Come chiuderemo l'anno solare? Con una vittoria che certifichi il nostro primo posto e ci rimandi al 2026 in testa alla classifica di Serie A? Con un pareggio che ci dica che c'è molto da lavorare? (in realtà c'è molto da lavorare a prescindere dal risultato) Con una sconfitta che confermi i nostri alti e bassi e soprattutto la nostra incapacità di vincere gli scontri diretti? Toccherà aspettare 24 ore per avere una risposta al nostro grande quesito e per sapere in che modo chiuderemo questo 2025.
Un 2025 che, comunque vada, non chiuderemo certo nel migliore dei modi considerando tutti i 12 mesi. Non abbiamo portato a casa nessun trofeo. E già questo è un fattore molto molto deludente. Ma, cosa ancora più grave, non abbiamo portato a casa nessun trofeo dopo aver lottato fino all'ultimo in quasi tutte le competizioni a cui abbiamo preso parte. Abbiamo iniziato l'anno perdendo una Supercoppa Italiana che al 50esimo era saldamente nelle nostre mani, abbiamo perso uno scudetto per un punto dopo che al 88esimo della penultima giornata eravamo in testa alla classifica, abbiamo perso una finale di Champions League (stendiamo un velo pietoso su come l'abbiamo persa), in Coppa Italia siamo usciti in semifinale e, per chiudere in bellezza, una settimana fa abbiamo perso una semifinale di Supercoppa Italiana ai rigori.
La speranza è che almeno si riesca a chiudere questo 2025 in bellezza, da primi della classe. Per carità, sarebbe una cosa puramente simbolica, di alcun valore, ma entreremmo nel nuovo anno con un altro spirito (o almeno si spera).
Purtroppo sulla nostra strada troveremo l'Atalanta di Palladino che, dopo un inizio di stagione non brillantissimo con Juric, da quando ha cambiato guida tecnica ha cambiato completamente passo e che in questo momento rappresenta un pessimo cliente. E sinceramente non mi fido più di tanto del trend recente che vede l'Inter vittoriosa nelle ultime sei sfide in Serie A tra Milano e Bergamo (compresa l'ultima dello scorso 16 marzo), oltre che imbattuta nelle ultime tredici, con otto successi e cinque pareggi (l'Atalanta non vince dal novembre 2018).
Chivu deve fare a meno di Acerbi e Dumfries (tornerà a marzo). In difesa ballottaggio Bisseck-De Vrij per affiancare Akanji e Bastoni. Confermati Luis Henrique e Dimarco sugli esterni a centrocampo, in mezzo al campo sicuri di una maglia sono Barella e Calhanoglu con Zielinski e Mkhitaryan a giocarsi l'ultimo posto disponibile. Coppia d'attacco Lautaro Martinez-Thuram.
Puntiamo tutto sulla voglia di riscatto dell'Inter che vorrà dare un segnale forte alla concorrenza vincendo uno scontro diretto (ma si può considerare uno scontro diretto?) e soprattutto dimostrando che siamo più vivi che mai.
Ripeto non sarà semplice. Ma del resto non esistono partite semplici. Esistono solo giocatori che rendono le partite semplici. Capito miei cari giovincelli che indossate la maglia nerazzurra? FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.

1 commento:
Chiudere l'anno solare in testa sarebbe il massimo. Ma, non dimentichiamolo, quello che conta veramente è chiudere in testa alla classifica a fine stagione.
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