Quante cose si potrebbero fare il venerdì pomeriggio alle 18.30? Un aperitivo con gli amici, un giro in centro, andare in palestra, leggere un libro, preparare una cena, organizzarsi per il weekend, andare a fare la spesa, comprare dei regali per Natale... Vabbé, il resto aggiungetelo voi, mica posso dirvi tutto io.
Insomma il venerdì pomeriggio alle 18.30 si potrebbero fare tante cose, ma noi tifosi nerazzurri oggi pomeriggio alle 18.30 faremo una sola cosa: guardare Inter-Parma.
Ebbene sì, toccherà a noi aprire il weekend di campionato (chissà porti bene: qualche settimana fa abbiamo aperto il weekend di campionato con una goleada...), in attesa di Atalanta-Milan questa sera e di tutte le altre partite spalmate tra domani, domenica e lunedì.
Dopo lo shock di Firenze, si riparte con un turno casalingo che, almeno sulla carta, è abbastanza agevole. Dico almeno sulla carta perché poi vai a vedere come sono finite le ultime sfide contro gli emiliani e ti rendi conto che in casa non vinciamo da 11 anni e che in questo arco di tempo abbiamo ottenuto quattro pareggi e una sconfitta (si tratta della striscia aperta più lunga di gare interne senza successi contro una singola avversaria in campionato). Insomma la sfida contro i ducali tutto è tranne una sfida agevole. E sarebbe un grave errore pensare che possa essere una passeggiata di salute (e infatti noi non lo pensiamo minimamente).
Inzaghi deve ancora fare a meno di Pavard e Acerbi, mentre dovrebbe rientrare Carlos Augusto. In difesa spazio a Bisseck, De Vrij e Bastoni. Dumfries (favorito su Darmian) e Dimarco saranno gli esterni di centrocampo, mentre in mezzo confermatissimi Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. In attacco Thuram affiancherà capitan Lautaro Martinez.
I precedenti pendono a fare dell’Inter con 15 vittorie, dieci pareggi (compreso l'ultimo, datato ottobre 2020 e finito 2-2 con gol di Perisic in pieno recupero) e solo due sconfitte (l’ultima risale al settembre 2018 con gol vittoria di… Dimarco). Ma, come già accennato, non vinciamo dall’aprile 2013 (1-0 gol di Rocchi).
Ecco oggi pomeriggio sarebbe il momento di tornare alla vittoria. Non pretendiamo goleade come nel novembre 2010 (5-2 con tripletta di Stankovic e gol di Cambiasso e Thiago Motta) o nel gennaio 2012 (5-0 doppietta di Milito, Motta, Pazzini e Faraoni), andrebbe bene anche uno tranquillo 2-0, ma anche uno striminzito 1-0. Guardate, a casi estremi, andrebbe bene anche un sofferto 3-2 come nel gennaio 2008.
Che dite? Stiamo pretendendo troppo? Non credo proprio. Il Napoli corre, l’Atalanta non molla e tutte le altre sono lì pronte ad approfittare di un’eventuale passo falso. No, pretendere una bella e convincente vittoria mi sembra il minimo. Quindi, miei cari virgulti che andate in campo, vedete un po’ voi che dovete fare. E non aggiungo altro. FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
Mi piacerebbe dirvi che sono tranquillo, che tanto gli ultimi precedenti sono tutti dalla nostra parte. Dai, questi non ci battono da più di 10 anni. Preoccuparsi? Ma dai, stiamo scherzando?
Vorrei dirvi che spero in un altro colpaccio. Dopo la Lazio, battere anche l’Inter. Sarebbe fantastico e Conte a Natale minimo ci dovrebbe mandare un panettone a testa..
In realtà sono tesissimo e tutt'altro che ottimista. Inter-Parma non è una partita facile. Non lo è mai stato, né mai lo sarà. E' vero, non perdiamo dal 2013 e nelle ultime cinque sfide siamo usciti indenni da San Siro con quattro pareggi e una vittoria. Ma che mi dite di tutto quello che è successo nei vent'anni precedenti? Che mi dite delle sconfitte a colpi di cinquine? Sapete che tra il 2000 e il 2013 abbiamo perso nove partite su undici?
Alla luce di questi dati, mi dite come si fa ad essere tranquilli in vista di Inter-Parma? E infatti non lo sono. Anzi, come detto sono teso e preoccupato.
Il guaio è che loro sono forti, parecchio forti. Inzaghi ha messo su una squadra solida, che gioca a calcio come pochi in Italia e in Europa. Creano occasioni, sono un pericolo costante in zona offesiva e, purtroppo per noi, stanno ritrovando quella solidità difensiva che ad inizio stagione era un po' il loro Tallone d'Achille.
Certo, c'è sempre il fattore "ottimismo". Perché, come dice Entius, il calcio non è una scienza esatta e la palla è rotonda. E chi può escludere a priori che stasera non usciamo di nuovo indenni da San Siro. Io non ci metterei la firma. FORZA PARMA !!!
MATTIA. Il Calcio è la metafora della vita. O forse è la vita ad essere la metafora del calcio. Sono più di 20 anni che sto cercando di capirlo.
3 commenti:
Mai sottovalutare gli avversari. E questo vale per tutti, dal Manchester City al Dopolavoro Ferroviario. Il Parma se vuole può metterci in difficoltà e noi dobbiamo essere bravi a portare a casa i tre punti, possibilmente senza soffrire troppo.
Posso dirvi che la vedo dura?
E posso dirvi che secondo me, nonostante tutto, la portiamo a casa?
Arbitra Abisso. Devo aggiungere altro?
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