PARMA - INTER 1 - 0
75’ Sansone
PARMA (4-3-3): Mirante, Rosi (28' st Benalouane), Zaccardo, Paletta, Gobbi, Marchionni, Valdes, Acquah, Biabiany, Amauri, Sansone (31' st Belfodil).
A disp.: Pavarini, Bajza, Morrone, Lucarelli, Santacroce, Palladino, Musacci, Arteaga, Fideleff, Ninis.
All.: Donadoni.
INTER (3-5-2): Handanovic, Ranocchia, Samuel, Juan Jesus (40' st Duncan), Zanetti, Guarin, Cambiasso (41' st Livaja), Alvarez (27' st Coutinho), Nagatomo, Milito, Palacio.
A disp.: Castellazzi, Belec, Silvestre, Mariga, Benassi, Pereira, Jonathan, Romanò.
All.: Stramaccioni.
Arbitro: Banti
Niente da fare. L’Inter perde a Parma e brucia miseramente la possibilità di portarsi a -1 dalla Juventus al termine di una gara giocata malissimo.
Stramaccioni schiera la formazione preannunciata con un’unica importante novità: Alvarez al posto di Coutinho dietro le punte.
Primo tempo molto brutto con poche emozioni. L’Inter non è incisiva, Alvarez non ne azzecca una e là davanti sembrano in serata no.
Stesso copione nella ripresa con Stramaccioni che segue inerme la gara senza decidersi a cambiare qualcosa. Quando finalmente al minuto 72 decide di togliere Alvarez per Coutinho arriva il gol del Parma con Sansone che parte dalla sua metà campo, fa uno slalom fra le belle statuine nerazzurre come il Ronaldo dei tempi belli e infila Handanovic. 1-0 per gli emiliani.
La reazione nerazzurra è pressoché nulla. C’è spazio per Duncan e Livaja che viene inspiegabilmente buttato nella mischia quando ormai siamo ad un passo dal 90esimo. Ma come è prevedibile non succede più nulla.
E’ stata una brutta gara per i nerazzurri che per la terza gara consecutiva non riescono a portare a casa i tre punti (lo scorso anno dopo un’incredibile filotto di vittorie consecutive infilammo un filotto di partite senza vittorie, non vorranno mica fare lo stesso anche quest’anno?). Da Torino in poi è diventata un’odissea. O forse più semplicemente siamo tornati nella nostra dimensione di normalità. Ho sempre sostenuto che non eravamo da scudetto e che il nostro obiettivo doveva essere la qualificazione alla prossima Champions League. Le ultime gare non hanno fatto altro che confermare la mia impressione.
Pessima la prova di Alvarez (davvero inguardabile) e Juan Jesus (Biabiany lo ha messo in crisi), assenti ingiustificati i due attaccanti (per una volta possiamo chiudere un occhio), bene invece Guarin. Tiratina d’orecchie per Stramaccioni. Già schierare Alvarez dal primo minuto era un azzardo, lasciarlo poi in campo per tre quarti di partita mi sembra esagerato (Coutinho non avrebbe certo fatto di peggio). Come è inutile lanciare Livaja all’ultimo minuto, o lo fai entrare almeno negli ultimi dieci minuti o lo lasci in panchina.
Probabilmente la storia delle sconfitte salutari è una cazzata ma io rimango del parere che alcune sconfitte abbiano i loro effetti benefici. E sotto questo aspetto Atalanta, Cagliari e Parma sono state salutari. Ci eravamo illusi di poter competere con la Juventus, pensavamo di avere una difesa imperforabile, un centrocampo eccezionale e un attacco micidiale, credevamo che non servisse un vice Milito. Tutto falso. Siamo una squadra giovane, che ha molto da lavorare e parecchia strada da fare. L’unica nota positiva, come scrissi qualche tempo fa, è che abbiamo imboccato la strada giusta. Troppo poco per essere forti e competitivi. FORZA INTER !!!
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3 commenti:
In un campionato mediocre, livellato verso il basso si può tranquillamente essere competitivi e poter puntare al titolo.
Senza fare niente di eccezionale si poteva essere a -1 se domenica avessimo vinto col Cagliari e stasera avessimo pareggiato.
Mi auguro che sia soltanto un momento di crisi passeggera. Perché se la vera Inter è questa la vedo dura.
Un'Inter altalenante. E i problemi tra Strama e alcuni calciatori non aiutano.
http://mondobiancoceleste.blogspot.com
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