Va bene, l’avversario non era certo dei più forti però iniziare la stagione con una vittoria era una sensazione a cui non eravamo più abituati.
L’ultima volta che abbiamo portato a casa i tre punti alla prima di campionato c’era ancora Mancini in panchina, Toldo in porta, Dacourt e Vieira a centrocampo e Crespo in attacco. Neanche durante la gestione di Mourinho siamo riusciti a partire con i tre punti.
Da quella vittoria, nel 2006, iniziò il ciclo di vittorie in campionato che ebbe il suo apice nella famosa e indimenticabile serata di Madrid. Ecco mi piace pensare che da Pescara parta un nuovo ciclo, una nuova stagione di trionfi, di emozioni, di gioie infinite.
L’Inter vista a Pescara ha ancora molte lacune però io credo che siamo sulla buona strada. Innanzitutto, è scusate se è poco, abbiamo in panchina un giovane allenatore con poca esperienza ma con le palle. Mi piace Stramaccioni. Non è un mistero, è dal primo giorno del suo insediamento sulla panchina nerazzurra che non faccio che tesserne le lodi. E probabilmente a ragion veduta. Trovatemi un altro allenatore di 36 anni che ha il suo carisma, la sua grinta, le sue capacità.
Ha recuperato Ranocchia, ha messo Sneijder al centro del progetto (e uno Sneijder voglioso può essere un’arma preziosissima per questa Inter), ieri ha lanciato Cassano dal primo minuto, ha adattato il suo credo calcistico agli uomini che la società gli ha messo a disposizione passando dal 4-2-3-1 iniziale al 4-3-2-1. Sa entrare nella mente dei suoi giocatori, sa come ottenere il massimo da loro, riesce a farsi seguire da campioni affermati che hanno vinto tutto. Insomma, in ottica rifondazione nerazzurra lui al momento sembra proprio l’uomo giusto al posto giusto (anche se i bilanci di una stagione si tirano a giugno e non il 27 agosto). Fatte le dovute proporzioni sembra un Mourinho più giovane (paragone esagerato ora ma ne riparliamo fra qualche anno…).
Ma questa nuova Inter non è solo Stramaccioni, è anche Cassano e Palacio al posto di Zarate e Forlan, è Gargano e Guarin in mezzo al campo, è Ranocchia tornato ad essere un difensore da Nazionale, è Sneijder leader, è Coutinho cresciuto moltissimo dopo il prestito all’Espanyol, è un mercato societario non eccezionale ma sicuramente soddisfacente (i cugini rossoneri al momento non possono ritenersi altrettanto soddisfatti). Insomma rispetto all’Inter dello scorso anno questa Inter, per dirla con parole del nostro tecnico, è tanta roba.
Non so dove possiamo arrivare, né se questa stagione finirà bene oppure male. Però si respira un’aria nuova, c’è entusiasmo, c’è voglia di fare, c’è uno spirito diverso.
Non siamo più quella squadretta deprimente e depressa che le prendeva da tutti. Quest’anno secondo me possiamo giocarcela. Possiamo vivere una stagione da protagonisti. Ed è quello che chiediamo a questa squadra e a questi giocatori. Essere protagonisti. Nient’altro. Se poi… (E mi fermo qui).
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1 commento:
C'è entusiasmo, i giocatori si divertono in campo, si intendono a meraviglia.
C'è sicuramente un clima totalmente diverso allo scorso anno e già questo è un buon punto di partenza.
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