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sabato 28 agosto 2010

QUEL RETROGUSTO AMARO CHE NON RICORDAVAMO PIU’

Me lo sentivo. Ieri sera uscendo dalla doccia mi sono accorto di avere addosso una strana sensazione, avevo l’impressione che non ce l’avremmo fatta. Pensavo alla partita che stava per iniziare da lì a poco e qualcosa mi diceva che non saremmo riusciti a vincere il nostro quinto titolo del 2010. Sensazione, ahimè, rivelatasi poi premonitrice. Non è la prima volta e per fortuna in altre occasioni ho avuto sensazioni positive.
E così dopo molto tempo riassaporiamo l’amaro sapore della sconfitta. Da quanto tempo non perdevamo? Se non ricordo male dalla sconfitta della Roma in campionato a marzo (quella di Barcellona non fa testo). Guardi indietro, vedi che sono passati solo cinque mesi eppure sembrano un’eternità. Già, perché nel frattempo abbiamo perso la testa della classifica, l’abbiamo riconquistata, abbiamo battuto il Barcellona, abbiamo conquistato Coppa Italia, scudetto e Champions League, abbiamo cambiato allenatore e abbiamo vinto una Supe
rcoppa Italiana.
Lo dicevo già ieri sera. Perdere ci può stare, fa parte del gioco (anche se in alcune occasioni perdere è un vocabolo che non esiste) ma ci sono modi e modi di perdere. E il modo in cui abbiamo perso ieri sera non mi va proprio giù. Non abbiamo creato occasioni, non abbiamo imposto il gioco. Abbiamo portato avanti la partita per inerzia, aspettando che dal cielo piovesse il gol che ci regalasse la vittoria. E anche dopo aver preso il gol, non c’è stata reazione. Vuoi perché la squadra nel complesso è ancora fuori forma, vuoi perché in panchina non c’era il Balotelli della situazione che potesse entrare e cambiare la partita. E non possiamo certo affidarci a Coutinho e Biabiany, due giovani promettenti ma non ancora maturi. Il giovane brasiliano quando
è entrato ha fatto vedere qualcosina ma nel deserto della prestazione dei giocatori nerazzurri, probabilmente ci sarebbe sembrata eccezionale anche una trivela di Quaresma.
A me non preoccupa aver perso la Supercoppa Europea (anche se mi dispiace moltissimo) e ci metterei la firma ogni anno per perdere 1 trofeo su cinque. Ma in prospettiva futura questa sconfitta è un pesante campanello d’allarme. La squadra ha bisogno di innesti e, a quattro giorni dalla chiusura, non vorrei che si ripiegasse sul primo che passa (Forlan?) facendo delle scelte sbagliate. Lo scorso anno Sneijder arrivò in extremis ma stavamo lavorando sulla trattativa già da un bel po’ di tempo. Quest’anno invece c’è il vuoto assoluto. Mascherano e Kuyt, dopo un’estate di inseguimenti, sono stati persi. E ieri sera si è iniziato a fare qualche nome nuovo. Anche se sia Schweinsteiger che Montolivo non mi sembrano affari che si possano chiudere in tre giorni e Fabregas è fantamercato. Arriverà probabilmente Sculli, facilmente raggiungibile.
E mentre in bocca continua a farsi sentire questo retrogusto amaro della sconfitta, in testa gira sempre lo stesso dubbio. Che stagione dovremo aspettarci?


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1 commento:

Matrix ha detto...

Analisi condivisibile, pur se un tantino disfattista. Siamo al 28 agosto, aspettiamo prima di preoccuparci per una stagione che deve ancora iniziare e non sappiamo nemmeno come andrà.