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mercoledì 30 ottobre 2013

COME UNO STUDENTE CHE NON SI APPLICA ABBASTANZA

Un punto conquistato o due punti persi? Questo è il quesito che mi ponevo ieri sera riguardo alla sfida di Bergamo. Quesito a cui quasi tutti i tifosi nerazzurri hanno risposto sostenendo che fossero due punti persi. La sensazione di molti è infatti che l’Inter avrebbe potuto tranquillamente portare a casa i tre punti. Sensazione condivisa anche dal sottoscritto. Sì, ieri sera la partita si poteva portarla a casa. Ma tutto sommato considerando il campo ostico e l’avversario non facile credo che possiamo essere soddisfatti del punto conquistato. Come del resto il pareggio poteva starci anche a Torino dove abbiamo giocato in inferiorità numerica per quasi tutta la gara. E se vogliamo dirla tutta anche il punto guadagnato a Trieste contro il Cagliari non è assolutamente da buttare via.
Il guaio è che a Torino come a Trieste abbiamo buttato al vento una vittoria che avevamo in pugno. E a furia di accontentarci di “un pareggio che può starci” abbiamo già buttato al vento, anzi nel cesso, sei punti in dieci giornate. Un po’ troppi anche per chi punta solo al podio e non al titolo.
L’Inter vista ieri sera non mi è dispiaciuta, anzi ancora una volta abbiamo giocato una buona gara e dimostrando di non essere una squadra senza arte né parte. Il problema è che questa Inter è al momento tremendamente “incompleta”.
Siamo una squadra che sta nel limbo, non è né carne né pesce, con tante lacune ancora da colmare. Ieri sera mi sono addormentato con questa sensazione e stamattina, leggendo i commenti nel vari siti e blog, mi sono accorto che non ero l’unico che la pensa in questo modo.
Stiamo studiando da grande squadra ma siamo abbastanza distanti dal riuscire a diventarlo. Se fossimo degli studenti, il professore di turno direbbe “ha ottime capacità ma non si applica abbastanza”. L’Inter attuale può diventare una grande squadra ma per farlo deve applicarsi di più. E deve applicarsi anche il suo tutor, ovvero Walter Mazzarri. Anzi, forse molto passa dalle mani proprio di Mazzarri. Perché una certa “allegria” difensiva non è minimamente tollerabile, perché se è vero che troviamo sempre la via del gol è anche vero che quando giochiamo con due punte là davanti diventiamo più incisivi, perché certi cali di concentrazione non sono ammissibili, perché se hai delle “doti” (leggasi Kovacic) devi essere molto bravo a sfruttarle al massimo.
Mazzarri non è un pirla, è lo ha ampiamente dimostrato ma certe volte sembra che si perda in un bicchiere d’acqua. E la cosa onestamente mi fa andare in bestia. Come mi fa andare in bestia il fatto che abbiamo doti e capacità da grandi squadre ma non siamo capaci di sfruttarle al massimo. Se avessimo difficoltà o limiti ci adegueremmo, ce ne faremmo una ragione. Penso all’ultima Inter di Stramaccioni. In quel caso non potevamo fare altro che fare spallucce e dire “vabbè, siamo questi, non possiamo chiedere altro”. Invece questa Inter c’è, è viva, ha ottime doti, potrebbe tranquillamente giocarsela alla pari con Napoli, Juventus e Roma. Eppure in dieci giornate abbiamo già accumulato un discreto ritardo in classifica rispetto al treno della vetta (se stasera dovessero vincere andremmo a -7 da Juventus e Napoli, per vedere la Roma ormai ci serve il binocolo).
Ecco perché lo “studente” si deve mettere sotto con lo studio e, aiutato dal suo tutor, deve dare il massimo per far emergere tutte le sue capacità e potenzialità. L’anno scolastico è ancora lungo ma se vuole competere con i “compagni” più bravi deve impegnarsi a fondo e non può più permettersi distrazioni. Noi, da buoni “genitori” contiamo su di lui. Speriamo di non rimanere delusi…

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4 commenti:

Nerazzurro ha detto...

E vogliamo parlare degli arbitraggi? Ieri sera Rizzoli ci ha negato ben due rigori, contro il Torino l'espulsione fiscale di Handanovic. Insomma anche gli arbitraggi hanno fatto la loro parte.

Matrix ha detto...

Ok, diamo la colpa agli arbitri. E alla sfortuna. E all'infortunio di Campagnaro. E alla campagna acquisti. E alla crisi economica. E al buco nell'ozono. E al fatto che non ci sono più le mezze stagioni. E alle canzoni di Gigi D'Alessio.
Basta alibi. Siamo una grande squadra e come tale dobbiamo comportarci. Dopo essere andati in vantaggio bisogna chiudere le partite non addormentarci sugli allori.

Mark della Nord ha detto...

"Un punto conquistato o due punti persi?"

Sono due punti persi perché su quel campo le prime della classifica vinceranno facile.

Tifosi_si_nasce ha detto...

Io continuo a dire che gli Interisti hanno seri problemi, ci sono squadre che vanno avanti a rigori ed episodi arbitrali, ma l'Interista è contento di vincere con le sue forze, ma se va in difficoltà poi se la prende con l'allenatore perchè non riesce a stare al passo di Juve e Roma...che colpa ha Mazzarri se gli è stata data una squadra di ciabattai? Andiamo avanti solo con Palacio e nonostante ciò siamo al 4 posto E NON E' MALE siccome non abbiamo avuto un rigore,ne abbiamo cambiati 5 dopo Mourinho e guarda caso vanno tutti male, sarà sempre colpa del tecnico?