Che non sarebbe stata una stagione semplice si era capito. Ma iniziare la stagione con tre sconfitte consecutive non era nemmeno lontanamente immaginabile. E ancora meno era pensabile che al 15 settembre si dovesse già parlare di dopo-Gasperini.
Purtroppo in questi casi è sempre l’allenatore che paga. Paga per le sue colpe e paga per le colpe di tutti. Per esempio la dirigenza. Chi ha scelto Gasperini? Perché è stato preso se non eravamo convinti della scelta?
Probabilmente non sono un grande esperto di calcio ma dopo 20 anni che lo seguo mi pare di aver capito che se scegli un allenatore dovresti sostenerlo, appoggiare le sue idee, metterlo nelle condizioni migliori per poter lavorare tranquillamente e non dovresti metterlo in discussione il giorno dopo che ha firmato il contratto.
Lo devi sostenere nelle scelte, dargli tutto il tuo appoggio e magari affiancargli il famoso uomo che faccia da raccordo fra società e squadra (il ruolo che svolgeva Oriali, per intenderci).
Inoltre continuiamo a prendercela con Gasperini ma bisognerebbe dare un’occhiata al potenziale umano che ha in mano. Mi pare di ricordare che in una squadra il fulcro centrale sia il centrocampo. La linea mediana deve coprire il reparto arretrato in fase difensiva e far partire l’azione offensiva.
Ora, provate a vedere che centrocampisti ha in mano Gasperini. Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Thiago Motta, Muntari. Tutti grandi giocatori ma purtroppo arrivati alla frutta. E le alternative, aspettando Poli, si riducono al solo Obi che rimane un buon giocatore ma deve ancora crescere e maturare e che non si può mettere alla gogna se sbaglia una partita.
A nessuno è venuto in mente che Zanetti forse non è eterno e che gli anni passano anche per Cambiasso e Stankovic? No, evidentemente non è venuto in mente a nessuno.
Sapete il bene sconfinato che voglio a Capitan Zanetti ma credo che sia venuto il momento di dosare le sue presenze, di fargli provare l’amara ebbrezza della panchina. E il discorso vale anche per Cambiasso. Ma il problema è che non puoi panchinarli perché non hai le alternative. Perché ha nessuno è venuto in mente di riportare a casa qualche centrocampista mandato a svernare altrove (cito Khrin e Bolzoni, due presi a caso) o di puntare su qualche Primavera interessante. E invece di spendere 13 milioni per un trequartista (avendone già due in rosa) li spendi per un paio (o anche solo uno) di centrocampisti dai piedi buoni
Ribadisco il concetto espresso già ieri sera. Ho la sensazione che siamo una barca in mezzo al mare dove tutti, a cominciare da presidente e dirigenti, hanno perso la bussola. La dirigenza si muove senza un filo logico rinnegando oggi quello che ha fatto ieri. L’allenatore non sa che pesci prendere. I giocatori sembrano sfiduciati e svogliati, come se credessero poco nell’allenatore e nei suoi dettami. La difesa a tre non era la panacea di tutti i mali, o comunque non era solo quello il problema.
E in tutto questo caos aggiungerei che anche la buona sorte non ci sta dando una mano. Se Pazzini avesse azzeccato la rovesciata, se Milito l’avesse buttata dentro o se il guardalinee avesse sbandierato il fuorigioco sul gol turco (a proposito, arbitraggio davvero pessimo, uno dei peggiori che mi ricordi) saremmo qui a parlare di un’altra partita.
Di un’altra partita ma probabilmente non di un’altra Inter. Perché sconfitta a parte non è questa la rotta giusta. Serve un cambiamento. E serve ora, al 15 settembre, prima che sia troppo tardi.
Purtroppo in questi casi è sempre l’allenatore che paga. Paga per le sue colpe e paga per le colpe di tutti. Per esempio la dirigenza. Chi ha scelto Gasperini? Perché è stato preso se non eravamo convinti della scelta?
Probabilmente non sono un grande esperto di calcio ma dopo 20 anni che lo seguo mi pare di aver capito che se scegli un allenatore dovresti sostenerlo, appoggiare le sue idee, metterlo nelle condizioni migliori per poter lavorare tranquillamente e non dovresti metterlo in discussione il giorno dopo che ha firmato il contratto.
Lo devi sostenere nelle scelte, dargli tutto il tuo appoggio e magari affiancargli il famoso uomo che faccia da raccordo fra società e squadra (il ruolo che svolgeva Oriali, per intenderci).
Inoltre continuiamo a prendercela con Gasperini ma bisognerebbe dare un’occhiata al potenziale umano che ha in mano. Mi pare di ricordare che in una squadra il fulcro centrale sia il centrocampo. La linea mediana deve coprire il reparto arretrato in fase difensiva e far partire l’azione offensiva.
Ora, provate a vedere che centrocampisti ha in mano Gasperini. Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Thiago Motta, Muntari. Tutti grandi giocatori ma purtroppo arrivati alla frutta. E le alternative, aspettando Poli, si riducono al solo Obi che rimane un buon giocatore ma deve ancora crescere e maturare e che non si può mettere alla gogna se sbaglia una partita.
A nessuno è venuto in mente che Zanetti forse non è eterno e che gli anni passano anche per Cambiasso e Stankovic? No, evidentemente non è venuto in mente a nessuno.
Sapete il bene sconfinato che voglio a Capitan Zanetti ma credo che sia venuto il momento di dosare le sue presenze, di fargli provare l’amara ebbrezza della panchina. E il discorso vale anche per Cambiasso. Ma il problema è che non puoi panchinarli perché non hai le alternative. Perché ha nessuno è venuto in mente di riportare a casa qualche centrocampista mandato a svernare altrove (cito Khrin e Bolzoni, due presi a caso) o di puntare su qualche Primavera interessante. E invece di spendere 13 milioni per un trequartista (avendone già due in rosa) li spendi per un paio (o anche solo uno) di centrocampisti dai piedi buoni
Ribadisco il concetto espresso già ieri sera. Ho la sensazione che siamo una barca in mezzo al mare dove tutti, a cominciare da presidente e dirigenti, hanno perso la bussola. La dirigenza si muove senza un filo logico rinnegando oggi quello che ha fatto ieri. L’allenatore non sa che pesci prendere. I giocatori sembrano sfiduciati e svogliati, come se credessero poco nell’allenatore e nei suoi dettami. La difesa a tre non era la panacea di tutti i mali, o comunque non era solo quello il problema.
E in tutto questo caos aggiungerei che anche la buona sorte non ci sta dando una mano. Se Pazzini avesse azzeccato la rovesciata, se Milito l’avesse buttata dentro o se il guardalinee avesse sbandierato il fuorigioco sul gol turco (a proposito, arbitraggio davvero pessimo, uno dei peggiori che mi ricordi) saremmo qui a parlare di un’altra partita.
Di un’altra partita ma probabilmente non di un’altra Inter. Perché sconfitta a parte non è questa la rotta giusta. Serve un cambiamento. E serve ora, al 15 settembre, prima che sia troppo tardi.
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5 commenti:
www.pianetasamp.blogspot.com
Non ho visto la partita quindi ogni mio commento su essa sarebbe inutile, una cosa però che mi sembra di percepire è la confusione!
Mi sembra che sia tornata l'Inter pre Calciopoli, quella che comprava giocatori a caso senza un filo logico e senza un chiaro progetto...
Comunque mandare ora via Gasperini sarebbe un azzardo, a meno che non ci siano già gravi fratture tra lui e la squadra bisogna dargli un pò di tempo...ciao!
Chiaramente non puoi cambiare tutta la squadra e quindi sarà lui a pagare per tutti come hai scritto, anche se penso che lui abbia le sue belle responsabilità che vanno al di là di quelle societarie. Fin dalla preparazione, con lui in panchina, ho visto giocatori snaturati nel ruolo, formazioni e assetto della squadra da ridere, ecc. Non è l'uomo giusto per noi e se pensa di allenare il Genoa si sbaglia e di parecchio. A questi uomini, quelli del recentissimo triplete, non puoi chiedere di cambiare gioco, abitudini ed assetto acqusiti. A parer mio è giusto che prenda la porta d'uscita, speriamo già lunedì.
Un saluto.
LeNny
@ Andrea
In realtà siamo messi peggio.
Il Moratti pre-calciopoli era quello spendaccione e ingenuo che, con la frenetica ossessione di costruire una squadra di livello mondiale, investiva miliardi e non vinceva mai. Ciò accadeva per una serie di motivi, in buona parte riconducibili ad una cronica mancanza di progetto, ed in parte anche ad altri motivi emersi nel 2006. Però comprava il meglio che c'era in circolazione (almeno nelle intenzioni), da Ronaldo a Baggio, da Vieri ad Adriano, da Cannavaro a Recoba.
Il Moratti di oggi è consapevole, per motivi ancora poco chiari, di indebolire la squadra.
Perché o sei scemo o capisci che se vendi, Eto'o e compri Zarate non vai certo a migliorare.
Tu che tifi Samp (almeno così intuisco dal tuo blog), hai ben chiari i risultati che si ottengono a vendere Pazzini e Cassano e comprare Maccarone e Biabany.
Questa squadra è vecchia e debole e per tornare competitiva (almeno a livello del Milan, non parliamo delle rivali europee) ha bisogno di numerosi e costosi innesti. Se arrivano bene, altrimenti sarà un pianto per questo e molti anni ancora.
L'anno scorso hanno campato con la favola del mondialepercleb e grazie al prosciutto sugli occhi post-triplete del 90% dei tifosi, quest'anno la raccontano meno bene.
Al discorso di Simone aggiungerei anche che dopo aver portato a casa cinque trofei in sei mesi una stagione interlocutoria può anche starci.
Ma l'anno successivo deve tornare ad essere competitivo.
Matrix, a me andrebbe bene anche non vincere per 2-3 anni. Purchè ci sia un progetto chiaro da portare avanti.
Faccio un'esempio banale. A maggio Moratti dice: "Ora azzeriamo tutto". Via tutti i big, restano solo gli under 25 e un paio di senatori. Compriamo un manipolo di giovani interessanti, promuoviamo mezza squadra della Primavera, affidiamo il tutto ad un'allenatore giovane e gli diamo fiducia totale.
Dopo un paio di anni ti ritrovi una squadra tutto sommato giovane, con esperienza e che può aprire un ciclo.
Ecco, in questo caso io sono disposto a non vincere per alcuni anni.
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