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giovedì 3 luglio 2014

LA RIVOLUZIONE AZZURRA E IL VECCHIO CHE AVANZA…

Mentre in Brasile si gioca il Mondiale, in Italia si guarda già al futuro. Subito dopo l’eliminazione mondiale inflittaci dall’Uruguay si sono dimessi sia il presidente federale Abete che il commissario tecnico Prandelli.
Quale occasione migliore per fare tabula rasa e partire da zero con un progetto serio per rilanciare il calcio italiano?
Non sono però dello stesso parere dalle parti del consiglio federale visto che il potenziale successore di Abete potrebbe essere l’ultra settantenne Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti da tempo immemore e ben lontano dall’essere il prototipo di personaggio che possa portare aria nuova all’interno della Federazione.

Le indicazioni portano tutte verso il suo nome sebbene io credo che ci sarebbe bisogno di aria nuova, di volti giovani ed efficienti. A me piace molto Andrea Abodi, attuale presidente della Serie B. E’ un persona innovativa, con idee nuove, che ha rilanciato la serie cadetta e che potrebbe sicuramente portare quella ventata di freschezza di cui il nostro calcio avrebbe tanto bisogno.
Onestamente non mi dispiacerebbe nemmeno Damiano Tommasi, attuale presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, o Demetrio Albertini, vice presidente federale dimissionario (aveva presentato le dimissioni prima di iniziare la spedizione brasiliana).

Peccato che nei vari giochi e giochini di potere per vari motivi sono stati tutti fatti fuori. Abodi venne già fatto fuori nella corsa per la Lega di Serie A, Albertini e Tommasi sarebbero degli innovatori (figura scomoda per un mondo conservatore come quello del nostro calcio). Meglio tenersi Tavecchio che gode di legami, amicizie e intrallazzi con molti presidenti di Serie A.
Il nuovo presidente federale sarà chiamato a nominare il successore di Cesare Prandelli sulla panchina azzurra. E anche qui la scelta è piuttosto in alto mare con nomi nuovi che escono ogni giorno. Abbandonata l’idea di un ItalJuve totale con Conte ct part-time (certe idee drizza-capelli riescono a partorirle solo in Italia), tra i tanti nomi che quotidianamente spuntano (cito a caso Zaccheroni, Cabrini, Baggio, Tardelli, persino Mazzarri) i favoriti principali sembrerebbero quattro: Mancini, Allegri, Spalletti e Guidolin. L’ex tecnico dell’Udinese appare la scelta meno probabile. Il grande favorito è Mancini. Scelta che però vedo poco realizzabile. Innanzitutto si romperebbe il duopolio Juve-Milan che dal dopo-Vicini in poi ha visto sulla panchina azzurra solo gente con un passato bianconero o rossonero. Alla luce di questo, Mancini è uno che indigesto sia ai juventini che ai milanisti. Ecco perché credo che alla fine la scelta ricadrà su Massimiliano Allegri.
Mancini sarebbe, a mio avviso, una scelta azzeccata. Stiamo parlando di un tecnico d’esperienza che ha allenato e vinto in Italia, Inghilterra e Turchia (tre scudetti, quattro Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, un campionato inglese, una coppa d’Inghilterra, una Community Shield, una Coppa di Turchia, e scusate se è poco…). Già dopo l’esperienza nerazzurra lanciai l’idea del Mancio sulla panchina azzurra per il dopo-Donadoni. Nel frattempo il tecnico jesino ha continuato ad allenare e a vincere. Chi meglio di lui potrebbe prendere il posto di Prandelli? Probabilmente l’unico che meriterebbe la panchina azzurra più di lui sarebbe Carlo Ancelotti, ma dubito che il tecnico emiliano si sposti da Madrid. Dunque che ben venga Mancini.
Il toto-presidente e il toto-ct è iniziato. Chi la spunterà alla fine? E soprattutto, aldilà dei nomi, riuscirà finalmente il nostro calcio a rilanciarsi come dovrebbe?


4 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Mancini commissario tecnico????? Impossibile. Che ne sarebbe dell'ItalJuve?

Mark della Nord ha detto...

"...i favoriti principali sembrerebbero quattro: Mancini, Allegri, Spalletti e Guidolin."

Nessuno ha pensato a Montella?

Mattia ha detto...

Il problema non è tanto il commissario tecnico ma il presidente federale. Serve un uomo nuovo, un personaggio forte e lontano da intralazzi con questo o quel presidente.

Carlo Sandri ha detto...

Effettivamente sono juventino e non vedrei benissimo Mancini, non tanto per il passato interista (o più recentemente turco :D), ma perché gran parte dei trofei della sua carriera li ha vinti in una situazione di imbarazzante facilità: nell'Italia del post Calciopoli, con Ibra in squadra e una discreta capacità di spesa, al City con la proprietà degli sceicchi... Gli riconosco una capacità strepitosa di farsi assumere in situazioni così favorevoli, ma tecnicamente lo considero un po' sopravvalutato.

Tra i nomi fatti mi piacerebbe Guidolin, ma concordo che i problemi vadano molto ma molto oltre il nome del CT.

Riguardo l'ItalJuve, senza polemica, mi spieghereste in cosa consiste il problema? Chi avreste convocato in questi anni? Quali giocatori juventini della Nazionale avreste sostituito con quali altri?
O quali giocatori italiani interisti avreste convocato? (a parte Ranocchia su cui vi do ragione in anticipo, ma al suo posto c'era Paletta, non uno juventino)