sabato 2 novembre 2013

TRE PUNTI AL FRIULI PER FESTEGGIARE QUEL 3 NOVEMBRE

“Espugnare lo Juventus Stadium. Andare lì e vincere, non importa come, va benissimo anche un rigore inesistente in fuorigioco al 94esimo. Cari cuori nerazzurri, ditemi che non ci avete pensato anche voi. Ditemi che non vi ha minimamente sfiorato l’idea di porre fine all’imbattibilità bianconera, di riuscire a batterli.”
Questo scrivevo 12 mesi fa alla vigilia di una trasferta che ci avrebbe regalato un’emozione indescrivibile e che, a distanza di qualche tempo, si rivelò il punto più alto della gestione di Stramaccioni, prima che iniziasse il lento declino.
Destino volle che domani, a distanza di dodici mesi esatti, l’Inter affronti una trasferta molto difficile contro una compagine bianconera. L’Udinese non è la Juventus, gli stimoli che abbiano nell’affrontare gli acerrimi rivali non sono uguali a quelli con cui affrontiamo la squadra friuliana, vincere al Friuli non sarà mai qualcosa di lontanamente avvicinabile all’emozione che proveremmo nel vincere allo Juventus Stadium.
Ma domani non avremo di fronte la Juventus ma l’Udinese. E allora è contro l’Udinese che dobbiamo concentrarci e rivolgere i nostri pensieri.

Palla al Centro. WEEKEND DI SFIDE AL VERTICE E DERBY

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Sfida al vertice in Inghilterra, Francia, Olanda e Repubblica Ceca mentre in Grecia, Russia e Croazia occhio ai derby. In Italia Napoli e Juventus provano a tenere il passo della Roma dei record.
Tutti i risultati in TEMPO REALE
SERIE A – 11^ Giornata
Il match clou va in scena a san Siro tra Milan e Fiorentina. La Juventus (impegnata a Parma) e il Napoli (che ospita il Catania) proveranno a rosicchiare punti alla Roma che va a Torino nella speranza di continuare la sua incredibile striscia di vittorie consecutive. Interessante anche la sfida di Udine tra i padroni di casa e l’Inter.
Sabato 2 Novembre ore 18
PARMA-JUVENTUS
Sabato 2 Novembre ore 20.45
MILAN-FIORENTINA
NAPOLI-CATANIA

venerdì 1 novembre 2013

ROMA DA DIECI E LODE (tempi duri per la concorrenza)

CLASSE AAnalisi e commenti sul Campionato Italiano
Chi l’avrebbe mai detto? Nessuno ad inizio stagione ci avrebbe scommesso un euro. Nemmeno il tifoso giallorosso più incallito immaginava un inizio così travolgente della Roma che da ieri sera è ufficialmente nella storia per aver vinto le prime 10 giornate di campionato.
Inizio morbido per Totti e compagni che nelle prime tre giornate liquidano Livorno, Verona e Parma. Alla quarta giornata c’è il derby. I giallorossi vendicano la sconfitta di tre mesi prima nella finale di Coppa Italia con due gol nel finale di partita.
Dopo aver battuto anche Sampdoria e Bologna, alla settima c’è da fare visita all’Inter di Mazzarri. Sicuramente un test impegnativo, il primo vero duro ostacolo per la capolista (il derby non fa testo, è sempre una partita a sé). E per non sbagliare i capitolini liquidano la pratica con un secco 3-0 maturato già nel primo tempo.
Ma all’ottava li attende il primo grande esame di maturità. All’Olimpico arriva il Napoli di Benitez, seria candidata al titolo. Ci pensa Pjanic con una doppietta a regalare altri tre punti alla squadra allenata da Rudi Garcia.

giovedì 31 ottobre 2013

PROBLEMA AL CUORE, NATALINO DICE ADDIO AL CALCIO

Alla fine si è dovuto arrendere. Felice Natalino, promettente giovane prodotto del vivaio dell’Inter, ha deciso, a soli 21 anni, di dire addio al rettangolo di gioco in seguito alla scoperta di una grave aritmia cardiaca.
Nello scorso mese di febbraio, quando era appena rientrato all’Inter dal prestito di Crotone, Natalino è stato colpito da una crisi cardiaca che ha reso inevitabile l’intervento chirurgico. Poi la riabilitazione e il ritorno alla vita normale, ma con il calcio è finita. Una decisione non semplice da prende e comunicata a tutti tramite Twitter: “Purtroppo il Destino ha voluto diversamente! Ma rimarrà per sempre in me l’onore di aver giocato con Dei come Lui! (Eto’o, ndr)”, il messaggio di Natalino ai suoi followers.
Il mio medico mi ha detto che non era il caso di forzare - rivela il giovane ex calciatore calabrese - e bisognava evitare troppo stress al mio cuore. Sono triste da una parte, ma felice dall’altra: sto bene, questo è quello che conta. Mi è stato detto che all’estero sarebbe possibile tornare a giocare ma sono io che non voglio sforzare il mio cuore. Non si tratta di avere un nulla osta agonistico, senza il consenso del mio medico, Simone Sala del San Raffaele, non avrei mai fatto nulla di più di quello che faccio ora”.

mercoledì 30 ottobre 2013

COME UNO STUDENTE CHE NON SI APPLICA ABBASTANZA

Un punto conquistato o due punti persi? Questo è il quesito che mi ponevo ieri sera riguardo alla sfida di Bergamo. Quesito a cui quasi tutti i tifosi nerazzurri hanno risposto sostenendo che fossero due punti persi. La sensazione di molti è infatti che l’Inter avrebbe potuto tranquillamente portare a casa i tre punti. Sensazione condivisa anche dal sottoscritto. Sì, ieri sera la partita si poteva portarla a casa. Ma tutto sommato considerando il campo ostico e l’avversario non facile credo che possiamo essere soddisfatti del punto conquistato. Come del resto il pareggio poteva starci anche a Torino dove abbiamo giocato in inferiorità numerica per quasi tutta la gara. E se vogliamo dirla tutta anche il punto guadagnato a Trieste contro il Cagliari non è assolutamente da buttare via.
Il guaio è che a Torino come a Trieste abbiamo buttato al vento una vittoria che avevamo in pugno. E a furia di accontentarci di “un pareggio che può starci” abbiamo già buttato al vento, anzi nel cesso, sei punti in dieci giornate. Un po’ troppi anche per chi punta solo al podio e non al titolo.