Il
sentimento, l’emozione e la paura. Gli sprazzi della bellezza. Ed infine il
miserabile squallore. Talvolta si
deve correre il rischio di essere sinceri.
Allora se la
normalità è una specie di sogno indecifrabile, qui siamo difronte alla follia.
Questa
volta, voglio correre il brivido della verità.
Juve e Roma, rappresentano due donne. Misteriose e affascinanti. Donne, dalle quali siamo molto attratti, ma talvolta, impauriti scappiamo.
Ed allora, come la follia del primo amore, siamo infatuati, dalle incredibile scoperte che si manifestano sotto i nostri occhi inconsapevolmente,
Juve e Roma, rappresentano due donne. Misteriose e affascinanti. Donne, dalle quali siamo molto attratti, ma talvolta, impauriti scappiamo.
Ed allora, come la follia del primo amore, siamo infatuati, dalle incredibile scoperte che si manifestano sotto i nostri occhi inconsapevolmente,
Al di sopra
del chiacchiericcio del potere, altrove,c’è l’altrove.
Altrove è
sinonimo di provincia.
Empoli, Cesena,
Parma.
Come sarebbe
la Serie A senza di loro? Non riesco ad immaginarla. Nessuno ci dona delle
emozioni cosi.
L’italianissimo
Empoli, perfetto modello di gestione manageriale e sportiva, meriterebbe, senza
ombra di dubbio, di vincere al Teatro Del Calcio; la struggente caparbietà dell’encomiabile
Parma, andrebbe premiata, il quale riesce a trovare le giuste motivazioni per fermare
la seconda classificata; e l’indomabile Cesena che tiene botta alla regina
indiscussa del campionato, mostrando tenacia ed i famosi muscoli del capitano.
Uno colpo mica male. La giornata appena trascorsa è, l’ennesima dimostrazione
che, il business non smuove necessariamente la poesia di undici uomini che
rincorrono un pallone, a dispetto di quanto dicono, intercettano o vogliono
farci credere.
La provincia
è differente. Tre esempi analiticamente diversi che hanno un epilogo comune.
Infiammare la sfida, riaccendere l’interesse per un copione fin troppo
prevedibile.
E cosi Empoli
e Parma, realtà antitetiche l’una per il rigore societario, l’altra per i noti
dissesti finanziari creano una variazione sul tema, inaspettata, cosi come le
diverse culture del nostro calcio italico.
Carpi e
Frosinone incredibili rivelazioni o improbabili imprevisti?
Lascio
immaginare voi.
Se la
provincia sorride, che succede a quelle altre ?
La Milano
rossonera fa fatica a ricreare un’identità, la gestione romana Garcia ha la
prima vera commedia nera ed infine la Zebra ha un piccolo sussulto, impaurita
forse, dalle fatiche che le si prospetteranno.
A noi la
Serie A va bene cosi. E’ showtime.
E ci faremo una ragione se la storia di
David e Golia è già nota, ma ha sempre il suo fascino.Empoli, Cesena
e Parma hanno ben altre mire, lo sappiamo, ma se per un giorno si mascherano da
attori principali a discapito degli antagonisti. Noi ne siamo lieti.
2 commenti:
Tutte e tre le squadre hanno portato a casa un risultato sorprendente ma anche per merito degli avversari.
Il Milan attuale è poca cosa, la Juventus ha fallito il rigore decisivo e la Roma è in crisi.
Non sono d'accordo. L'Empoli sta facendo un campionato di tutto rispetto, il Cesena si sta prendendo le sue soddisfazioni (al Manuzzi ha battuto la Lazio e fatto soffrire l'Inter nonostante l'inferiorità numerica) ed è da apprezzare che una squadra come il Parma che sta vivendo un momento di grande incertezza societaria trovi l'orgoglio per andare a Roma e fermare i giallorossi.
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