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mercoledì 26 marzo 2014

E ORA VOGLIAMO UN PRONTO RISCATTO

Udinese-Inter 0-3. Ecco, vi vogliamo così.
L’ultima volta fu un massacro. Se penso all’ultima volta che Inter e Udinese si sono incontrate in quel di San Siro mi girano ancora le scatole. Lo scorso maggio finì 5-2 per i friuliani. 
Fu quella l’ultima partita di una stagione stregata, partita con ben altre ambizioni e finita nel letame (grazie ad arbitraggi sistematici e spogliatoio che remava contro l’allenatore, ma questo è un altro discorso). Una cinquina che, secondo alcuni, fece decidere a Moratti di dare il benservito a Stramaccioni (anche se secondo me la cosa era già decisa da tempo), una cinquina che ancora oggi fatico a mandare giù. Come fatico a mandare giù il modo in cui pochi giorni fa abbiamo regalato tre punti all’Atalanta.
Per riscattare quella cinquina del maggio scorso e per rialzarci dopo la beffa bergamasca ci vorrebbero tre bei punticini. Tre punticini che proveremo a strappare domani sera all’Udinese.

Mazzarri ritrova Juan Jesus che rientra dopo la squalifica di tre giornate. Il brasiliano dovrebbe trovare un posto in difesa al fianco di Ranocchia e Rolando.
A centrocampo confermato Jonathan sulla destra nonostante le prestazioni tutt’altro che soddisfacenti (Verona fa eccezione), mentre a sinistra Nagatomo ritrova una maglia da titolare a discapito di D’Ambrosio. Confermato il terzetto di centrocampo con Cambiasso, Guarin ed Hernanes, mentre in avanti ancora una volta giocheranno insieme Palacio e Icardi.

Dall’altro lato un’Udinese che sta facendo un campionato di metà classifica ma che è pronto a metterci il bastone tra le ruote. I precedenti sono a favore dei nerazzurri (ok, lo so, erano a favore dei nerazzurri anche contro l’Atalanta e sappiamo come è andata a finire), che hanno vinto 22 dei 40 precedenti (l’ultima vittoria risale alla stagione post-Triplete: 2-1 con gol di Lucio, Floro Flores ed Eto’o) contro le 8 sconfitte (comprese gli ultimi due incontri) e 10 pareggi. L’ultimo risultato di parità risale addirittura al 26 agosto del 2007 quando un’Inter fresca di scudetto numero 15 fu beffata al 93esimo da un autogol di Cordoba che pareggiò l’iniziale vantaggio di Stankovic.
Sempre l’Udinese nella stagione precedente venne a San Siro a strappare un pareggio interrompendo la serie positiva di 17 vittorie consecutive. Ma Inter-Udinese qualche volta è stata anche l’occasione per vedere gol di attaccanti che all’Inter non ebbero molta fortuna. Come Ferrante che nel febbraio 2001 segnò al 90esimo il gol che permise ai nerazzurri di portare a casa i tre punti o, andando parecchio indietro nel tempo, come Darko Pancev, arrivato nell’estate 1992 con le premesse di un bomber straordinario e che invece segnò il suo primo gol in campionato solo nel gennaio successivo contro l’Udinese (fu tra l’altro l’unico gol del macedone in quella stagione).
Ma mettiamo da parte l’amarcord. C’è da portare a casa una vittoria. La sconfitta contro l’Atalanta ha interrotto il buon momento dell’Inter ma se si riesce a ridurlo ad un semplice episodio, si può far finta di nulla per quello che è stato solo un incidente di percorso. Ma perché ciò avvenga bisogna riprendere a macinare gioco, risultati e punti. La vittoria contro l’Udinese domani sera è in tal senso un passaggio obbligatorio. Non importa il gioco, possiamo chiudere un occhio anche sulla prestazione, ma la mancata vittoria no, non è minimamente accettabile. Vogliamo i tre punti. E ci sta bene qualsiasi modo in cui arriveranno. Anche un rigore inesistente al 90esimo (sì, vabbè, se aspettiamo il rigore inesistente al 90esimo stiamo freschi…). FORZA INTER !!!


2 commenti:

Winnie ha detto...

L'Udinese rientra tra quelle squadre che quando gioca contro di noi dà l'anima. Mortacci loro...
Speriamo domani sera di dargli una bella lezione.

Nicola ha detto...

Dobbiamo cancellare la delusione di tre giorni fa, ma se giochiamo come domenica è più probabile che finisca come tre giorni fa.