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domenica 5 agosto 2007

IL GRANDE ESODO DEI GIOCATORI ITALIANI


Siamo difronte al più grande esodo di giocatori italiani mai visto prima. Mai come quest’estate. Mai nomi così importanti. Se ne sono andati Toni, Lucarelli, Bianchi, Pellè e Rossi (il presente e il futuro di Donadoni); De Sanctis e Abbiati (con Amelia, i vice-Buffon); Grosso e Donati. Per non dire di chi può aggiungersi: Chiellini (con Bianchi e Rossi, mezza Under 21), Blasi e Legrottaglie i più indiziati. Ma perché?
Inutile negarlo, la perdita di "sex-appeal" della Serie A rispetto a Liga spagnola e Premiership inglese. Non c’è niente di male a riconoscerlo: oggi, cifre in mano (campioni, ingaggi, spettatori, diritti tv), siamo il terzo campionato d’Europa. A questo va aggiunto la possibilità delle squadre inglesi e spagnole (ma non solo) di potersi permettere certi ingaggi.
Oltretutto non si tratta più di fuga di manodopera spicciola né di giocatori a fine carriera ma di "cervelli" (calcistici, s’intende). Molti di questi giocatori sono nel giro della Nazionale. Luca Toni al Bayern è come se Eto’o andasse al Milan o Rooney all’Inter: un gran colpo per il giocatore (minimo 6 milioni all’anno) e probabilmente anche per il club.
Discorso analogo per Rolando Bianchi che in Italia voleva fortissimamente restare. Per 12 milioni sarebbe finito alla Juve che s’è ritirata. Il Milan compra straniero, Roma e Inter non ne hanno bisogno, e così è finito in Inghilterra con gran gioia della Reggina (15 milioni) e portafoglio pieno per lui (1,5/1,8 l’ingaggio che in Italia non avrebbe mai avuto). Idem Giuseppe Rossi al Villarreal per 11 milioni (1,3 stipendio): e dire che Ranieri l’ha avuto al Parma. Senza dimenticare Graziano Pellè che ha vinto il suo Europeo U.21 personale: Louis Van Gaal ha visto quant’è bravo a tenere palla, "alzare" la squadra e aprire spazi, e se l’è portato all’Alkmaar (Olanda).
Ma non partono solo gi attaccanti. Dietro Buffon e Amelia, ormai, ci sono soltanto emigranti. Dopo Roma (al Monaco), fuggono in Spagna Morgan De Sanctis (Siviglia), con il famoso articolo 17, e Christian Abbiati (Atletico Madrid), con la prospettiva di non partire titolari e perdere l’azzurro. Mentre l’azzurro Fabio Grosso cerca di riconquistarlo a Lione, in Francia. Per Massimo Donati nè Milan nè Atalanta ma il Celtic. Chissà che non ripeta la strada di Gattuso. Ci sperano Giorgio Chiellini e Manuele Blasi (verso il City?), potrebbe accompagnarli Nicola Legrottaglie (Besiktas?).
Il mercato chiude il 31 agosto: che cosa succederà ancora?

1 commento:

Massimo Usai ha detto...

Vorrei correggere una cosa, come spettatori la Serie A e' il sesto campionato d'europa.
Prima vengono la Germania, poi la Premier, la Liga , la Francia e la B inglese..!!
Ma non c'e' da stuppirsi, stadi assurdi e gioco alla lunga noiso.
Tutto normale,s econdo me.
ciao