Chi l’avrebbe mai detto che in pochi giorni avremmo dovuto dire addio a due pezzi dell’Inter del Triplete e dei cinque scudetti consecutivi? Dopo Julio Cesar, anche Maicon saluta la squadra nerazzurra e approda in Inghilterra, al Manchester City di Mancini che per primo credette in lui e lo lanciò sulla corsia destra.
Se per Julio Cesar è stato un addio doloroso perché maturato in pochissimi mesi, quello di Maicon è un addio che fa meno male. Innanzitutto perché il terzino brasiliano era sul piede di partenza da due anni. Dopo la conquista del Triplete fu tra i primi ad essere messo sul mercato e in questo biennio è stato più volte accostato a Real Madrid, Chelsea e Manchester City. Quindi c’eravamo un po’ abituati all’idea che prima o poi partisse.
E poi nelle ultime due stagioni le prestazioni di Maicon non sono sempre stati all’altezza della sua fama. Le partite “da Maicon” sono state molto poche, spesso passeggiava svogliato sulla sua corsia con la flemma di un pensionato ai giardinetti pubblici.
Ciò non toglie che la cessione di Maicon è di quelle pesanti, forse più di quella di Julio Cesar. Perché un portiere che sostituisca Julione l’abbia già trovato mentre sulla corsia destra è rimasto un buco (e le alternative Zanetti, Jonathan, Nagatomo non convincono più di tanto). Un buco che non sarà facile da riempire (e forse non si riempirà mai perché un terzino così dove lo troveremo mai?)
Raramente un terzino rappresenta una preziosa alternativa di gioco, un’arma in più in fase di attacco. Quello che è stato Maicon, prezioso in attacco come un centrocampista o un trequartista, spesso decisivo con le sue giocate e i suoi gol.
Il miglior terzino destro del mondo, forse anche della storia perché un terzino così non è facile trovarlo. E averlo ceduto per pochi spiccioli (4 milioni di euro per il miglior terzino del mondo sono tali) è stata una scelta abbastanza discutibile.
Il Maicon del post-Triplete non mi ha mai entusiasmato più di tanto e sinceramente non mi dispiace che sia stato ceduto. Quello che un po’ mi infastidisce è averlo ceduto a prezzo di saldo. Perché a 31 anni Maicon è ancora il migliore del suo ruolo e quei 10-12 milioni avremmo potuto anche strapparli ai sceicchi.
Un altro pezzo di Inter del Triplete se ne va. Inevitabilmente. Inevitabile perché dopo aver vinto tanto e con una rosa avanti con gli anni bisognava rinnovare, inevitabile perché bisogna tagliare gli ingaggi, inevitabile perché per fare cassa devi cedere i migliori.
La nuova Inter riparte senza Maicon. Un’assenza che si farà sentire. Ma ad un certo punto ti ritrovi davanti ad un bivio e devi scegliere la strada dolorosa ma giusta. E certi campioni diventano ex che non dimenticheremo e che porteremo sempre nei nostri cuori. Grazie di tutto, Sisenando…
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2 commenti:
Buona fortuna!!!!!!!!!!!!!
http://blogcalciobianconero.blogspot.it/
Grande Colosso. Una perdita pesante per l'Inter ma ce ne faremo una ragione.
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