Partirei da un presupposto. I meriti dell’Inter finiscono dove iniziano i demeriti del Lille. I campioni di Francia erano stati presentati come la squadra più forte tra le tre avversarie del girone ma in tutta onestà ieri sera mi sono sembrati davvero poca cosa. Se Milito non avesse fallito un paio di occasioni e se Lucio non avesse peccato di leggerezza a una manciata di minuti dalla fine, saremmo qui a commentare una vittoria larga.
Pertanto teniamoci stretti questi tre punti e non esaltiamoci troppo. Anche se l’Inter vista ieri sera non mi è dispiaciuta. Ok, abbiamo battuto il record d’anzianità (31 anni, 10 mesi e 17 giorni l’età media dei nerazzurri ieri sera) ma che ben vengano gli anziani se i risultati sono questi. Anche se bisogna fare un distinguo. Se c’è da giocare una partita secca, da dentro o fuori, potresti anche affidarti agli anziani che con la loro esperienza e la loro classe (questi qua sono stati capaci di fare il Triplete, non dimentichiamolo) di portarti a casa il risultato, ma se devi ragionare sul lungo periodo come può essere un campionato e allora il discorso non va più bene. Un Zanetti, un Cambiasso, un Milito, un Lucio, giusto per citarne qualcuno a caso, possono azzeccare una partita buona ma non può pretendere che ti facciano 30-40 partite stagionale ad alto livello.
Comunque ci teniamo stretti la buona prova di ieri sera e guardiamo con ottimismo al campionato. Come già sottolineavo ieri sera molto buona è stata la prova di Samuel e Zanetti. Il capitano ha giocato una partita straordinaria (ogni tanto dimostra la metà degli anni che ha) mentre The Wall ha dato sicurezza a un reparto che in questa prima parte di stagione non sta brillando affatto. Avremmo potuto scrivere la stessa cosa di Milito se avesse sfruttato almeno un paio di occasioni che gli sono capitate. E invece è toccato a capitan Zanetti metterlo in condizione di sbloccarsi. Anche se c’è da dire che il gol sbagliato a inizio ripresa era molto più facile da buttare dentro.
Mi piace sottolineare la bella reazione dei tifosi nerazzurri sugli spalti che, subito dopo che Milito ha sbagliato quel gol facile, hanno iniziato ad intonare cori e a sostenere l’attaccante argentino. Un bel gesto nei confronti di un giocatore che sta attraversando un momento di difficoltà. In quell’occasione bisogna anche dare merito a Ranieri di non averlo tolto. Una sostituzione dopo quell’errore clamoroso sarebbe suonata come una bocciatura e avremmo rischiato di perdere un giocatore che può dare molto in questa stagione alla causa nerazzurra.
Come potrà dare molto alla causa nerazzurra anche Alvarez. Ieri sera ha giocato uno spezzone di partita molto convincente. Mi è piaciuto molto. Magari non è ancora maturo per prendersi una maglia da titolare ma può sicuramente essere una riserva di qualità.
Sarebbe importante che anche gli altri nuovi (Poli, Jonathan, Castaignos ma anche i giovani Caldirola e Faraoni) dimostrassero di essere delle valide alternative cosicché potremmo attuare un po’ di turnover e far rifiatare i “vecchietti”.
Siamo ancora a novembre. In fondo c’è ancora tempo per rimettere in piedi la baracca e raddrizzare la stagione. In campionato se riusciamo a infilare un filotto di vittorie, possiamo risalire la classifica. Se poi riuscissimo ad arrivare nei primi tre in campionato, approdare almeno ai quarti in Champions League e magari portarci a casa un’altra Coppa Italia (che sarà pure una coppetta, ma non è mai da buttare via) potremmo dirci più che soddisfatti. Del resto con questa rosa sarebbe ingeneroso pretendere di più. Il problema semmai sarebbe raggiungerli questi obiettivi. Noi ci speriamo. Tanto in fondo sperare non ci costa nulla.
Pertanto teniamoci stretti questi tre punti e non esaltiamoci troppo. Anche se l’Inter vista ieri sera non mi è dispiaciuta. Ok, abbiamo battuto il record d’anzianità (31 anni, 10 mesi e 17 giorni l’età media dei nerazzurri ieri sera) ma che ben vengano gli anziani se i risultati sono questi. Anche se bisogna fare un distinguo. Se c’è da giocare una partita secca, da dentro o fuori, potresti anche affidarti agli anziani che con la loro esperienza e la loro classe (questi qua sono stati capaci di fare il Triplete, non dimentichiamolo) di portarti a casa il risultato, ma se devi ragionare sul lungo periodo come può essere un campionato e allora il discorso non va più bene. Un Zanetti, un Cambiasso, un Milito, un Lucio, giusto per citarne qualcuno a caso, possono azzeccare una partita buona ma non può pretendere che ti facciano 30-40 partite stagionale ad alto livello.
Comunque ci teniamo stretti la buona prova di ieri sera e guardiamo con ottimismo al campionato. Come già sottolineavo ieri sera molto buona è stata la prova di Samuel e Zanetti. Il capitano ha giocato una partita straordinaria (ogni tanto dimostra la metà degli anni che ha) mentre The Wall ha dato sicurezza a un reparto che in questa prima parte di stagione non sta brillando affatto. Avremmo potuto scrivere la stessa cosa di Milito se avesse sfruttato almeno un paio di occasioni che gli sono capitate. E invece è toccato a capitan Zanetti metterlo in condizione di sbloccarsi. Anche se c’è da dire che il gol sbagliato a inizio ripresa era molto più facile da buttare dentro.
Mi piace sottolineare la bella reazione dei tifosi nerazzurri sugli spalti che, subito dopo che Milito ha sbagliato quel gol facile, hanno iniziato ad intonare cori e a sostenere l’attaccante argentino. Un bel gesto nei confronti di un giocatore che sta attraversando un momento di difficoltà. In quell’occasione bisogna anche dare merito a Ranieri di non averlo tolto. Una sostituzione dopo quell’errore clamoroso sarebbe suonata come una bocciatura e avremmo rischiato di perdere un giocatore che può dare molto in questa stagione alla causa nerazzurra.
Come potrà dare molto alla causa nerazzurra anche Alvarez. Ieri sera ha giocato uno spezzone di partita molto convincente. Mi è piaciuto molto. Magari non è ancora maturo per prendersi una maglia da titolare ma può sicuramente essere una riserva di qualità.
Sarebbe importante che anche gli altri nuovi (Poli, Jonathan, Castaignos ma anche i giovani Caldirola e Faraoni) dimostrassero di essere delle valide alternative cosicché potremmo attuare un po’ di turnover e far rifiatare i “vecchietti”.
Siamo ancora a novembre. In fondo c’è ancora tempo per rimettere in piedi la baracca e raddrizzare la stagione. In campionato se riusciamo a infilare un filotto di vittorie, possiamo risalire la classifica. Se poi riuscissimo ad arrivare nei primi tre in campionato, approdare almeno ai quarti in Champions League e magari portarci a casa un’altra Coppa Italia (che sarà pure una coppetta, ma non è mai da buttare via) potremmo dirci più che soddisfatti. Del resto con questa rosa sarebbe ingeneroso pretendere di più. Il problema semmai sarebbe raggiungerli questi obiettivi. Noi ci speriamo. Tanto in fondo sperare non ci costa nulla.
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1 commento:
Gallina vecchia fa buon brodo, no?
:-)
Speriamo che, come stanno ripetendo un pò tutti, si riesca a mettere la stessa grinta in campionato.
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