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lunedì 19 gennaio 2015

UN PASSO AVANTI, UN PASSO INDIETRO

Un passo avanti, un passo indietro. Questo è l’andamento dell’Inter in questa stagione. Un andamento molto altalenante che ci porta ad avere una situazione di classifica abbastanza deficitaria (solo nella stagione 2000-2001 con Tardelli in panchina siamo riusciti a fare peggio con 25 punti dopo il girone d’andata). 
E’ pur vero che pian piano stiamo iniziando ad avere una continuità di risultati. Sono cinque gare che non perdiamo (mai successo finora in questa stagione) ma è anche vero che nelle suddette cinque gare abbiamo raccolto 9 punti su 15, neanche tantissimi.
Dopo la bella e convincente vittoria ottenuta contro il Genoa (che faceva seguito ad un ottimo secondo tempo contro la Juventus) ci eravamo illusi di procedere a grandi passi sulla strada del “ritornare grandi” ma la sfida di Empoli è un notevole passo indietro. Sabato pomeriggio contro la squadra toscana l’Inter ha giocato una pessima gara, un primo tempo di assoluta sofferenza, surclassati da un’Empoli apparso nettamente più forte, e una ripresa sulla falsa riga della prima frazione.
Alla fine, dispiace ammetterlo, se c’è una squadra che ha qualche rimpianto quella non è certo l’Inter, anzi direi che i nerazzurri portano a casa un punto guadagnato.
Sia chiaro, non eravamo diventati dei fenomeni dopo la vittoria col Genoa, non siamo diventati dei brocchi dopo questo pareggio. In tutta onestà però devo ammettere (parlo a titolo personale ma credo di non essere il solo) che dopo la convincente prestazione di una settimana fa speravo che arrivasse una continuità di risultati. Speravo che quei 90 minuti non fossero un’oasi nel deserto ma il primo di una serie di buoni risultati e buone prestazioni. Perché, per assurdo, puoi anche andare ad Empoli e non vincere ma ci sono tanti modi per farlo. E noi sabato l’abbiamo fatto nel peggior modo possibile.
Niente di grave. Mancini è ancora in piena costruzione dell’Inter che ha in mente. E’ cambiato il modulo, di conseguenza per alcuni sta cambiando anche il modo di stare in campo (il Mancio è ancora alla ricerca della posizione ideale per Kovacic). Senza contare l’innesto dei due nuovi arrivati Podolski e Shaqiri che sono in nerazzurro da poco tempo e sono ancora in piena integrazione (senza considerare che lo svizzero era fermo dal 19 dicembre). Che piace o no, questa altalena di risultati potrebbe presentarsi ancora. E la prospettiva di un’altra stagione interlocutoria potrebbe non essere un’ipotesi remota.
Per fortuna ci sono pur sempre le coppe. E magari la mancanza di continuità che manca in campionato potremmo trovarla nell’Europa League o nella Coppa Italia. E, giusto per essere ottimisti che non guasta mai, non è detto che a fine stagione potremmo comunque festeggiare la vittoria di una Coppa. Il grande ciclo nerazzurro dell’era Mancini-Mourinho iniziò e finì con una Coppa Italia (vinta con Leonardo in panchina). E chissà che da lì non possa ripartire….

2 commenti:

Ciaskito ha detto...

Ma sbaglio o una settimana fa scrivevi che questa Inter era da Champions? Adesso hai cambiato idea?

Entius ha detto...

Non proprio. Una settimana fa sostenevo che giocando in quel modo avremmo potuto puntare al terzo posto. E in effetti giocando sempre (e sottolineo sempre) in quel modo possiamo puntare alla qualificazione in Champions.