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domenica 29 marzo 2015

"CUPOLA MOGGIANA GIA' NEL '98". CARRARO IN RITARDO DI "SOLI" 17 ANNI

A differenza di quanto avvenne nel '98, la Juventus in quei due campionati aveva la squadra più forte e ha vinto sul campo, anche di parecchi punti, e non a causa delle interferenze. Che però ci furono. Ci furono molte cose che non andavano bene. Quello secondo me fu l'unico campionato veramente falsato a favore della Juventus, si ricorda il rigore su Ronaldo?".
Ecco qua, direte voi, la solita opinione di un tifoso nerazzurro rosicone. Peccato che le parole riportare sopra non sono state dette da un qualsiasi tifoso interista, ma da Franco Carraro che in un’intervista di qualche giorno fa su “La Repubblica” è tornato per l’ennesima volta su uno degli episodi più clamorosi del calcio italiano.
Carraro, giusto per intenderci, è stato dirigente a più livelli nel calcio: in Figc per oltre 30 anni, membro del Cio, Ministro dello Sport, Presidente del Coni, membro del direttivo Uefa e dal 1967 al 1971 è stato Presidente del Milan (quindi direi che potremmo escludere simpatie nerazzurre). Nell’aprile del 1998, per dare una collocazione temporale, il signor Carraro era Presidente della Lega Nazionale Professionisti, dunque non un pirla qualsiasi.
E dall’alto della sua carica avrebbe potuto sicuramente intervenire e far sentire la sua voce qualora avesse intuito che c’era qualcosa che non andava nella regolarità del campionato in corso. Ma così non ha fatto (il motivo ve lo lascio immaginare). Non lo ha fatto in quel “caldo” aprile di fine millennio e non lo ha fatto per quasi vent’anni.
Secondo me, e correggetemi se sbaglio, vale sempre una regola: chi sa parli al momento opportuno oppure taccia per sempre. È come se fra 10 anni un dirigente di prestigio o una personalità di spicco se ne uscisse con le prove certe che Moggi è colpevole, che tutti sapevano e che si è cercato di insabbiare la questione (o viceversa che Moggi era innocente e che l’hanno voluto incastrare).
Cosa avvenne quella stagione lo sappiamo tutti. Ci ricordiamo dell’episodio Rolando-Iuliano perché è il più eclatante ma la settimana precedente era stato negato un gol all’Empoli con pallone ampiamente entrato e in Juventus-Udinese Ferrara tolse dalla porta un gol validissimo. È evidente che la puzza di marcio c’era già allora. E lo conferma anche la sentenza d’Appello del Tribunale di Napoli che parla testualmente di “sistema collaudato operante già dagli anni 1999/2000 fra soggetti che, sulla falsariga di intessere ‘rapporti amichevoli’ ponevano in essere condotte finalizzate a falsare la reale portata e potenzialità di alcune squadre di calcio”. Tutti sapevano, questo è innegabile. Ma per convenienza o perché più o meno coinvolti si preferì girarsi dall’altra parte e far finta di nulla.
Ma a questo punto credo venga spontaneo porsi alcune domande: Perché Carraro non parlò a tempo debito? Perché in piena Calciopoli non espresse le sue perplessità riguardo quella stagione? (e riguardo anche altre stagioni, visto che gli episodi dubbi non mancano nemmeno nella stagione 2001-2002 e in altre) E, soprattutto, è solo una casualità il fatto che Carraro abbia tirato in ballo lo scudetto del 1998 pochi giorni dopo che Moggi l’ha definito “la cupola del calcio”?
Le risposte le lascio a voi, anche perché sono talmente evidenti che non ci vuole un genio per saperle.
 

8 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Non doveva certo dircelo Carraro. Quello che successe quel giorno e quella stagione lo sanno perfettamente tutti. Altro che 2004-2005, la cupola moggiana iniziò dieci anni prima.
E vorrebbero pure indietro gli scudetti conquistati nel 2005 e nel 2006, dovrebbero essere loro a restituire tutti gli scudetti vinti dal 1995 al 2003.

Gaetano ha detto...

Caro il mio nerazzurro, vedo che neppure la sentenza di cassazione è servita a nulla.
Ti/Vi riempite ancora la bocca con la parola CUPOLA, ma qualcuno mi deve spiegare come una cupola possa reggersi su un boss senza servi.
Alla fine tutti gli arbitri sono stati assolti eccezion fatta per 2 poveretti che, se avessi la decenza di prendere informazioni vere, scopriresti avere uno score con la Juve non proprio da picciotti della cupola. Ti ricordo che De Sanctis è stato l'arbitro che ha diretto una finale di Supercoppa Juve Inter, vinta da voi 1-0 con un gol regolarissimo annullato a Trezegol, ma si sa a voi piace ricordare solo quello che fa comodo.
Torno a ripetere che non c'è prova di campionati alterati, non ci sono soldi che circolano, no ci sono telefonate compromettenti, anzi direi che quelle che ci sono riguardano persone diverse da Moggi, una delle quali a voi molto cara.
Se solo ci fossero state prove schiaccianti non si sarebbe portata la cosa avanti per 9 lunghissimi anni, ma si sarebbe proceduto come nel 2006 in un processo ed una condanna montata ad arte in 20gg.
Attenti perchè l'art.39 parla chiaro. Cmq ha gia parlato il buon Lucianone..."l'Inter non vinceva perchè acquistava pippe e bidoni"e non per altre questioni.
Il tempo è galantuomo e ci sta restituendo tutto con gli interessi, dimostrando oggi più di ieri che il vs.male risisede in voi stessi, nella incapacità di saper programmare e fare le giuste scelte.
Anche per quest'anno fuori da tutto e con il pensiero rivolto al prox anno. Sognate campioni ma vorrei capire con il fpf, senza coppe e con il fuoriclasse Shaquiri da pagare, quale supercampione deciderà di cadere così in basso.
Ai posteri l'ardua sentenza.
P.S. Il buon Carraro è colui che in una telefonata si raccomanda nel dubbio di fischiare contro la Juve, altro che cupola.
Ti saluto e domenica mi raccomando con il temibilissimo Parma che vi ha gia battuto all'andata. per fortuna vs. non c'è piu il fortissimo De Ceglie.

Mark della Nord ha detto...

Che il cervello della maggior parte dei tifosi di quella squadra non possedesse neuroni in quantità francamente ne eravamo già a conoscenza.
E che quei (pochi) neuroni fossero stati sapientemente indottrinati (e
corrotti) dalla vergognosa propaganda del loro quotidiano ufficiale e dai loro siti partigiani, vergognosi anch'essi e pieni zeppi di allucinati
visionari, era cosa nota ai più.
Non c'era bisogno, pertanto, che rispuntasse all'improvviso, e dopo lunga pezza, questo simpaticone, perché le incontestabili verità sopra esposte ricevessero l'ennesima conferma, là dove qualcuno non fosse ancora del tutto persuaso.
Suscita davvero tenerezza, costui.
Viene qui, riporta pedissequamente (non essendo in grado di pensare autonomamente) quello che ha letto sul giornale o sui blog di cui si è detto, e crede di averci convinto.
Sì bello della mamma, hai ragione.
No, non strillare, hai ragione tu.
No, no, al cottolengo non ci vai più, resti a casa.
Dài, ora smetti di fare i capricci, a mamma, che devi fare la pappa.
Sì, te l'ho già detto, hai ragione tu.
Su, falla tutta la pappa.
Già fatta?
Bravo bello della mamma.
Ora vieni qui che devi fare il ruttino e poi tanta nanna.
E quando ti svegli sai cosa ti faccio trovare?
Un uovo di Pasqua grande grande con dentro due scudetti e 443 caramelle.
Cosa dici?
Vuoi anche il Liposom, il Neoton e il Samir?
Va bene, a mamma, come vuoi tu, ma adesso dormi.
Ora vai a spiegare a un simile decerebrato che l'impianto accusatorio contro i suoi ex DT e AM è sopravvissuto a tre gradi di giudizio e attraverso 5 collegi giudicanti differenti.
E che, pertanto, i reati di associazione a delinquere e frode sportiva sono stati accertati definitivamente.
O che, con queste premesse, può scordarsi la restituzione dei due scudi
(giustamente) revocati e i 443 milioni di risarcimento coi quali ha potuto vincere 4 campionati avendo incusso timore alla federazione tenendola sotto scacco fino ad adesso.
Addirittura il demente riporta le parole di un pluricondannato (in via definitiva).
Un soggetto che in un altro paese starebbe già marcendo in galera, e da diverso tempo.
Ma che per lui è ancora "Lucianone", il "direttore".
Mi torna alla mente quello che tempo addietro scrisse un mio amico, il
quale delineò mirabilmente, in poche parole, i tratti tipici di un simile
soggetto, che lui chiamò "negazionista".
"Il negazionista è figura relativamente recente. Sorta dopo Calciopoli e rinfrescata dopo l'affaire Conte. La sua missione nella vita è dimostrare che la Juventus è vittima e non carnefice. Processi, pene, condanne, farmaci off label: tutto falso, tutto ignobile. Come qualcuno accenna ai furti della Juve, si scatena. Dopo gli scandali, ama anche di più la sua Vecchia Signora, Conte (nonostante il mini-scisma) e la Santa Triade. Più di un marito. Un martire."
Sarebbe anche inutile tentare di fargli capire appieno la figura di m...a che si è fatta ieri in campo internazionale (grazie sempre a loro, come se non fossero bastati i farmaci e le frodi) quando i giornalisti stranieri sono stati informati del fatto che la federazione italiana avrebbe coperto il numero 32, relativo ai loro presunti scudetti vinti, e che campeggia alto nel loro stadio di proprietà.
Scelta giusta ma incompleta.
Coprire quel numero è stato un gesto condivisibile, ma avrebbero dovuto scriverci sopra "zero sul campo", per usare un'espressione a loro tanto cara.
E questo per dare l'idea (per coloro i quali non lo sapessero ancora - pochi in verità) di quello che sono e che sono stati.
E a futura memoria.

Gaetano ha detto...

Come sempre il signore che mi ha preceduto non è in grado di parlare ed esporre i fatti senza offendere. E' una prassi a lui tanto cara che proprio non riesce a farne a meno ma onestamente posso capirlo visto le grandi perle che la sua squadra gli sta offrendo da 4 anni a questa parte (e siamo solo all'inizio).
Il mio pensiero, e qui lo ribadisco, parte da un concetto molto elementare che anche uno senza neuroni come il sottoscritto non riesce a spiegarsi.
Come si può parlare di Cupola o associazione se non ci sono materialmente coloro che eseguono gli ordini sul campo? Con chi questo signore ha truccato le partite se gli arbitri, unici ad avere il potere di indirizzare le partite in un verso, sono stati quasi tutti per non dire tutti assolti? Se alcune partite oggetto di indagine non erano neppure arbitrate da certi arbitri risultati poi estraei ai fatti, come poteva truccarle? E dove sono queste prove schiaccianti che lo incastrano?
E' chiaro che chiuderla cosi fa comodo a molti. Nessuno però dopo 9 anni e' in grado di mostrare prove provate, con soldi, premi ed avanzamenti di carriera.
Ma si sa, alcuni telefonavano con u tono di voce, altri utilizzavano altri toni.
Lasciamo stare, al MONONEURONE, basta pensare che calciopoli è cominciata con la Juve nei quarti di CL e prima in classifica e dopo nove anni si ritrova nella medesima situazione, mentre chi credeva e sperava oggi naviga in acque molto peggiori di quelle nelle quali era abituata a navigare.
Piano piano il tempo ci sta restituendo tutto. Non abbiamo fretta
Dal MONONEURONE DECELEBRATO DEMENTE UN SALUTO AL SEMPRE EDUCATO E SIGNORE MARK.

P.S.Per motivi logistici e non solo non leggo alcun giornale sportivo anche perchè con un sol neurone riuscirei al max a capire il titolo in prima pagina

Mark della Nord ha detto...

Il sottoscritto ha mai adoperato il termine "mononeurone", come erroneamente gli viene addebitato.
Ha, semmai, evidenziato la scarsezza di neuroni nel cervello della maggior parte dei tifosi bianconeri, i quali per tale caratteristica sono meglio attrezzati di altri per recepire fino in fondo la falsa propaganda di partito.
Come non ha adoperato l'espressione "decelebrato", di cui ne ignora il significato.
Ora che questa vicenda, tutta italiana, si è conclusa, ora che un Tribunale della Repubblica ha accertato, con una sentenza definitiva (alla quale, nel tempo, si erano già allineati 4 collegi giudicanti differenti) gravissimi reati, ora che i criminali hanno un volto e che la loro condotta è stata bollata con il marchio dell'infamia, ora dicevo, il mio, il nostro pensiero non deve andare astiosamente a coloro i quali da questo collaudato sistema delinquenziale hanno ricevuto i vantaggi che tutti sanno, ma alle numerose vittime.
E allora noi non possiamo che essere dalla Sua parte, Presidente Gazzoni, che è stato uno dei primi a denunciare quanto stava accadendo e che ha pagato, per questo, a caro prezzo.
Porti avanti la Sua battaglia, Presidente, lo faccia per noi e per quelli che ancora credono, nonostante l'incubo che hanno vissuto, in un calcio pulito.
Non possiamo che essere dalla parte di quei giocatori che credevano di scendere in campo per disputare una partita regolare e che, invece, non sapevano che l'esito della stessa era già scritto, e con largo anticipo.
Siamo dalla parte di quei padri che spendevano denaro, magari guadagnato faticosamente, per portare i loro figli allo stadio nell'illusione che vedessero una partita di calcio, ma che di calcio aveva ben poco, per non dire nulla.
E mi fermo qui.
Basta!
Che su questa triste e squallida storia venga sparso sale e zolfo.
"I have a dream" disse qualcuno 50 anni fa in un discorso passato alla storia.
Lo ripeto io.
Ho un sogno: che non se ne parli più.







Gaetano ha detto...

Questo "signore" per tutti coloro che navigano e scrivono nei blog dedicati al calcio è per tutti un libro aperto. Quando qualcuno educatamente e magari anche con un sano sfotto'(Parma) interviene per rispondere ad un suo post cosa fa? Insulta ed offende senza rispondere al post ma solo alla persona che ha scritto. Le sue risposte partono sempre dal risalto di termini usati o meno (es.ti ho detto scemo non cretino?) e dalla correzione di errori grammaticali atti a mettere alla berlina chi scrive per sottolinearne magari l'ignoranza. Sapevo avrebbe risposto cosi e non sono stato smentito.
Siamo alla vigilia di Pasqua e preferisco non aggiungere altro.
Vorrei distinguermi augurando a tutti, lui compreso, l'augurio di una Buona Pasqua.

Mark della Nord ha detto...

Il sottoscritto non frequenta "blog dedicati al calcio" ma soltanto quelli dedicati ai propri colori o, quantomeno, i cui proprietari
(amministratori, articolisti etc.) appartengano dichiaratamente alla tifoseria nerazzurra o di essa siano simpatizzanti.
Pertanto è falso quanto gli viene ascritto.
E mai, a tutt'oggi, ha postato, né si sognerebbe di farlo (almeno per adesso) su altri blog, compresi quelli dedicati alla squadra a cui l'autore del precedente intervento è legato affettivamente.
Il sottoscritto accetta di buon grado quello che viene definito "un sano
sfotto'"; del resto è proprio lui il primo ad andarci già pesante nei
confronti della propria squadra, molto più di quanto non abbia fatto il polemico interlocutore.
Ciò che non accetta (e mai accetterà) è che un tifoso bianconero venga su un blog interista a scrivere frasi del tipo "neppure la sentenza di cassazione è servita a nulla", riportando la propria personalissima nonché faziosa interpretazione della stessa (che poi è quella che ha letto sui siti juventini), completamente distorta in punto di fatto e di diritto.
E non l'accetta non tanto per le falsità riportate, ma perché noi siamo quelli che in misura maggiore hanno subito le vessazioni di quel sistema
delinquenziale, la cui esistenza è stata definitivamente accertata dalla
Corte a cui si è fatto riferimento, attraverso lo scippo di (almeno) 2 scudetti.
Della serie: vi abbiamo fregato e adesso veniamo pure da voi a gongolare.
E, dunque, venga pure a sfottere, il tifoso bianconero, dall'alto della
propria posizione in classifica; o venga pure a dire la sua sul perché una squadra che soltanto 5 anni fa realizzava una storica tripletta possa
essersi ridotta in queste condizioni.
Si esprima su carenze tecniche, questioni tattiche, affari gestionali, programmazione etc.
Ma non si permetta di parlare di corda a casa dell'impiccato.
Questo verrà mai consentito.

Mark della Nord ha detto...

ad andarci già pesante = ad andarci giù pesante