIESE
Oronzo Pugliese (Turi, 5 aprile 1910 – Turi, 11 marzo 1990) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano degli anni cinquanta e anni sessanta, ricordato soprattutto per le sue grandi capacità di spronare e caricare i giocatori della squadra che allenava.
Oronzo Pugliese allenatore esperto in salvezza. Personaggio impulsivo e focoso, il mago di Turi aveva una capacità singolare di caricare giocatori e pubblico. Lo chiamavano il mago di Turi, appellativo che gli venne appiccicato nella stagione 1964-65, quando era alla guida del Foggia in contrapposizione ad Helenio Herrera. Pugliese, osò sfidare gli squadroni del nord guidati dagli allenatori stranieri. Don Oronzo "odiava" i tecnici stranieri che, secondo lui, avevano solo la fortuna di avere a disposizione i più bravi giocatori del mondo. Nel 1964, quando venne promosso in serie A col Foggia vinse il “Seminatore d'oro”. Ma meglio ancora fece l'anno successivo, quando riuscì a portare i pugliesi al nono posto in classifica, alla pari con la Roma. Fu questo risultato ad aprirgli le porte del grande calcio. Oronzo Pugliese era uno spettacolo vederlo in panchina, non si limitava a gridare ai giocatori ma spesso scattava sulla fascia laterale per galvanizzare i suoi giocatori. Sulla panchina, si agitava, gesticolava, scuoteva la testa, sbracciava, urlava, si esibiva in brevi pantomime.

 LE ULTIME PAROLE FAMOSE  
Se stessi con un vestito bianco a un matrimonio e arrivasse un pallone infangato, lo stopperei di petto senza pensarci.
(Diego Armando Maradona)


Ci sono alcuni paesi e villaggi del Brasile che non hanno una chiesa, ma non ne esiste neanche uno senza un campo di calcio.
(Eduardo Galeano)


 80NOSTALGIA 
* Mi mancano le Coppe Europee al mercoledì e la speranza che facessero vedere la partita dell’Inter in diretta.
* Mi manca Stadio Sprint condotto da Gianfranco De Laurentis con la sigla “viva viva il goleador”.
* Mi manca la Quinta del Buitre e le capriole di Hugo Sanchez.
* Mi manca il calcio d’agosto, quello dove fino a Ferragosto affrontavi la rappresentativa locale o la formazione di Serie C, e segnavi tanti gol. E la partita la trasmetteva la Rai o Mediaset. E tu ti esaltavi per niente.


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2 commenti:

Simone ha detto...

Bello ricordare Oronzo Pugliese. Un allenatore "verace". Il personaggio di Oronzo Canà si ispirava a lui...

Brother ha detto...

Divenne famoso perché il suo Foggia battè l'Inter di Herrera. Fu il suo salto di qualità, altrimenti a livello di notorietà non sarebbe diventato così famoso.