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venerdì 18 settembre 2009

TRE GIORNI EUROPEA NEGATIVA. C'E' DA PREOCCUPARSI?

Bilancio italiano di tre giorni di Coppe abbastanza negativo: su sette partite abbiamo ottenuto due vittorie sole (quella del Milan a Marsiglia e quella del Genoa a Marassi), due pareggi (entrambi in casa, l'Inter a San Siro col Barcellona e la Juve con il Bordeaux), e ben tre sconfitte (la Fiorentina a Lione, la Roma a Basilea, la Lazio in casa con il Salisburgo).
Contro le squadre francesi, campionato una volta inferiore per qualità a quello italiano, abbiamo ottenuto una perfetta parità: una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Se quello è un campionato di serie B, evidentemente anche il nostro calcio sta diventando di serie B.
E comunque non solo abbiamo perso contro una squadra francese, abbiamo perso anche contro squadre svizzere e austriache (e vi ricordo che lo scorso anno in Coppa Uefa siamo stati eliminati da portoghesi, ucraini e olandesi). Quindi anche il concetto di Italia da serie B potrebbe essere rivisto al ribasso. Partendo dal concetto di modestia generale dovremmo cominciare a ragionare.
Giudicando la prima notte di Champions siamo rimasti tutti colpiti da un calcio italiano poco propositivo, poco aggressivo, quasi sempre timido, che ha lasciato l'iniziativa agli avversari. Ogni partita ha la sua storia: la Fiorentina un'espulsione di troppo su cui discutere, la Juve lamentava un gol degli avversari in fuorigioco, l'Inter aveva di fronte i campioni d'Europa. Ma insomma, se sgombriamo il campo da tutte le scuse, non abbiamo nulla cui andare orgogliosi.
E' ormai evidente a tutti che il calcio italiano stia perdendo posizioni. E non solo dal punto di vista del fascino o del gioco. Anche i risultati cominciano a diventare scarsi. E non a caso, andando avanti così, rischiamo di perdere una squadra in Champions League.
A sproposito però sono stati citati i termini "catenaccio" e "difensivismo". Questi sistemi di gioco implicano comunque l'impiego di grandissimi difensori. L'Inter ha applicato bene il cliché con ottimi centrali come Lucio e Samuel. Ma altre squadre continuano a fare errori clamorosi in difesa: vedi soprattutto la Roma (Cassetti e Mexes) e la Lazio (Cribari), ma anche la Juve (Caceres) o persino il Milan che pure ha vinto. Abbiamo squadre rimaste ferme a metà che non sanno più produrre gioco offensivo, coraggioso e soprattutto aggressivo, ma che nemmeno hanno l'umiltà e la sfacciataggine del "catenaccio" vero. Con i difensori che mordono i rivali e l'intera squadra che distrugge da subito il gioco avversario, a cominciare dagli attaccanti. Se avessimo fatto "catenaccio" vero forse qualche punto in più le italiane avrebbero fatto.

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2 commenti:

Nicola ha detto...

Probabilmente sì, c'è da preoccuparsi.
Tra l'altro c'è da sottolineare il fatto che mentre in Champions League veniamo comunue eliminate o perdiamo con squadre forti, in Coppa Uefa perdiamo praticamente con la prima squadra che passa.

Pakos ha detto...

Questa stagione sarà fondamentale per il futuro. Rischiamo seriamente di perdere una squadra in Champions League.
E ce lo meritiamo pure...