Non possiamo negarlo, un po’ lo avevamo messo in conto. In fondo fa parte del gioco del calcio: pensi di vincere, ma devi mettere in conto anche che potresti perdere.
Poi c’era il discorso della legge dei grandi numeri. Venivamo da una serie di derby vinti, mica può andarci sempre benone, devi mettere in conto che prima o poi la serie di vittorie consecutive finirà. Tra l’altro io sabato sera avevo espresso proprio questa vaga sensazione che stavolta non avremmo vinto.
Quello che però nessuno aveva messo in conto è il “come” si sarebbe perso. Ci sta che puoi perdere un derby, perché l’avversario è più forte, per un colpo di fortuna (ovviamente per loro), per una decisione arbitrale controversa (vedi febbraio 2022). Non metti mai in conto che puoi perdere perché hai giocato male, perché si è sceso in campo molli, spaesati, senza grinta, con poca “cazzimma”. E invece ieri sera abbiamo perso proprio in questo modo.
Chiariamoci subito: il Milan ha giocato nettamente meglio, Fonseca ha schierato questo 4-2-4 che ci ha messo parecchio in difficoltà e noi siamo andati un po’ in bambola. Però negli occhi dei nostri ragazzi non ho visto la solita grinta, la solita concentrazione, la solita voglia di dare il massimo. E siccome non è la prima volta in stagione, la cosa inizia a preoccuparmi. Forse non c’è più la “fame” che avevamo lo scorso anno, forse mancano un po’ di motivazioni, banalmente possiamo anche ammettere che la forma fisica di alcuni elementi non sia al top, però maremma-maiala-impestata non puoi affrontare un derby con quella flaccidità e quella mollezza.
Ieri sera facevo cenno al fatto che sarebbe utile un bagno di umiltà perché ultimamente ci stiamo esaltando un po’ troppo. E a mente fredda, riflettendoci oggi, direi che uno dei fattori che ha portato a questa prestazione pessima è proprio questo specchiarsi nella propria bellezza. Abbiamo pareggiato col Manchester City e.. “wow, come siamo belli, come siamo forti, guarda che mediocri questi cugini rossoneri, ne faremo un sol boccone”. Invece, porca zozza, nessuno ti regala niente e tutti quando affrontano l’Inter giocano con il sangue agli occhi e il coltello fra i denti. Noi invece ci perdiamo in leziosità, in tiki-taka “barcelloneschi” che non portano a nulla.
Altro elemento a cui accennavo poco fa, lo stato di forma. Lautaro Martinez lo vedo abbastanza fuori forma, aggiungiamo che per un attaccante il gol è fondamentale e il fatto che ancora non si sia sbloccato in stagione non è certo una cosa buona. Ma siamo fiduciosi, perché siamo consapevoli che prima o poi si sbloccherà e ritroverà forma fisica, verve e tutto il resto. Mikhitaryan è alle prese con l’età che avanza e un fisico che inevitabilmente inizia a cedere. Se prima poteva giocare 50 partite all’anno, ora bisogna scendere a 40, a 30, a 25. Tradotto: un paio di partite in panchina farebbero benissimo sia a lui che alla squadra. Però questo dovrebbe capirlo anche Inzaghi. Soprattutto Inzaghi.
Personalmente ho molta fiducia nel tecnico nerazzurro. Ha dimostrato di essere un ottimo allenatore, sa il fatto suo e saprà uscire alla grande da questo periodo non proprio brillante. È evidente che a questo punto bisogna rimboccarsi le maniche e iniziare a pedalare. Tutti insieme, come una grande squadra. Il cammino è ancora lungo, c’è parecchia strada da fare e può succedere ancora di tutto. Ma per tornare ad essere l’Inter bella, vincente e convincente dello scorso anno è fondamentale invertire la rotta subito, senza perdere ulteriore tempo. FORZA INTER !!!
La scorsa stagione perdemmo la prima partita a settembre, in casa, per 2-1, contro il Sassuolo.
— CALCIOMANIA 90 (@EntiusDRC) September 23, 2024
A fine campionato il Sassuolo è poi retrocesso in Serie B.
E niente, volevo avvisare gli amici milanisti di non stare troppo tranquilli.#InterMilan #DerbyMilano #Amala
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
2 commenti:
Direi che già nel titolo ha pienamente centrato il problema. Perdere un derby rientrava nell'ordine delle cose, ma perderlo in questo modo non è minimamente pensabile.
Speriamo serva da lezione. Soprattutto nel lungo periodo...
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