Se dovessimo definire questo 2012 nerazzurro direi che l’aggettivo giusto sarebbe “interlocutorio”.
Julio Cesar, Lucio, Maicon. Tre pezzi del Triplete hanno fatto le valigie. |
E’ stato, infatti, un anno che ha portato degli importanti cambiamenti i cui frutti, si spera, vedremo solo fra qualche tempo. Finalmente si è iniziato a voltar pagina. Sono andati via altri pezzi del Triplete. Thiago Motta ad inizio anno è stato ceduto al Psg di Ancelotti mentre in estate hanno fatto le valigie Julio Cesar, Lucio e Maicon. Visto il rendimento dei tre brasiliani direi che la scelta è stata azzeccata (Lucio dopo sei mesi, praticamente nulli, di Juventus è tornato in Brasile, Julio Cesar fa il portiere di riserva al Qpr mentre Maicon al City non sta offrendo prestazioni memorabili).
I sostituti non stanno facendo rimpiangere chi è andato via. Handanovic, Juan Jesus e Guarin se la stanno cavando alla grande. Non abbiamo trovato un degno sostenuto di Maicon ma il Colosso non è certo un elemento di facile sostituzione.
Ma il cambiamento più importante l’Inter lo ha fatto in panchina dove a fine marzo un giovane, inesperto e semi-sconosciuto Andrea Stramaccioni ha preso il posto di Ranieri. L’ex allenatore della Primavera nerazzurra doveva fungere da traghettatore ma ha conquistato tutti guadagnandosi la riconferma.
L’Inter del futuro ripartirà da questo allenatore in gamba che a dispetto dell’età e del curriculum ha dimostrato di sapere il fatto suo. A patto che la società sia in grado di mettergli a disposizione una rosa adeguata.
Moratti ha deciso di chiudere i cordoni della borsa e anche quest’estate abbiamo assistito ad un mercato povero dove sono arrivati acquisti di ripiego invece di giocatori che potessero farci fare il salto di qualità. Alla corte di Stramaccioni sono giunti Cassano, Palacio e Handanovic, troppo poco per una squadra che avrebbe bisogno di ben altri giocatori. Come Lucas, obiettivo nerazzurro di un’intera estate che il Psg si è assicurato con un blitz, o come Paulinho che stiamo inseguendo da parecchio tempo senza però riuscire a concludere l’affare (questa estate al suo posto sono stati presi Mudingayi e Gargano). Per non parlare del solito vice-Milito che rappresenta una delle lacune più pesanti di questa rosa.
Unica nota lieta di questi 365 giorni è il fatto di aver portato a casa tutti gli scontri diretti di questo inizio di stagione (ad eccezione delle sfide con le romane). Tre derby su tre portati a casa e la vittoria allo Juventus Stadium dove nessuno aveva mai vinto interrompendo l’imbattibilità della Juventus che durava da 49 gare sono una piccola soddisfazione.
Soddisfazione che in parte ci consola del fatto che dopo 7 anni non portiamo a casa un trofeo (era dal 2005 che l’Inter riusciva nell’anno solare a vincere una competizione). Lo “zeru tituli” quest’anno riguarda noi e speriamo che sia solo un anno e che l’anno prossimo i colori nerazzurri possano nuovamente trionfare in Italia o in Europa (o magari sia in Italia che in Europa). Il nostro proposito per il nuovo anno è quello di tingere di nerazzurro qualche trofeo. Che sia lo scudetto (praticamente impossibile), l’Europa League o la Coppa Italia poco importa. L’importante è tornare ad alzare un trofeo.
a IL 2012 NERAZZURRO VISTO DA DE RERUM CALCIORUM `
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2 commenti:
E' stato senza ombra di dubbio un anno di transizione (o "interlocutorio", come l'ha definito tu). Ciò che stiamo costruendo negli ultimi mesi ci dovrebbe far ben sperare. Speriamo in questo 2013 di alzare nuovamente un trofeo.
Probabilmente si doveva fare di più in sede di mercato. E' e rimane una nostra pesante lacuna, più della mancanza di un cnetrocampista o di un vice-Milito. Non siamo più in grado di fare un mercato adeguato alle nostre esigenze.
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