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mercoledì 11 febbraio 2015

MISTER SARRI E IL MIRACOLO DEL SUO EMPOLI

Una delle più grandi rivelazioni di questa serie A è indubbiamente l'Empoli di Sarri. Una squadra che incarna al meglio la personalità del suo allenatore, pragmatico e attento ai più piccoli dettagli.
Empoli è da sempre una delle più importanti realtà del settore giovanile italiano. Il Direttore Sportivo Carli è stato uno dei principali artefici della scalata del burbero allenatore. La loro intesa, unita alla sconfinata passione del patron Corsi, ha portato la società a trovarsi, in pianta stabile, nelle due categorie più importanti del calcio italiano.
Non avendo la stessa disponibilità economica dei grandi club, l'Empoli ha sempre preferito attingere dal settore giovanile lanciando e valorizzando alcuni giovani, per poi rivenderli alle big sul mercato e ricostruire la squadra con quei ricavi.
Verdi, Saponara, Mario Rui e Rugani sono solo alcune delle più recenti scoperte. Quest'ultimo, classe '94, è stato acquistato dalla Juventus e farà parte della rosa bianconera dalla prossima stagione. Un difensore dalla grande personalità e con un ottimo senso della posizione. Già entrato nel giro della nazionale maggiore, si prevede per lui un grande futuro.

Mister Sarri, nato a Napoli, è stato adottato dalla Toscana, per la precisione dalla città di Figline Val d'Arno. Paese che gli ha dato un fortissimo accento toscano."Non mi sento toscano, lo sono. Sono schietti, polemico, ma vero. Proprio come i toscani."
È partito dalla Seconda Categoria, per poi approdare in Serie A.
A differenza di tutti i suoi colleghi, preferisce sedersi in panchina con la tuta, preferendola al consueto abito. Non è il classico tecnico d'immagine, ma una persona molto concreta che preferisce far parlare il campo. Nel tempo libero predilige l'amore della sua famiglia al figurare sui rotocalchi nazionali.
Non parla facilmente della direzione arbitrale e, anche negli allenamenti, si differenzia molto dai suoi colleghi più celebri. Cura la gestione della difesa in modo maniacale, insistendo sul corretto posizionamento della linea e sui movimenti legati alla posizione del pallone e non dell'avversario.
Non gli piace doversi adattare agli avversari solo perchè la sua squadra viene considerata una sicura retrocessa. Preferisce studiare, anche 12 ore al giorno, le caratteriste degli avversari, gli schemi per poterli mettere in difficoltà. Si dice che faccia preparare una dieta diversa per ogni calciatore, in base alla sua struttura fisica e alla posizione che occupa in campo. Preferisce lottare.
Quest'anno il suo Empoli è stato un vero e proprio incubo per molte big del campionato.
E, al giornalista che, tempo fa, gli ha chiesto se fosse arrabbiato per essere l'allenatore meno pagato della Serie A, ha risposto in modo unico: "Sono figlio di operai. Quello che prendo basta e avanza. Mi pagano per fare una cosa che avrei fatto la sera, dopo il lavoro e gratis. Sono più che fortunato."
Ad Maiora Mister!!
 Francesco Del Bono 

2 commenti:

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

Complimentissimi all'Empoli!
Non avrei scommesso un centesimo sui toscani ad inizio stagione e invece credo proprio che, se non ci saranno cataclismi, l'obiettivo della salvezza lo centreranno alla grande e con pieno merito, un esempio e un modello per molte società più blasonate...ciao!

Anonimo ha detto...

grande articolo e grande Mister Sarri!