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lunedì 16 febbraio 2015

QUALCOSA CHE SOMIGLIA ALLA CONTINUITA'

Erano sette anni (per intenderci dall’ultima Inter targata Mancini) che l’Inter non vinceva a Bergamo, era da ottobre che non riuscivamo a vincere due partite consecutive (in quell’occasione arrivarono due striminzite vittorie contro Cesena e Sampdoria entrambe per 1-0 con gol su rigore di Icardi) ed era addirittura quasi un anno che non infilavamo due vittorie con risultati ampi, più precisamente da aprile 2014 quando vincemmo 2-0 a Parma e 4-0 a Genova con la Sampdoria.
Ecco perché il 4-1 rifilato ieri pomeriggio all’Atalanta è una gran botta di salute per questa Inter in convalescenza. Una vittoria che arriva dopo quella ottenuta una settimana fa contro il Palermo e che dà un pizzico di continuità all’Inter.
Finalmente qualcosina si inizia a vedere. Nel complesso ieri abbiamo visto una buona Inter e soprattutto un centrocampo di grande livello. Merito di un Guarin a dir poco strepitoso. Gol da cineteca a parte, il colombiano ieri ha giocato sicuramente la miglior partita della sua avventura in nerazzurra e ha dato peso e spessore al reparto nevralgico del campo. Le potenzialità del Guaro non sono mai state messe in discussione.
Purtroppo ha però nella discontinuità un problema grave che si trascina dietro da sempre. Se riesce a colmare anche questa lacuna può diventare un giocatore decisivo ed importante per questa squadra, potrà sicuramente essere il Vidal o il Pogba nerazzurro.
Oltre a Guarin è giusto tessere le lodi anche di Brozovic, il cui innesto ha trasformato completamente l’Inter. Il miglior acquisto nerazzurro degli ultimi tempi. Molto positivo anche Shaqiri, sebbene lo svizzero non è certo una sorpresa. Delle sue capacità e potenzialità si sapeva già, ora ne stiamo avendo semplicemente conferma in maglia nerazzurra.
Ma ahimè, c’è anche un’Inter che non va. Ad iniziare dalla difesa. Dopo il gol lampo di Shaqiri dopo due minuti su rigore, la squadra nerazzurra è andata parecchio in sofferenza, prendendo più di un rischio e subendo il pareggio, prima che le magie di Guarin e l’espulsione di Benaoluane indirizzasse la partita sui binari nerazzurri. Dopo l’errore scellerato nella sfida di Coppa Italia contro il Napoli che ha permesso a Higuain di segnare il gol qualificazione, la panacea di tutti i mali è diventato Ranocchia. E’ vero che il capitano nerazzurro non sta attraversando un buon momento ma è anche vero che non è il solo colpevole dei disastri difensivi. Prendiamo in esempio il gol dell’Atalanta di ieri. Tutti a sottolineare che Ranocchia si fa superare in elevazione da Pinilla, ma nessuno fa notare che il colpo di testa del cileno finisce a Maxi Moralez, che può tranquillamente battere a rete perché libero da qualsiasi marcatura. Nessuno nega che Ranocchia non ne azzecca una, ma bisogna anche sottolineare che Juan Jesus spesso sbaglia le marcature, che Campagnaro lascia molto a desiderare, che Dodò e Nagatomo sono eccellenti in fase offensiva ma lacunosi quando c’è da difendere. Spero che Mancini si decida presto a panchinare Ranocchia cosicché tutti i saccenti anti-Ranocchia si renderanno conto che il problema non era solo lui.
Chiudiamo il discorso con l’attacco dove Palacio è ormai alla frutta (e lo stiamo ripetendo fino alla nausea) e dove Podolski, dopo un buon impatto con il campionato italiano, si è un po’ perso per strada e, personalmente sta deludendo e non poco.
In ogni caso, l’importante è che ieri siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Ora ci aspetta la trasferta scozzese di Europa League e poi tutti a Cagliari. Alla ricerca della terza vittoria consecutiva che manca da… boh, neanche me lo ricordo più.

8 commenti:

Matrix ha detto...

Si inizia a vedere qualcosa. Speriamo davvero di essere sulla buona strada...

Nicola ha detto...

Non capisco perché ti ostini a difendere Ranocchia. E' il capitano, dovrebbe dare il buon esempio e trasmettere sicurezza a tutta la squadra. E invece colleziona solo errori, mi pare evidente che non è da Inter.

Entius ha detto...

Per lo stesso motivo per cui in molti si ostinano a gettargli la croce addosso. Come se fosse solo colpa sua. E' diventato il Gresko della situazione, quando in realtà è tutto il reparto ad avere delle falle.

Winnie ha detto...

Eravamo abituati bene con Lucio-Samuel in difesa e la fascia da capitano sul braccio di Zanetti. Ranocchia non é né Lucio, né The Wall e sta ancora studiando da capitano. Diamogli tempo e fiducia.

Anonimo ha detto...

Ecco, quando leggo questi articoli e commenti resto un pò sconcertato. Qualcuno mi accuserà magari di andare sempre a parare sullo stesso argomento, ma spesso e volentieri la coerenza (e di conseguenza l'obbiettività) è davvero, a voler essere generosi, un optional. Io sono contro la gogna e contro la lapidazione sulla pubblica piazza e l'ho sempre detto e dimostrato, ma non si può non notare una certa differenza: uno degli argomenti contro Mazzarri era che in 2 anni (che poi non era proprio così, ma un anno e tre mesi) non aveva dato una "parvenza di gioco" alla squadra. Ok, ci sto, è un argomento valido. Ma magari le stesse persone affermano che bisogna dare ancora tempo a Ranocchia di dimostrare il suo valore, dimenticando che quest'ultimo (come Nagatomo, d'altronde) è all'Inter da ben QUATTRO anni. Ora, noto con rammarico che 15 mesi bastano per condannare un allenatore senza appello, mentre 4 anni non sono sufficienti per ritenere un giocatore NON da grande squadra. Ne devo dedurre che la difesa o, al contrario, l'attacco a questo o a quell'elemento, allenatore o giocatore che sia, dipenda maggiormente dalle simpatie personali piuttosto che dai fatti nudi e crudi, ai quali CHIUNQUE, volente o nolente, dovrebbe piegarsi. Altre spiegazioni, sinceramente non ne trovo.
Sempre forza Inter!!
Juan

Anonimo ha detto...

Un'altra cosa: ben felice di sbagliarmi nelle mie funeste previsioni, se finalmente facciamo un filotto di vittorie. Queste ultime due vittorie fanno ben sperare, ma siamo rimasti scottati troppe volte per poter avere la certezza assoluta di aver svoltato. Speriamo bene. L'Inter viene prima di tutto.
Juan

Entius ha detto...

Non ho mai scritto che bisogna dare tempo a Ranocchia. Ho solo contestato il fatto che si getti la croce sul singolo quando a sbagliare è tutta la squadra.
Per dire, contro il Napoli Ranocchia ha fatto quella enorme cazzata e questo nessuno lo mette in dubbio, ma gli altri difensori erano al bar a farsi un aperitivo?
O tornando al gol dell'Atalanta di domenica, ripeto quello che ho già scritto, Ranocchia si fa superare in elevazione da Pinilla come un pivello ma Maxi Moralez e solo in area: chi doveva marcarlo?

Anonimo ha detto...

Assolutamente d'accordo sulle responsabilità condivise, e l'ho dimostrato spesso, ma anche su questo bisogna essere coerenti. E' ovvio che va tutto contestualizzato, ma bisogna giudicare tutto e tutti con lo stesso metro. Su questo non ci piove, credo. E' stato fatto con tutti? Non penso proprio. Detto ciò, il discorso sul "dare tempo" era riferito non all'articolo, ma in particolare al commento di Winnie.
Juan