Sarà l’ultimo anno che vedremo Alessandro Del Piero calcare i campi di calcio in Italia. L’annuncio è arrivato ieri da Andrea Agnelli che ha comunicato ufficialmente che al termine di questa stagione il capitano bianconero lascerà il club in cui ha militato per 19 stagioni.
Dunque un'altra bandiera si ammaina. Il fantasista che ha fatto la storia della Juventus nell’ultimo ventennio, nel giugno 2012 appenderà le scarpette al chiodo oppure potrebbe andare a giocare un altro anno negli States.
Difronte a certi campioni sembra che il tempo non si fermi mai. Immagini sempre che siano dei giovani nel pieno della loro maturità calcistica ma gli anni passano per tutti e a 38 anni è giusto fare spazio a compagni più giovani, più freschi e più reattivi fisicamente. Ed è meglio andarsene di spontanea volontà lasciando bei ricordi piuttosto che aspettare la fine del lento declino ed essere ricordato per le penose prestazioni di fine carriera.
Dispiace che l’avventura calcistica di Del Piero si sia avviata al capolinea ma bisogna capire anche che una società ambiziosa, con uno stadio di proprietà, voglia puntare su campioni più giovani e quindi in grado di potergli far fare il salto di qualità.
Dunque non condivido affatto le proteste dei tifosi bianconeri. Mi sono messo nei loro panni. Se domani Moratti annunciasse che Zanetti a fine anno smette, io come reagirei? Penso che mi dispiacerebbe tantissimo ma troverei giusta la scelta della società e del giocatore (si presume che in questi casi sia una scelta concordata da ambo le parti). Forse l’unica cosa che mi darebbe fastidio è che sia la società e non il giocatore a dare l’annuncio. Anche nel caso di Del Piero.
Un annuncio della società suona un po’ come un “il giocatore non rientra nei nostri piani pertanto a fine anno lo mandiamo via” mentre lo stesso annuncio fatto dal giocatore suona come un “sono arrivato a fine carriera, trovo giusto farmi da parte”.
Mi mancherà Del Piero, non lo dovrei dire, però so che mi mancherà. Mi mancherà perché da appassionato di calcio non può restare indifferente difronte alla classe di alcuni giocatori. E mi mancherà anche perché è stato un avversario da stimare e rispettare. Non era, per dire, un Cannavaro, un Totti, un Gattuso, uno che parla a vanvera, che ha atteggiamenti arroganti, che non collega il cervello quando parla o agisce.
Del Piero ha avuto, dal mio punto di vista nerazzurro, un solo grande difetto: quella maglia a strisce non colorate che ha indossato per quasi un ventennio. Se avesse indossato, per dire, la maglia della Lazio o della Fiorentina probabilmente sarebbe stato un mio idolo come lo è stato Roberto Baggio.
Sono pochi (anzi pochissimi, da poter contare sulle dita delle mani) i giocatori di Juventus e Milan che mi stanno simpatici (o forse dovrei dire che non odio) e Alessandro del Piero rientra tra questi. Un grande campione, un grande uomo, un grande avversario.
Peccato che le perle di classe che distribuirà nei prossimi mesi in giro nei vari stadi saranno anche le ultime per lui.
Dunque un'altra bandiera si ammaina. Il fantasista che ha fatto la storia della Juventus nell’ultimo ventennio, nel giugno 2012 appenderà le scarpette al chiodo oppure potrebbe andare a giocare un altro anno negli States.
Difronte a certi campioni sembra che il tempo non si fermi mai. Immagini sempre che siano dei giovani nel pieno della loro maturità calcistica ma gli anni passano per tutti e a 38 anni è giusto fare spazio a compagni più giovani, più freschi e più reattivi fisicamente. Ed è meglio andarsene di spontanea volontà lasciando bei ricordi piuttosto che aspettare la fine del lento declino ed essere ricordato per le penose prestazioni di fine carriera.
Dispiace che l’avventura calcistica di Del Piero si sia avviata al capolinea ma bisogna capire anche che una società ambiziosa, con uno stadio di proprietà, voglia puntare su campioni più giovani e quindi in grado di potergli far fare il salto di qualità.
Dunque non condivido affatto le proteste dei tifosi bianconeri. Mi sono messo nei loro panni. Se domani Moratti annunciasse che Zanetti a fine anno smette, io come reagirei? Penso che mi dispiacerebbe tantissimo ma troverei giusta la scelta della società e del giocatore (si presume che in questi casi sia una scelta concordata da ambo le parti). Forse l’unica cosa che mi darebbe fastidio è che sia la società e non il giocatore a dare l’annuncio. Anche nel caso di Del Piero.
Un annuncio della società suona un po’ come un “il giocatore non rientra nei nostri piani pertanto a fine anno lo mandiamo via” mentre lo stesso annuncio fatto dal giocatore suona come un “sono arrivato a fine carriera, trovo giusto farmi da parte”.
Mi mancherà Del Piero, non lo dovrei dire, però so che mi mancherà. Mi mancherà perché da appassionato di calcio non può restare indifferente difronte alla classe di alcuni giocatori. E mi mancherà anche perché è stato un avversario da stimare e rispettare. Non era, per dire, un Cannavaro, un Totti, un Gattuso, uno che parla a vanvera, che ha atteggiamenti arroganti, che non collega il cervello quando parla o agisce.
Del Piero ha avuto, dal mio punto di vista nerazzurro, un solo grande difetto: quella maglia a strisce non colorate che ha indossato per quasi un ventennio. Se avesse indossato, per dire, la maglia della Lazio o della Fiorentina probabilmente sarebbe stato un mio idolo come lo è stato Roberto Baggio.
Sono pochi (anzi pochissimi, da poter contare sulle dita delle mani) i giocatori di Juventus e Milan che mi stanno simpatici (o forse dovrei dire che non odio) e Alessandro del Piero rientra tra questi. Un grande campione, un grande uomo, un grande avversario.
Peccato che le perle di classe che distribuirà nei prossimi mesi in giro nei vari stadi saranno anche le ultime per lui.
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3 commenti:
Non condivido ma maniera con la quale hanno annunciato la decisione. Stile Juve? GG. LOOL. :)
Ciao.
Grande campione. Un ragazzo umile e sportivo. Credo che dispiacerà a tutti il suo addio. Soprattutto per come è stato trattato dalla dirigenza juventina.
Da juventino trovo giusto dare spazio a forze fresche ed è altrettanto giusto che il nostro grande Capitano si faccia da parte.
Ma non ci si comporta così (e mi riferisco al dottor Agnelli) con uno che ha fatto la storia juventina negli ultimi due decenni.
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