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giovedì 20 settembre 2007

UNA BRUTTA PARTENZA


E' solo la prima partita. Suvvia, non facciamo drammi. Anche l'anno scorso non iniziamo nel migliore dei modi il cammino in Champions League ma alla fine riuscimmo a qualificarci, addirittura con una giornata d'anticipo.
L'Inter vista ieri sera offre alcuni spunti su cui è bene riflettere. Ci siamo preoccupati per la difesa ma i problemi sono arrivati altrove. L'accoppiata Rivas-Samuel ha retto alla grande, in particolare il colombiano ha giocato la sua onesta partita difendendo con bravura. Il centrocampo invece è apparso senza idee. Solari ha fatto rimpiangere il Cesar visto nelle ultime uscite nerazzurre, Stankovic è sembrato spaesato e l'unico ad aver giocato benino è stato Cambiasso. Figo sarebbe stato utile, ma ha giocato solo l'ultima mezzora. Il reparto che ha deluso maggiormente è stato l'attacco. E' vero non è stato ben supportato dal centrocampo, ma Suazo rimane un Martins invecchiato e Ibrahimovic appena sente la musichina di Champions League diventa un brocco. Entrambi avrebbero tranquillamente potuto far posto a Crespo apparso più in palla (e anche Adriano ieri sera avrebbe saputo far meglio).
L'Inter non era in serata ma di fronte ha trovato un Fenerbahce che ha giocato bene la sua partita. Ha chiuso bene gli spazi, ha creato molto e si è resa pericolosa in più di un'occasione (ringraziamo "San Julio Cesar" se la sconfitta non ha assunto contorni drammatici). Alla fine il risultato è stato giusto. Comunque non è necessario farne per forza un dramma. Si può perdere, abbiamo perso, ci possiamo rifare, ci rifaremo. A che serve fare processi a Mancini per i suoi errori? Che senso ha invocare Capello? Non serve a nulla. La stagione è lunga e i conti si fanno a maggio-giugno non il 20 settembre.

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