Ci sono partite che bisogna vincere e basta. Non importa come, l’importante è portare a casa i tre punti. Quella di ieri pomeriggio (insieme con le altre 6 che mancano da qui alla fine del campionato) era una di quelle. Dopo il pessimo derby e la disastrosa serata di Champions League era fondamentale cambiare rotta. Se è vero che vincere aiuta a vincere, è anche vero che perdere aiuta a perdere e dopo due partite disastrose ci vuole poco ad entrare nel tunnel dell’autodistruzione e buttare al vento un’intera stagione. Per fortuna così non è stato. L’Inter ha risollevato la testa portando a casa i tre punti e dimostrando che può ancora dire la sua. Come già detto ieri, non abbiamo giocato una buona partita e neanche lo pretendevamo. Purtroppo alcuni giocatori sono fuori forma e altri appaiono spremuti. Di conseguenza non ci aspettiamo da qui a fine stagione un’Inter bella da vedere, ma almeno che sia concreta e che riesca a portare a casa il risultato. Magari facendo rifiatare le colonne della squadra e dando spazio a forze fresche. Come Nagatomo che ieri è stato giudicato praticamente da tutti il migliore in campo. Il giapponesino ha messo a ferro e fuoco la fascia sinistra rendendosi utile sia in fase difensiva sia in fase offensiva. Cosa che ha fatto anche Maicon nel secondo tempo dopo un primo tempo in cui non ha mai saltato il suo dirimpettaio e non si è mai proposto sulla sua fascia. Nella ripresa si è fatto perdonare l’inerzia dei primi 45 minuti e spero che sia questo il Maicon che vedremo fino a fine maggio e non quel terzino qualsiasi che ha giocato contro Milan e Schalke. Ma nella vittoria di ieri c’è anche la mano di Leonardo che senza stravolgimenti ha applicato alcuni correttivi decisivi. Come spostare Cambiasso davanti alla difesa. Il centrocampista argentino è l’uomo giusto al posto giusto e non capisco perché in altre occasioni il buon Leo si sia ostinato a schierare Thiago Motta in quella posizione. L’italo-brasiliano gioca meglio sul centrosinistra, dove non deve rincorrere avversari più veloci di lui e può fare quello che gli riesce meglio ovvero guidare la manovra offensiva. Il ritorno di Lucio infine ha dato fiducia ad un reparto che non può fare a meno di lui e di Samuel. E visto che l’argentino resterà fuori fino a fine stagione, la presenza del capitano della nazionale brasiliana diventa importante in mezzo alla difesa. Come già scrivevo ieri, guida con autorevolezza la difesa e dà sicurezza anche ai suoi compagni di reparto. Questo finale di stagione può dire ancora molto. In Champions League servirebbe un miracolo (ma a volte i miracoli avvengono…) mentre nella corsa scudetto ne sapremo qualcosa in più dopo Fiorentina-Milan di questa sera. Se i rossoneri non dovessero vincere il discorso si riaprirebbe alla grande (ma occhio anche al Napoli che oggi pomeriggio ha vinto a Bologna ed è momentaneamente appaiato ai rossoneri in classifica). In ogni caso, come dicevo anche in settimana, non sarebbe da buttare via nemmeno un secondo o un terzo posto e perciò dovremo disputare le restanti sei partite dando il meglio e cercando di portare a casa altrettante vittorie. Chiusura obbligatoria per i tifosi nerazzurri che dopo i quattro giorni più brutti degli ultimi anni si sono presentati ieri a San Siro per incitare e sostenere la squadra. Come recitava uno striscione ieri in curva, due partite di m… non possono e non devono cancellare anni di gioie e trionfi. Mi è piaciuto molto questo atteggiamento che, ovviamente, condivido totalmente. E’ questo lo spirito giusto. Dobbiamo crederci e sostenere i nostri ragazzi fino alla fine. Ieri i giocatori nerazzurri hanno dimostrato che lotteranno fino alla fine e noi saremo al loro fianco, incitandoli, sostenendoli e diventando il dodicesimo uomo in campo. L’Inter c’è, noi tifosi pure. FORZA INTER!!!
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3 commenti:
L'atteggiamento dei tifosi è da applausi. Sono stati eccezionali. Del resto sarebbe stato ingiusto fischiare o non sostenere questi ragazzi che negli ultimi 5 anni ci hanno regalato emozioni infinite.
Il Milan ha vinto. Penso che a questo punto anche lo scudetto può considerarsi andato...
Lo penso anche io. Soprattutto alla luce del fatto che abbiamo avuto la dimostrazione che all'occorrenza gli arbitri danno una mano...
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