Queste due settimane di pausa sono state salutari. C’è stato il tempo per recuperare qualche acciaccato e/o infortunato (anche se Poli ha avuto una ricaduta e si sono infortunati Julio Cesar, Forlan e Coutinho) e soprattutto Ranieri ha avuto modo di prendere confidenza con l’ambiente Inter e conoscere con più calma alcuni giocatori considerando anche che rispetto ad alte volte c’è stato un minor esodo di nazionali.
Se queste due settimane daranno i loro frutti lo sapremo strada facendo, a partire da stasera. Già, perché la sosta è finita (e mi verrebbe da dire, finalmente) e oggi pomeriggio alle 18 l’Inter apre col primo posticipo la settima giornata di campionato facendo visita al Catania di Montella.
Rimangono a casa Julio Cesar, Sneijder e Chivu che Ranieri non ha voluto rischiare in vista della Champions League, oltre agli squalificati Ranocchia e Obi e ai freschi infortunati Coutinho e Forlan. Si rivede invece Thiago Motta. Pochi dubbi sul quartetto difensivo (Maicon e Nagatomo esterni, Lucio e Samuel centrali) e sulla coppia d’attacco Pazzini-Milito resta in sospeso il centrocampo con Muntari (favorito) e Alvarez a giocarsi una maglia da titolare ed affiancare Zanetti, Cambiasso e Stankovic sulla linea mediana.
Smaltita la rabbia per lo squallido show di Rocchi (e anche in questo caso le due settimane di pausa sono state salutari per ritrovare calma e tranquillità), l’Inter deve scrollarsi di dosso questo inizio di campionato non proprio felice e rilanciarsi in campionato.
Qualche giorno fa leggevo da qualche parte che negli ultimi anni che ci hanno visto protagonisti, l’Inter ha piazzato la stoccata decisiva tra la sosta per le nazionali di ottobre e le festività natalizie. In questi due mesi, ad eccezione dello scorso anno, la squadra nerazzurra ha inanellato una serie di vittorie e risultati positivi che le ha permesso di dare un’impronta nerazzurra al campionato. Negli scudetti vinti sul filo di lana nel 2008 e 2010 fu decisivo il fieno messo in cascina ad autunno.
Ecco, da qui a Natale dovremmo riuscire a piazzare una sequenza di vittorie e risultati positivi come in quegli anni. Impresa non semplice. La rosa è quella che è e se pensiamo che molti dei titolari di oggi, nelle stagioni citate (ovvero 3-4 anni fa) erano già nel pieno della loro maturità calcistica è difficile lanciarsi in ottimistiche speranze.
E allora facciamo la cosa più semplice del mondo: ragioniamo di partita in partita. Senza pensare a rimonte e senza guardare la classifica. Noi, l’avversario, i tre punti. Tutto il resto non conta.
Concentriamoci su oggi pomeriggio, sul Catania, sul Massimino. Concentriamoci su i tre punti che possiamo e dobbiamo portare a casa. Tutto il resto non può e non deve interessarci. FORZA INTER!!!
Se queste due settimane daranno i loro frutti lo sapremo strada facendo, a partire da stasera. Già, perché la sosta è finita (e mi verrebbe da dire, finalmente) e oggi pomeriggio alle 18 l’Inter apre col primo posticipo la settima giornata di campionato facendo visita al Catania di Montella.
Rimangono a casa Julio Cesar, Sneijder e Chivu che Ranieri non ha voluto rischiare in vista della Champions League, oltre agli squalificati Ranocchia e Obi e ai freschi infortunati Coutinho e Forlan. Si rivede invece Thiago Motta. Pochi dubbi sul quartetto difensivo (Maicon e Nagatomo esterni, Lucio e Samuel centrali) e sulla coppia d’attacco Pazzini-Milito resta in sospeso il centrocampo con Muntari (favorito) e Alvarez a giocarsi una maglia da titolare ed affiancare Zanetti, Cambiasso e Stankovic sulla linea mediana.
Smaltita la rabbia per lo squallido show di Rocchi (e anche in questo caso le due settimane di pausa sono state salutari per ritrovare calma e tranquillità), l’Inter deve scrollarsi di dosso questo inizio di campionato non proprio felice e rilanciarsi in campionato.
Qualche giorno fa leggevo da qualche parte che negli ultimi anni che ci hanno visto protagonisti, l’Inter ha piazzato la stoccata decisiva tra la sosta per le nazionali di ottobre e le festività natalizie. In questi due mesi, ad eccezione dello scorso anno, la squadra nerazzurra ha inanellato una serie di vittorie e risultati positivi che le ha permesso di dare un’impronta nerazzurra al campionato. Negli scudetti vinti sul filo di lana nel 2008 e 2010 fu decisivo il fieno messo in cascina ad autunno.
Ecco, da qui a Natale dovremmo riuscire a piazzare una sequenza di vittorie e risultati positivi come in quegli anni. Impresa non semplice. La rosa è quella che è e se pensiamo che molti dei titolari di oggi, nelle stagioni citate (ovvero 3-4 anni fa) erano già nel pieno della loro maturità calcistica è difficile lanciarsi in ottimistiche speranze.
E allora facciamo la cosa più semplice del mondo: ragioniamo di partita in partita. Senza pensare a rimonte e senza guardare la classifica. Noi, l’avversario, i tre punti. Tutto il resto non conta.
Concentriamoci su oggi pomeriggio, sul Catania, sul Massimino. Concentriamoci su i tre punti che possiamo e dobbiamo portare a casa. Tutto il resto non può e non deve interessarci. FORZA INTER!!!
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2 commenti:
Purtroppo non abbiamo grosse alternative. Dobbiamo pensare partita dopo partita cercando di portare a casa i tre punti. La lotta scudetto è per ora un miraggio ma fare un buon campionato si può.
Catania è una trasferta non semplice. Conquistare i tre punti sarà un'impresa non facile.
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