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sabato 29 dicembre 2012

LA DITTATURA DEI DINOSAURI CONTINUERA' AD OLTRANZA

Dalla santa alleanza fra Dinosauri è scaturita la conferma che, per altri 4 anni, il calcio italiano sarà condannato all'immobilismo e verrà guidato dallo stesso, immarcescibile gruppo dirigente.
Il primo pilastro si chiama Carlo Tavecchio, appena confermato alla presidenza della Lega Nazionale Dilettanti, carica che ricopre dalla fine del XX secolo (era il 1999, quando lo elessero per la prima volta).
Il secondo pilastro si chiama Mario Macalli, appena confermato alla presidenza della Lega Pro, carica che ricopre da ancor prima della fine del XX secolo (era il 1997 quando lo elessero per la prima volta).
L'uno e l'altro hanno comunicato a Giancarlo Abete che sosterranno la sua candidatura per un nuovo mandato alla presidenza della Federcalcio (le elezioni si terranno il 14 gennaio a Roma). Ieri è arrivato anche il pronunciamento ufficiale della Lega di serie B: appoggerà Abete. Manca solo la serie A, che l'11 gennaio tenterà di eleggere il successore di Beretta e il cerchio sarà chiuso perché, nel frattempo, sia l'Associazione Calciatori sia quella degli Allenatori voteranno per lo stesso candidato unico.
Sia chiaro: nessun preconcetto ma il discorso è un altro: la gerontocrazia al potere nel calcio conferma che l'Italia non è un Paese per giovani.
Per la cronaca, dal 1989 al 1990 Abete era stato capo del settore tecnico della Figc; sino al 1997 è stato presidente della Lega di serie C; poi, è stato il vice di Carraro al vertice della Figc sino al 2006 e ha preso il posto dello stesso Carraro, dimessosi dopo lo scoppio di Calciopoli venendo proclamato presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio il 2 aprile 2007.
Nei giorni scorsi, Abete aveva risposto piccato alle accuse di immobilismo, formulate dal presidente della Juventus Andrea Agnelli lasciando intendere che non ha nessuna intenzione di farsi da parte. E con lui anche tutto l’attuale gruppo dirigente.
E la riforma della giustizia sportiva che premia i pentiti ed emette sentenze pure a campionato in corso, che impedisce ai legali degli incolpati di interrogare i pentiti, che si basa sul principio medievale in base al quale è l'incolpato a dover dimostrare la propria innocenza?
E la riforma della responsabilità oggettiva? E gli stadi che fanno pena, tanto che il nostro calcio ha perso l'assegnazione degli Europei 2012 e 2016 e, mai e poi mai, avrebbe avuto una chance di ospitare i mondiali 2014, 2018, 2022, per non parlare di ciò che accadrà per il 2026 e il 2030? E la lotta al razzismo (non bisognava interrompere le partite al primo ululato)? E la fuga di paganti e abbonati dai tornei di A e B che continua senza sosta? E la tessera del tifoso che non serve a nulla? E il caso Is Arenas? E la crisi del sistema arbitrale che sforna errori in quantità industriale? E l'Italia di Prandelli vicecampione d'Europa nonostante, negli otto mesi precedenti il torneo in Polonia e Ucraina, avesse disputato tre sole amichevoli poiché i club se n'erano infischiati delle esigenze della Nazionale, mentre la Federcalcio non picchiava i pugni sul tavolo?
Potremmo andare avanti per ore. Questo è lo stato del Sistema Calcio Italia alla vigilia dell'Anno Domini 2013. Il 14 gennaio vedremo chi avrà davvero la volontà di cambiare, a cominciare da Agnelli e dagli altri che reclamano il rinnovamento. Se rivotano per i Dinosauri, che se li tengano.

Articolo tratto da QUI

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli stessi dinosauri che vi hanno salvato il cu...o per i passaporti falsi, i bilanci truccati e le telefonate andate prescritte....

Nerazzurro ha detto...

Gli stessi dinosauri che permettono ai juventini di dire e fare quello che vogliono e di rinnegare la Federazione stessa senza battere ciglio.

Mattia ha detto...

Già nel 2006 si è persa un'occasione d'oro di azzerare tutto e ripartire con nuove facce. Ora si continua sulla stessa falsariga. Del resto anche a livello politico ci ripropongono sempre le solite facce e i soliti personaggi. E non a caso tanto il sistema calcio che il sistema Italia è allo sfascio.

Anonimo ha detto...

nerazzurro, da quand'è che agli (non ai)juventini è permesso di dire e fare quello che vogliono? Se fosse veramente così si sarebbero fatti squalificare Conte sulla base solamente di un "non poteva non sapere"? Si sarebbero fatti eliminare da quella grande farsa (sulla carta) e complotto (nella realtà) chiamata calciopoli? Suvvia, qualche volta toglietevi le fette di prosciutto....Devo invece dire che l'articolo è stato scritto bene e mi vede largamente d'accordo anche se questo mi mette un po' di paura......sposare i ragionamenti nerazzurri è sempre stato, per me, impossibile, questa è la prima volta, sarà sicuramente la solitta eccezione che conferma la regola.
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Entius ha detto...

Anche perché di nerazzurro nell'articolo non c'é nulla...

pippo ha detto...

pensa un pò,noi queste cose le andiamo dicendo da almeno 4-5 anni(vi siete scordati quella brava persona-parole del vostro presidente-di Petrucci?)
da qualche tempo andrea agnelli lo va ripetendo(le tre stelle e la vicenda conte sono solo pretesti per chi non lo avesse capito),c'è stato qualcuno che è sceso al suo fianco?ho sentito solo derisioni,quando andava bene,o insulti. non mi piace il tuo finale perchè se lo rivoteranno non sarà certo colpa di agnelli(come adombrato)ma bisognerà andare più ad est.

Entius ha detto...

Come ho scritto nell'articolo si va verso una unanimità di voti. Quindi se verrà eletto (come succederà quasi sicuramente) sarà colpa di tutti, nessuno escluso (ho scritto "Agnelli e gli altri" ma avrei potuto scrivere anche "Moratti e gli altri" o "Lotito e gli altri").
E sinceramente non capisco come si possa eleggere un Presidente che nel corso del suo operato è riuscito a scontentare tutti.

pippo ha detto...

daccordo.