La partita e i tre punti di ieri sera sono più significativi di quanto si possa pensare. Innanzitutto l’importanza dei tre punti. Ci proiettano ad un’interessante -6 che già da sé dovrebbe mettere pressione e far preoccupare i cugini rossoneri. Se poi pensiamo che c’è ancora una partita da recuperare ecco che la loro preoccupazione e il nostro entusiasmo cresce in modo proporzionale ed esponenziale.
Ma la partita di ieri sera ci ha detto anche che questa Inter è bella ed irresistibile quando è al completo e che va facilmente in crisi se manca qualche elemento importante. Ieri sera è bastata l’uscita di Milito (nota bene sul 2-0, quindi con la partita già indirizzata sui binari giusti) per metterci in crisi. Dall’uscita del Principe in poi abbiamo visto un’Inter molto brutta, che si è fatta mettere in difficoltà anche quando il Cesena è rimasto in 10. Meno male che è arrivato il gol di Chivu altrimenti saremmo qui a fare tutt’altro tipo di commenti.
Negli ultimi 10 giorni abbiamo recuperato 7 punti al Milan e ora siamo lì a dare la sensazione che possiamo dire la nostra in chiave scudetto.
Ma i facili entusiasmi spesso nascondono, o almeno provano a farlo, i difetti e le lacune di una squadra. Intanto abbiamo visto che anche Leonardo ogni tanto fa qualche erroruccio tipo inserire Biabiany e non un centrocampista o lasciare in campo Materazzi per 90 minuti (era preferibile accentrare Chivu e schierare Santon sulla sinistra). Ma soprattutto bisognerebbe capire che questa squadra è abbastanza logora. Sono tutti campioni, tutti forti e capaci di fare la differenza ma sono tutti non giovanissimi e non possono reggere il ritmo di giocare ogni tre giorni (fa eccezione Zanetti ma lui è di un altro pianeta).
E inoltre c’è sempre il discorso mercato da non sottovalutare. Se vogliamo lottare per lo scudetto e arrivare in fondo a tutte le competizioni questa rosa ha bisogno di almeno un paio di elementi e sicuramente è fondamentale un’attaccante. Eto’o e Milito sono fortissimi ma non sono indistruttibili. C’è bisogno con assoluta urgenza di un’attaccante di peso, che possa fare la differenza, ma non pretenda di giocare titolare. Servirebbe un po’ il Cruz o il Balotelli (calcisticamente parlando non umanamente) della situazione che entri e possa cambiare la partita.
Questo 2011 è cominciato meglio di ogni più rosea aspettativa ma il difficile sta per arrivare. Il prossimo filotto di partite, come già scrivevo ieri sera, prevede Udinese, Palermo, Bari, Roma, Juventus e Fiorentina. Sei sfide che ci potranno dire molto su che primavera possiamo e dobbiamo aspettarci. Già domenica a Udine ne sapremo di più. Non sarà sempre tutto in discesa e sarà interessante vedere come lo stesso Leonardo saprà gestire le difficoltà. E poi, non dimentichiamolo, bisogna sempre fare i conti con l’oste e in una stagione in cui stiamo assistendo ad un campionato di livello molto basso dovremo puntare il Milan ma guardarci anche da Lazio, Napoli, Roma e Juventus.
Credo che bisogna vivere questo campionato giornata dopo giornata. Ecco perché sono felice di questo -6 ma allo stesso tempo predico prudenza e mi infastidiscono quelli che si lasciano andare a facili entusiasmi eccessivi. Possiamo farcela. Dobbiamo crederci, moderatamente ma dobbiamo crederci fino in fondo.
Ma la partita di ieri sera ci ha detto anche che questa Inter è bella ed irresistibile quando è al completo e che va facilmente in crisi se manca qualche elemento importante. Ieri sera è bastata l’uscita di Milito (nota bene sul 2-0, quindi con la partita già indirizzata sui binari giusti) per metterci in crisi. Dall’uscita del Principe in poi abbiamo visto un’Inter molto brutta, che si è fatta mettere in difficoltà anche quando il Cesena è rimasto in 10. Meno male che è arrivato il gol di Chivu altrimenti saremmo qui a fare tutt’altro tipo di commenti.
Negli ultimi 10 giorni abbiamo recuperato 7 punti al Milan e ora siamo lì a dare la sensazione che possiamo dire la nostra in chiave scudetto.
Ma i facili entusiasmi spesso nascondono, o almeno provano a farlo, i difetti e le lacune di una squadra. Intanto abbiamo visto che anche Leonardo ogni tanto fa qualche erroruccio tipo inserire Biabiany e non un centrocampista o lasciare in campo Materazzi per 90 minuti (era preferibile accentrare Chivu e schierare Santon sulla sinistra). Ma soprattutto bisognerebbe capire che questa squadra è abbastanza logora. Sono tutti campioni, tutti forti e capaci di fare la differenza ma sono tutti non giovanissimi e non possono reggere il ritmo di giocare ogni tre giorni (fa eccezione Zanetti ma lui è di un altro pianeta).
E inoltre c’è sempre il discorso mercato da non sottovalutare. Se vogliamo lottare per lo scudetto e arrivare in fondo a tutte le competizioni questa rosa ha bisogno di almeno un paio di elementi e sicuramente è fondamentale un’attaccante. Eto’o e Milito sono fortissimi ma non sono indistruttibili. C’è bisogno con assoluta urgenza di un’attaccante di peso, che possa fare la differenza, ma non pretenda di giocare titolare. Servirebbe un po’ il Cruz o il Balotelli (calcisticamente parlando non umanamente) della situazione che entri e possa cambiare la partita.
Questo 2011 è cominciato meglio di ogni più rosea aspettativa ma il difficile sta per arrivare. Il prossimo filotto di partite, come già scrivevo ieri sera, prevede Udinese, Palermo, Bari, Roma, Juventus e Fiorentina. Sei sfide che ci potranno dire molto su che primavera possiamo e dobbiamo aspettarci. Già domenica a Udine ne sapremo di più. Non sarà sempre tutto in discesa e sarà interessante vedere come lo stesso Leonardo saprà gestire le difficoltà. E poi, non dimentichiamolo, bisogna sempre fare i conti con l’oste e in una stagione in cui stiamo assistendo ad un campionato di livello molto basso dovremo puntare il Milan ma guardarci anche da Lazio, Napoli, Roma e Juventus.
Credo che bisogna vivere questo campionato giornata dopo giornata. Ecco perché sono felice di questo -6 ma allo stesso tempo predico prudenza e mi infastidiscono quelli che si lasciano andare a facili entusiasmi eccessivi. Possiamo farcela. Dobbiamo crederci, moderatamente ma dobbiamo crederci fino in fondo.
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3 commenti:
E' vero, il difficile inizia ora. Ma anche per il Milan sarà lo stesso. Nè l'una nè l'altra possono prendersi il lusso di commettere errori.
La salita è per noi ma anche per loro.
Niente facili entusiasmi. Su questo siamo daccordo ma dopo aver recuperato 7 punti in 10 giorni ai cugini rossoneri come si fa a rimanere impassibili e prudenti?
Io resto convinto che la squadra da battere siamo noi che abbiamo dato sei mesi di vantaggio alle avversarie (col cazzo che il napoli era secondo ad esempio...).
Ora arriva il difficile e ce la metteremo tutta per fare del nostro meglio. Se lo stesso facesse la società intervendo sul mercato saremmo tutti piu tranquilli.
Ciao.
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