QUALIFICAZIONI EURO 2012 – Girone C
ITALIA-IRLANDA DEL NORD 3-0 21’ Cassano - 53’ Cassano -74’ McAuley (autorete)
Con l’Italia già qualificata e l’Irlanda ormai eliminata l’ultima partita del girone era poco più un’amichevole. E di conseguenza lo spettacolo ne ha risentito in una sfida dove le emozioni sono state somministrate col contagocce.
Ma l’Italia di Prandelli riesce comunque a portare a casa i tre punti vincendo 3-0 con doppietta di Cassano e autorete (sfortunata) di McAuley.
Finisce così, con l'Italia che chiude trionfalmente il suo girone di qualificazione con 26 punti in 10 partite (è un record per la storia azzurra), 20 gol fatti e solo 2 subiti, con dieci punti di vantaggio sull'Estonia sorprendentemente seconda in classifica (la Serbia perde di misura in Slovenia e deve cedere il passo agli estoni).
L'indicazione più importante è che questa Italia in costruzione non sarà eccezionale come la Spagna o spumeggiante come la Germania ma, dopo qualche anno non proprio florido (colpa anche di certe gestioni…), è tremendamente squadra.
La nazionale azzurra è quadrata, organizzata, con una precisa idea di gioco, tanto da potersi permettere qualche cambio importante in reparti importanti del campo senza andare mai in difficoltà.
Insistendo sul gioco piuttosto che sugli uomini, Prandelli si è portato a casa senza fatica la qualificazione agli Europei e lo ha fatto lasciando un significativo zero alla voce sconfitte e un ancor più significativo 2 nella casellina dei gol subiti.
Segno di una Nazionale che non ha tanto una difesa imperforabile quanto un'organizzazione di gioco tale da coprire le spalle alla nostra retroguardia (e pazienza se là davanti qualche volta lasciamo a desiderare).
Il grande salto in alto compiuto dagli azzurri è tutto qui, in una squadra che sa mettere otto giocatori dietro la linea del pallone quando bisogna difendere ma che pure riparte sempre con le sovrapposizioni dei terzini sulle fasce in fase offensiva. In questa nuova Italia tutti corrono, tutti cercano il fraseggio, tutti si inseriscono negli spazi e tutti, evidentemente, si divertono.
La strada, insomma, per riportare l'Italia tra le grandi d'Europa, è ancora lunga (e lottare con le big europee sarà tutt’altro che facile) ma è un po' meno in salita. E, soprattutto, la strada è quella giusta.
ITALIA-IRLANDA DEL NORD 3-0 21’ Cassano - 53’ Cassano -74’ McAuley (autorete)
Con l’Italia già qualificata e l’Irlanda ormai eliminata l’ultima partita del girone era poco più un’amichevole. E di conseguenza lo spettacolo ne ha risentito in una sfida dove le emozioni sono state somministrate col contagocce.
Ma l’Italia di Prandelli riesce comunque a portare a casa i tre punti vincendo 3-0 con doppietta di Cassano e autorete (sfortunata) di McAuley.
Finisce così, con l'Italia che chiude trionfalmente il suo girone di qualificazione con 26 punti in 10 partite (è un record per la storia azzurra), 20 gol fatti e solo 2 subiti, con dieci punti di vantaggio sull'Estonia sorprendentemente seconda in classifica (la Serbia perde di misura in Slovenia e deve cedere il passo agli estoni).
L'indicazione più importante è che questa Italia in costruzione non sarà eccezionale come la Spagna o spumeggiante come la Germania ma, dopo qualche anno non proprio florido (colpa anche di certe gestioni…), è tremendamente squadra.
La nazionale azzurra è quadrata, organizzata, con una precisa idea di gioco, tanto da potersi permettere qualche cambio importante in reparti importanti del campo senza andare mai in difficoltà.
Insistendo sul gioco piuttosto che sugli uomini, Prandelli si è portato a casa senza fatica la qualificazione agli Europei e lo ha fatto lasciando un significativo zero alla voce sconfitte e un ancor più significativo 2 nella casellina dei gol subiti.
Segno di una Nazionale che non ha tanto una difesa imperforabile quanto un'organizzazione di gioco tale da coprire le spalle alla nostra retroguardia (e pazienza se là davanti qualche volta lasciamo a desiderare).
Il grande salto in alto compiuto dagli azzurri è tutto qui, in una squadra che sa mettere otto giocatori dietro la linea del pallone quando bisogna difendere ma che pure riparte sempre con le sovrapposizioni dei terzini sulle fasce in fase offensiva. In questa nuova Italia tutti corrono, tutti cercano il fraseggio, tutti si inseriscono negli spazi e tutti, evidentemente, si divertono.
La strada, insomma, per riportare l'Italia tra le grandi d'Europa, è ancora lunga (e lottare con le big europee sarà tutt’altro che facile) ma è un po' meno in salita. E, soprattutto, la strada è quella giusta.
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1 commento:
Il cambio di passo è evidente. L'Italia di Prandelli è nettamente superiore a quella del biennio precedente.
All'europeo ci saranno due o tre nazionali superiori ma... confidiamo anche in un pizzico di buona sorte.
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