Senza respiro. Eravamo belli tranquilli a goderci la manita di Coppa Italia, a rivedere ai gol di Diouf, Pio Esposito, Thuram, a pensare alle prestazioni di Frattesi, Diouf, Esposito, Luis Henrique, e dobbiamo già pensare alla prossima partita. Nello specifico a Inter-Como che andrà in scena oggi pomeriggio.
In altri tempi questa partita avrebbe creato ben pochi problemi e ben poche preoccupazioni. Una di quelle partite che liquidì facilmente e senza problemi, magari anche con un risultato rotondo. Ma da due stagioni i lariani guidati da Cesc Frabregas viaggiano a ritmi tutt’altro che banali e non sono più la squadra facile da affrontare e facile da battere. Anzi tutt’altro (per informazioni chiedere al Napoli che ha pareggiato in casa con la formazione comasca, e Juventus, che ha perso in quel di Como).
Nel tardo pomeriggio della odierna giornata ci aspetta pertanto una partita parecchio complicata e insidiosa. Logico immaginare quindi che sarà tutt’altro che una passeggiata (e guai a pensare il contrario).
Chivu deve fare a meno sempre di Dumfries, infortunato. In difesa il “muro” sarà composto da Akanji, Acerbi e Bastoni. Bagarre a centrocampo con Diouf e Carlos Augusto che si giocano una maglia da titolare sull’out destro, mentre a sinistra ci sarà Dimarco. In mezzo al campo Barella e Calhanoglu sono sicuri di una maglia da titolare. Per il terzo posto è ballottaggio a tre tra Zielinski, Susic e Mkhitaryan (e personalmente non saprei chi scegliere). Nessun dubbio in attacco dove faranno coppia Lautaro Martinez e Thuram.
Analizzando i sedici precedenti disputati a Milano tra le due compagini, il bilancio è impietoso per i lariani, che nella loro storia sono riusciti a vincere a San Siro in una sola occasione, nel lontano 14 maggio 1950: finì 1-2 grazie alle reti di Ercole Rabitti e Mario Ghiandi, che resero vano il gol della bandiera siglato dal leggendario apolide István Nyers.
Per il resto, la tradizione casalinga sorride ampiamente al club di Viale della Liberazione. Il bilancio è completato da ben 14 vittorie dei nerazzurri, l’ultima delle quali è il 2-0 maturato nella stagione di Serie A 2024-25. L’unico segno “X” in questo confronto risale all’edizione della Coppa Italia 1991-92: un 2-2 datato 30 ottobre 1991. Quella data segna anche un altro digiuno statistico rilevante per il Como: è il giorno dell’ultimo gol segnato dai lariani in casa dell’Inter, firmato da Mazzoleni al 79esimo. Da allora, San Siro è rimasto un tabù.
Tabù che, ahimè, potrebbe anche cadere oggi pomeriggio. Le ultime prestazioni fanno ben sperare, ma un conto è la prestazione, un altro conto è il risultato. E personalmente in questo momento sono più interessato al secondo che al primo. Prima di giocare bene dobbiamo pensare a portare a casa il risultato. Prima della prestazione e di tutto il resto bisogna capire che ciò che conta veramente sono i tre punti. Capito miei cari ragazzi che indossate la maglia nerazzurra? Ritenete che sia un concetto molto complesso? Preferite che vi faccia il disegnino? Mi auguro di no… FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.

1 commento:
Sfida tutt'altro che semplice, ma non impossibile. Possiamo e dobbiamo portarla a casa.
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