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giovedì 5 febbraio 2015

PARMA CHE CAOS: IL FALLIMENTO E' AD UN PASSO !!!

Caos totale in Emilia. Quello che sta vivendo il Parma è il momento probabilmente più delicato della sua storia. A preoccupare non sono tanto i risultati ed una classifica che parla di un ultimo posto e della zona salvezza lontana ben 10 punti, quanto la situazione che si sta vivendo a livello societario.
Dubbi amplificati dalla complicata situazione debitoria in cui si è trovata la cordata russo cipriota rappresentata dalla Dastraso Holdings Limited, realtà a cui Tommaso Ghirardi ha venduto la società emiliana a inizio dicembre. Nota rilevante: la Dastraso è stata creata a inizio novembre 2014 con un capitale sociale pari a 1000 euro. Tra dieci giorni (15 febbraio) scadrà l’ultimatum per il pagamento degli stipendi arretrati (si tratta della seconda tranche dopo che la prima, quella di novembre, non è stata rispettata), dei fornitori, di Iva e Irpef. Da quel momento tutto sarà più chiaro.

Di certo, come ha ricordato Repubblica, quella ereditata dalla nuova proprietà è una società che nel corso degli anni è stata amministrata in maniera quanto mai bizzarra. Ad inizio della scorsa stagione infatti, risultavano essere ben 230 i giocatori legati contrattualmente al Parma, la stragrande maggioranza dei quali mandati ovviamente in prestito all'estero o nei campionati minori.

Non più tardi di due settimane fa il neo-presidente emiliano Ermir Kodra aveva assicurato tutto dichiarando "La situazione finanziaria del Parma è abbastanza difficile ma noi abbiamo una strategia che riguarda sia la parte economica che quella sportiva. Sono convinto che attraverso questa strategia raggiungeremo il risultato”.
Ma cinque giorni dopo esplode la bomba Cassano. FantAntonio rescinde il contratto con i ducali. E nel frattempo il mercato impazza e in molti abbandonano la nave o vengono ceduti (paradossale la vicenda di Nicola Pozzi, ceduto al Chievo per mille euro). Persino il direttore generale Pietro Leonardi si fa da parte.
A cercare di portare la calma nell’ambiente ci ha provato il direttore dell’area tecnica Antonello Preiti “Fallimento? Non mi risulta: i giocatori hanno espresso la volontà di mettere in moto delle azioni da intraprendere a titolo cautelativo per il pagamento degli stipendi arretrati. Da qui a quella data ci sono ancora 10 giorni. Chi è addetto a questo tipo di lavoro, sta operando”.
Appuntamento rinviato al 15 febbraio, quindi. Se i nuovi proprietari non pagheranno i debiti, seguirà la messa in mora del club da parte dei calciatori. Il primo atto di una serie di operazioni che porterà alla richiesta di fallimento. Nel caso in cui vengano, invece, risanate le pendenze economiche, l’attenzione passerà nuovamente al campo, saranno esclusi ulteriori punti di penalizzazione, si potrà sperare in una quanto mai miracolosa salvezza.
Certo è che, come faceva notare la Gazzetta dello Sport, tutta l’Italia calcistica, e i tifosi del Parma in particolare, si stanno ponendo tanti quesiti negli ultimi giorni: perché comprare una società in questa situazione economica se non si ha l’intenzione di ripianare il passivo? Perché non aspettare la fine di un campionato che, già al momento dell’acquisto, vedeva il Parma all’ultimo posto e avviato alla serie B? Perché Rezart Taçi, ritenuto da tutti il capofila della cordata, non è presente con alcuna carica nell’organigramma societario? Perché nessun organo ha vigilato sul passaggio di proprietà da Ghirardi alla Dastraso? Troppe incognite per rimanere tranquilli. E il futuro del Parma diventa un interrogativo sempre più grande.

3 commenti:

Mattia ha detto...

Mi dispiace ammetterlo ma credo che il fallimento sia davvero vicinissimo.
Personalmente ho guardato sempre con un certo scetticismo ai nuovi compratori e temo di aver visto giusto. In particolare questo fantomatico Taci è un soggetto molto losco...

Entius ha detto...

Incredibile!!! Notizia di stamattina Taci avrebbe ceduto il Parma ad una cordata d'imprenditori. Ovviamente ignoti...

Mattia ha detto...

Si parla di Barilla e Pizzarotti. Se non altro nomi più che affidabili e non presunti lestofanti.
Ma la situazione rimane comunque critica...