BELGIO-IRLANDA 3-0
48’ Lukaku – 61’ Witsel – 75’ Lukaku
BELGIO (4-2-3-1): Courtois; Meunier, Alderweireld, Vermaelen, Vertonghen; Witsel, Dembelé (dal 12' s.t. Nainggolan); Carrasco (dal 19' s.t. Mertens), De Bruyne, Hazard; R.Lukaku (dal 37' s.t. Benteke). (Mignolet, Gillet, Denayer, Kabasele, J.Lukaku, Ciman, Fellaini, Origi, Batshuayi). All. Wilmots.
IRLANDA (4-4-1-1): Randolph; Coleman, O'Shea, Clark, Ward; Hendrick, Whelan, McCarthy (dal 17' s.t. McClean), Brady; Hoolahan (dal 26' s.t. McGeady); Long (dal 33' s.t. Keane). (Westwood, Given, Keogh, Duffy, Christie, Meyler, Murphy, Walters, Quinn). All. O'Neill.
ARBITRO: Çakir (Tur).
Il Belgio si mette alle spalle la sconfitta con l'Italia, battendo l'Irlanda per tre a zero grazie alla doppietta di Lukaku e alla rete di Witsel. Tutto troppo facile per gli uomini di Wilmots, capaci di scatenarsi nella ripresa e segnando l'intero bottino di gol nei secondi quarantacinque minuti. La vittoria dei Diavoli Rossi regala all'Italia la certezza matematica del primo posto nel girone, ormai raggiungibile a quota sei soltanto dallo stesso Belgio, già battuto però nella prima giornata del Gruppo E.
È un Belgio, quello dei primi minuti, completamente diverso da quello visto in campo lunedì scorso contro l’Italia: gli uomini di Wilmots corrono e scambiano con efficacia, soprattutto sull’asse della trequarti De Bruyne-Hazard-Carrasco.
Nonostante lo scorrere dei minuti, la squadra di Wilmots non riesce a sfondare, e anzi rischia di subire il contropiede dell’Irlanda, per due-tre volte colpevole soltanto nell’ultimo passaggio, e quasi mai capace di servire Long con efficacia.
Servono meno di tre minuti al Belgio nella ripresa per passare in vantaggio: gran giocata sulla destra di De Bruyne e pallone in orizzontale per il rimorchio di Lukaku, che dopo un solo controllo infila sul palo lontano il mancino dell’uno a zero. Un gol bissato pochi minuti dopo da un Belgio ormai padrone del campo e dell'inerzia dell'incontro: Meunier trova un gran cross dal fondo colpo di testa di Witsel, arrivato puntuale all'inserimento in area di rigore.
È un Belgio ormai completamente libero da pressioni o preoccupazioni, quello che a quindici dal termine confezionano anche la rete del tris. Hazard fa il Bale sulla destra e salta bene un avversario sulla destra, servendo poi il solito Lukaku in area di rigore: un penalty in movimento, quello servito dal capitano, che il numero nove non può fallire, diventando il primo giocatore a segnare una doppietta per la nazionale belga nella storia degli europei.
EUROPEI DI CALCIO “FRANCIA 2016” – GIRONE F
ISLANDA-UNGHERIA 1-1
40’ Sigurdsson (rig.) – 87’ Saevarrson (autogol)
ISLANDA (4-4-2) Halldorsson; Saevarsson, R. Sigurdsson, Arnason, Skulason; Gudmundsson, Gunnarson (dal 20' s.t. Hallfredsson), G. Sigurdsson, Bjarnason; Sigthorsson (dal 39' s.t. Gudjohnsen), Bodvarsson (dal 25' s.t. Finnbogason). (Hauksson, Hermannsson, Ingason, Kristinsson, Jonsson, Sigurjonsson, Bjarnason E., Magnusson, Traustason). Ct. Lagerback.
UNGHERIA (4-1-4-1) Király; Lang, Guzmics, Juhász (dal 39' s.t. Szalai), Kádár; Gera; Dzsudzsák, Nagy, Kleinheisler, Stieber (dal 21' s.t. Nikolic); Priskin (dal 21' s.t. Bode). (Dibusz, Gulacsi, Korhut, Fiola, Elek, Nemeth, Lovrencsics, Pinter, Bese). Ct: Storck.
ARBITRO Karasaev (Russia)
L'Ungheria getta al vento l'occasione di strappare il pass per gli ottavi di finale facendosi fermare sull'1-1 dall'Islanda. All'iniziale vantaggio di Sigurdsson su calcio di rigore ha risposto con una deviazione sfortunata nella propria porta Saevasson a pochi minuti dal termine. Pareggio che permette ai 'Magiari' di compiere un altro passo verso la qualificazione, mentre si complica la strada per i nordici.
Forte del successo inaspettato nel match d'esordio contro l'Austria, l'Ungheria punta a confermarsi come sorpresa del gruppo F aggredendo anche l'Islanda. Si gioca praticamente in una sola metà campo, con l'Islanda che aspetta gli avversari per poi ripartire in contropiede.
Con il passare dei minuti l'Islanda guadagna metri e al minuto 40 passa in vantaggio. Da azione di calcio d’angolo Kadar entra in modo scomposto su Gunnarsson: l'arbitro non può che indicare il dischetto. Sul punto di battuta si presenta Sigurdsson che realizza il primo gol della storia islandese in un Europeo.
La risposta ungherese arriva solo nel finale di partita. Un cross di Nikolic trova la deviazione sfortunata nella propria porta di Saevarsson, nel tentativo di anticipare Bode. il suo diretto avversario. Finisce 1-1
Arrivate qui come presunte cenerentole, Ungheria e Islanda si stanno rivelando solide realtà. L'Ungheria predilige costruire geometrie, non sprecare mai un possesso, cercare la via del gol attraverso il gioco e ha il merito di restare sempre dentro la partita anche quando sembrava spacciata. L'Islanda è un bel muro solido, una macchina che tende a distruggere discretamente organizzata, contro la quale sbatte spesso l'attacco ungherese. Il gol dell'1-1 ungherese è sì fortunoso e anche prezioso, perché potrebbe valere l'accesso degli ungheresi agli ottavi, ma è la giusta ricompensa per lo sforzo senza soluzione di continuità esercitato in tutta la ripresa per evitare la sconfitta. Peccato per la piccola Islanda: fino all'87esimo ha assaporato il gusto di una grande impresa. Ma per quello che si è visto oggi (e anche nelle due partite dell’esordio) entrambe meriterebbero l’approdo agli ottavi.
1 commento:
Spero che sia Ungheria che Islanda superino il turno. Se lo meriterebbero e potremmo sperare in qualche colpo di scena agli ottavi.
Posta un commento