ARTICOLI RECENTI

sabato 12 giugno 2010

LA COREA STRAPAZZA LA GRECIA. ARGENTINA, VITTORIA DI MISURA


MONDIALI DI CALCIO 2010 – GIRONE B

COREA DEL SUD-GRECIA 2-0
7' Lee Jung Soo - 52' Park Ji Sung
Apre questa seconda giornata la sfida tra Grecia e Corea del Sud. Entrambe vogliose di disturbare la Nigeria nella corsa al secondo posto del raggruppamento. E dopo i due pareggi di ieri arriva anche la prima vittoria di questo Mondiale. I primi a gioire sono i coreani che surclassano 2-0 la Grecia in una partita che sarebbe potuta finire con un punteggio più ampio. Un gol per tempo (di Lee Jung-soo e del capitano Park Ji Sung ,stella del Manchester United), un altro paio negati dalle parate di Tzorvas, uno (forse) dal rigore non concesso dall’arbitro neozelandese Hester per il nettissimo fallo di Vyntra ai danni di Lee Chung. Nella classifica delle nazionali più forti al mondo, la Grecia sta al 13° posto, i coreani del Sud al 47°. Ma se c'è una squadra che può ambire al passaggio del turno, però, è quella del tecnico Huh Jung-Moo.
Sorprendente questa Corea, organizzata, rapida e letale in contropiede che demolisce la Grecia apparsa appesantita attorno ai suoi giganti d'attacco e incapace di creare un barlume di azione offensiva. Il tutto, aggiunto a una retroguardia da film dell'orrore, porta a una sconfitta netta e inopinabile.
Alla seconda apparizione in un Mondiale (la prima era stata a Usa '94) gli ellenici non riescono a segnare il loro primo gol né a conquistare i primi punti. Prima di questo esordio, negli States erano arrivati otto gol subiti frutto di un doppio 0-4 e dello 0-2 subito contro la Nigeria. Due degli avversari “americani”, Nigeria e Argentina, sono gli stessi che i greci si ritroveranno in Sudafrica.
Saranno uguali anche i risultati? A giudicare questa Grecia, temo proprio di sì.
La Corea oggi mi ha impressionato favorevolmente ma aspettiamo che affronti Nigeria e Argentina per capire le reali potenzialità di questa Nazionale.


ARGENTINA-NIGERIA 1-0
6’ Heinze
El Pibe d’Oro riprende il discorso interrotto 16 anni fa con il Mondiale. Anche allora l’ultima avversaria del Maradona calciatore fu la Nigeria.
Dopo il gol di testa in avvio (minuto 6) di Heinze, difensore centrale del Marsiglia, ci aspettavamo una partita in discesa per gli argentini che invece sprecano una quantità industriale di palle-gol e alla fine chiude soffrendo per la reazione finale della Nigeria. Finisce con una vittoria di misura per 1-0.
Nonostante una gara su buoni livelli, Leo Messi non riesce a trovare il gol nel debutto mondiale della Seleccion. E dire che ha almeno cinque buone occasioni: merito per lo più del portiere nigeriano Enyeama, che risponde alla Pulce con almeno tre miracoli. Higuain si mangia almeno altre due chiare opportunità, e così alla fine si finisce col soffrire per le iniziative di una Nigeria nettamente migliorata nel finale grazie agli ingressi di Martins e Odemwingie. E quando ad una manciata di minuti dalla fine Uche sfiora il pareggio, i tifosi argentini sentono un brivido che gli scende lungo la schiena.
Sinceramente ci aspettavamo di più da questa Argentina. Una squadra poco cinica davanti non può rinunciare a un giocatore come Diego Milito (per lui solo 11 minuti finali). Questa nazionale ha bisogno dei gol di Milito almeno quanto le invenzioni di Messi. Ma Maradona fa finta di non capire e gli preferisce Higuain.
La Nigeria, dopo un primo tempo sotto tono, è cresciuta nella ripresa. Probabilmente anche per merito delle sostituzioni. Martins è sembrato più attivo di Obinna e Uche meriterebbe una maglia da titolare. Anche se quello che ha impressionato più di tutti è il portiere Enyeama: l’estremo difensore dell'Hapoel Tel Aviv para tutto il parabile. E qualcosa di più: se si conferma su questi livelli, è da seguire.



VOTA QUESTO POST CLICCANDO QUI E QUI OK NOTIZIE




Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!


1 commento:

Winnie ha detto...

Personalmente ho visto una buona Argentina. La Corea ha fatto un figurone grazie alla scarsezza degli avversari.