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martedì 26 maggio 2015

YAYA TOURE’ E I CAMPIONI CHE (NON) ARRIVERANNO ALL’INTER

Yaya Touré non arriverà all’Inter. Il giocatore ivoriano del Manchester City è stato indicato per settimane come il primo prezioso rinforzo della nuova stagione. Fortemente voluto da Mancini che si è esposto in prima persona per convincerlo ad approdare all’Inter, il centrocampista ex Barcellona sarebbe sicuramente un prezioso innesto per questa Inter.

Ma c’è un piccolo particolare che forse qualcuno ha sottovalutato: la volontà del Manchester City di cedere il giocatore. Il club inglese infatti non ha nessuna intenzione di privarsi del suo giocatore e all’improvviso si scopre che anche il giocatore non è poi così convinto di vestire nerazzurro. A troncare le speranze nerazzurre ci ha pensato l’agente del giocatore con le parole rilasciate al Sun: "Yaya rimarrà al City per un paio di concause. Innanzitutto perché il proprietario del club ha detto che Touré non ha prezzo, che lui fa parte della squadra e ne è il cuore pulsante. Yaya, inoltre, è rimasto colpito da alcune cose che riteneva realmente importanti: il giorno del suo compleanno tanti tifosi gli hanno dimostrato affetto e lui ha capito fino in fondo quanto è ancora popolare al City.
Ringraziamo l’Inter: sono stati molto gentili perché tanto Mancini, quanto il presidente Thohir, volevano davvero Yaya e hanno fatto di tutto per ingaggiarlo. Ma la situazione è questa".

Dunque l’Inter deve fare i conti con un altro rifiuto. Mancini sta scoprendo sulla sua pelle che non sarà facile portare dei giocatori importanti in nerazzurro. Dopo Toulalan (che alla fine ha preferito rimanere al Monaco) e Dybala (che Mancini sognava in coppia con Icardi e che invece ha preferito i soldi della Juventus), bisogna fare i conti con un altro rifiuto. Ed è un rifiuto abbastanza clamoroso perché, come detto, in molti davano ormai per fatto l’affare e il primo tassello della nuova Inter era praticamente già al suo posto.
E invece si riparte da zero. Si cercano alternative, si paventa il ritorno di Thiago Motta (spero siano solo voci…), si fanno nomi di probabili arrivi (Lucas Leiva, Kongodbia, Song).
Alla fine quasi certamente saremo costretti a virare su qualche ripiego.
Sarebbe un errore giudicare il mercato nerazzurro già da adesso. Siamo ancora al 26 maggio, il campionato non è ancora finito, il mercato deve iniziare e fino al 2 settembre c’è tutto il tempo per creare una formazione che possa tener testa a chi è considerato attualmente più forte di noi.
Quello che preoccupa è che l’Inter non ha più appeal, non è più una destinazione ambita. E anche la presenza di Mancini non stimoli più di tanto il campione di turno che dovrebbe approdare in nerazzurro. Del resto nelle ultime cinque stagioni abbiamo collezionato più delusioni che altro. Due qualificazioni all’Europa League e due stagioni liberi da impegni infrasettimanali. Abbiamo cambiato sette allenatori (quasi due a stagione), non abbiamo grosse possibilità economiche (in molti siamo curiosi di sapere come avremmo pagato l’acquisto di Yaya Touré), se abbiamo un potenziale campione siamo costretti a venderlo come un’Udinese qualsiasi (con due piccole differenze: noi siamo l’Inter e non l’Udinese e la squadra friuliana i suoi campioni li vende a peso d’oro mentre noi quasi li svendiamo).
In questa situazione è difficile che un campione, o presunto tale, accetti l’Inter. Yaya Touré oggi, come Dybala ieri, come Pinco Pallino domani. Qual è questo campione che magari lascia la propria squadra che giocherà in Champions per venire all’Inter che le coppe le seguirà dal divano? Chi è questo matto che muore dalla voglia di giocare in squadra con Ranocchia, Medel e D’Ambrosio?
Ci sono tre mesi di tempo perché i fatti mi diano torto. E spero con tutto il cuore (nerazzurro) di essere platealmente e clamorosamente smentito.

3 commenti:

Winnie ha detto...

Per comprare i campioni ci vogliono i soldi. Non si può pretendere di fare le nozze coi fichi secchi. O si spende o si puntano i parametri zero come fa la seconda squadra di Milano.

Nerazzurro ha detto...

Puntare sui parametri zero??? Per fare la fine dei bi-retrocessi?
Io credo invece che si debba puntare sui giovani della Primavera o sparsi qua e là. Considerando anche gli acquisti fatti negli ultimi anni....

Mark della Nord ha detto...

Non è una questione di denaro.
I top non vengono perché non giocheremo le coppe.
Stessa cosa per quelli emergenti: non avrebbero occasione per mettersi in mostra a livello internazionale.
È meglio che ci prepariamo perché ci aspettano anni bui.
Almeno fino a quando non rigiocheremo la Champions e avremo uno stadio di proprietà.