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giovedì 18 novembre 2010

LE PAROLE DEGLI SCIACALLI E IL PANETTONE DI BENITEZ

Stasera non volevo parlare di Benitez. Questo è pur sempre un blog sportivo e cerco sempre di variare le argomentazioni e non parlare solo e soltanto dell’Inter. Purtroppo la stretta attualità m’impone di tornare sul discorso.
E vorrei partire dalla prima pagina de “La Gazzetta dello Sport”. Sinceramente sono rimasto perplesso e pe
r alcuni minuti non sapevo se piangere o ridere davanti ad un titolo e ad una prima pagina così.
Eppure questa prima pagina è lo specchio fedele dell’informazione sportiva in Italia. Non siamo simpatici ai mass media, ognuno ha un suo “partito” (tranne noi) e noi siamo l’avversario da combattere. Da quando poi siamo diventati vincenti, l’antipatia nei nostri confronti è cresciuta a dismisura e ora che stiamo avendo qualche difficoltà anche noi, apriti cielo, piovono titoloni e insinuazioni. Moratti conferma Benitez. Sì, però è una fiducia a tempo. La squadra è con Benitez. Ma i senatori non sono daccordo. E’ già pronto Spalletti. Leonardo traghettatore. A giugno Guardiola.
E la caccia al dopo-Benitez è sicuramente lo sport che più affascina i giornalisti. Spalletti, Leonardo, Trapattoni, Rijkaard, Zenga, Dunga, Simeone. Ogni giorno esce un nome nuovo e sono curioso di vedere quale sarà il nome di domani.
Parole, parole, parole. I fatti dicono che Benitez ha avuto la fiducia di Moratti, i fatti dicono che l'Inter perde sempre più pezzi (ieri sera si è infortunato Chivu), i fatti dicono che non si può giudicare un allenatore che ha disposizione una rosa ridotta all’osso (guardate i disponibili per domenica, forse nemmeno ci sono 11 arruolabili).
Ma evidentemente i fatti non interessano ai giornali. Meglio sparare sui feriti, meglio gettare benzina sul fuoco, meglio sguazzare nelle difficoltà dell’odiata avversaria.
Ora tocca a noi, a noi intesi come dirigenza nerazzurra, a noi intesi come giocatori, a noi intesi come tifosi, a noi intesi come allenatore e staff tecnico. Ora tocca a noi rimboccarsi le maniche e mostrare di che pasta siamo fatta. E lo dobbiamo fare con i fatti non con le parole. La strada da percorrere l’ho già ipotizzata qualche giorno fa ed è quella che tutti tracciano. 7 punti in campionato, qualificazione in Champions, vittoria nel Mondiale per Club e poi…. Tutti ad affettare il panettone.
E il giorno dopo mandare alla Gazza una foto di Benitez con il panettone e la scritta “Sì, è riuscito a mangiarlo”.

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3 commenti:

LeNny ha detto...

Ahahahah. Non hanno tutti i torti... Dipende da quello che succede a Tokyo... O si vince o niente panettone e sono d'accordo.

LeNny.

Entius ha detto...

Tranquillo Lenny, qualsiasi cosa succeda a Tokyo, Benitez mangerà il panettone.
Il problema semmai è ad Abu Dhabi, è lì che si gioca il Mondiale per Club. :-)

Vincenzo ha detto...

E meno male che la gazza è filo interista eh?!! ahaahh!

pagliacci!

Benitez resterà al suo posto ;)