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giovedì 21 marzo 2024

ITALIA, QUANTA FATICA: CI PENSA BOMBER RETEGUI

Amichevole 
VENEZUELA – ITALIA 1 – 2 
 40’ Retegui – 43’ Machis – 80’ Retegui 

VENEZUELA (3-4-2-1): Romo; Osorio, Angel (33' st Makoun), Ferraresi; Aramburu (41' st Otero), Casseres (41' st Rincon), Martinez (33' st Castillo), Navarro; Savarino (17' st Pereira), Machis (17' st Cadiz); Rondon. 
Ct: Batista. 
ITALIA (3-4-2-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Buongiorno, Scalvini; Cambiaso (29' st Zaniolo), Locatelli (20' st Jorginho), Bonaventura (1' st Barella), Udogie; Frattesi (20' st Pellegrini), Chiesa (20' st Zaccagni); Retegui (42' st Raspadori). 
Ct: Spalletti. 
Arbitro: Vazquez. 

Vince, ma convince poco l’Italia, che in amichevole, a Miami, batte 2-1 il Venezuela soffrendo più del dovuto e rischiando anche di capitolare. Dopo che Donnarumma para un rigore a Rondon in apertura, arriva il botta e risposta tra Retegui e Machis poco prima dell’intervallo. A decidere il match è l’attaccante argentino naturalizzato italiano che a 10 minuti dal novantesimo trova il gol che regala la vittoria agli azzurri. Per la prestazione ripassare in un’altra occasione. 
La partenza dell’Italia è da incubo: un’incredibile incomprensione tra Udogie e Scalvini libera Rondon nel cuore dell’area, Buongiorno è praticamente costretto a strattonarlo e l’arbitro Vazquez, a sua volta, costretto ad assegnare il penalty. Sul dischetto si presenta lo stesso bomber Rondon, che però viene ipnotizzato da Donnarumma, prima che Savarino sprechi il tap-in calciando alle stelle. 
Gli azzurri reagiscono subito e al 14esimo hanno un’ottima chance con Chiesa, il cui destro a giro sibila a fil di palo. Il Venezuela si affida soprattutto alle ripartenze, approfittando anche di una difesa italiana a 3 ancora tutta da registrare, e al 19esimo va di nuovo a un passo dal vantaggio: Rondon arriva in leggero ritardo sul cross dalla sinistra e manca l’appuntamento con un gol quasi fatto. 
Per sbloccare un match estremamente spezzettato e tutt’altro che spettacolare occorre un episodio, che arriva al 40esimo: Romo sbaglia completamente il rinvio, l’anticipo di Locatelli premia Cambiaso, assist per Retegui che dal cuore dell’area trova l’angolino alle spalle del portiere. 
Neanche il tempo di festeggiare che la Vinotinto trova l’immediato pareggio e anche in questo caso nasce tutto da un pasticcio difensivo: Donnarumma serve centralmente Bonaventura, che pressato sbaglia completamente il passaggio per Di Lorenzo regalando palla a Machis che deve solo appoggiare in rete il pallone che vale l’1-1. 
A inizio ripresa c’è Barella al posto di Bonaventura, ma anche con l’ingresso del nerazzurro la manovra offensiva resta estremamente lenta e prevedibile. Il Venezuela concede pochissimo e quando può si lancia in contropiede, sfruttando una retroguardia azzurra a dir poco traballante. Al 64esimo il neo entrato Cadiz ha una chance enorme per ribaltarla, ma Donnarumma è attentissimo in uscita e gli nega il gol. 
Spalletti ci prova con gli ingressi di Pellegrini, Jorginho e Zaccagni, poi con quello di Zaniolo, che al 76esimo è il primo a tentare un tiro dalla distanza che impegna Romo. Il pressing azzurro cresce molto nel finale, anche grazie al ritorno a al più consolidato 4-3-3, e a 10 minuti dalla fine arriva il raddoppio: grande giocata di Jorginho che pesca nel cuore dell’area Retegui, il bomber del Genoa si gira e infila all’incrocio la rete del definitivo 2-1. 
Finisce 2-1. Italia non brillantissima, sebbene fosse parecchio sperimentale (Buongiorno, Cambiaso, Udogie, Bonaventura, dubito che facciano parte dei titolari, Di Lorenzo non è un difensore centrale, modulo 3-4-3, per fare qualche esempio). L’avversario non era certo di quelli impegnativi, eppure è riuscito a mettere in difficoltà gli azzurri, salvati da un Donnarumma in serata di grazia (non capita spesso) e dalla vena realizzativa di Retegui. 
Vedremo cosa combineranno gli azzurri domenica sera contro l’Ecuador, sempre in amichevole e sempre negli Stati Uniti.
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.


6 commenti:

Ciaskito ha detto...

Tutti sti oriundi hanno rotto le palle. E Jorginho, e Retegui, e Udogie, poi quell'altro del Verona... Forolunsho o roba del genere. Basta!!! Avete rotto i coglioni!!! Non se ne può più di questi scappati di casa.

Simone ha detto...

@Ciaskito. Sei semplicemente ridicolo. Punto.

Simone ha detto...

Per quanto riguarda la partita, non abbiamo giocato benissimo, ma era una formazione infarcita di seconde linee. Si spera che con i titolari vada un po' meglio.

Mattia ha detto...

Se non hai giocatori decenti se per forza costretto a puntare sugli oriundi. Meno male che c'è Retegui altrimenti l'attacco azzurro piangeva miseria.

Stefano ha detto...

@Mattia. Come darti torto? Di grandi attaccanti non ce ne sono più.

Ciaskito ha detto...

Intanto "grazie" ad un oriundo, Jorginho, che ha sbagliato il rigore contro la Svizzera, non siamo andati all'ultimo Mondiale.