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martedì 20 febbraio 2024

PRIMA GLI ERRORI, POI L'URLO LIBERATORIO: ARNAUTOVIC LANCIA L'INTER

Champions League 2023 – 2024 – Andata Ottavi di Finale 
INTER ATLETICO MADRID 1
79’ ARNAUTOVIC 

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Darmian (25' st Dumfries), Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan (27' st Frattesi), Dimarco (25' st C. Augusto); Thuram (1' st Arnautovic), Martinez (43' st Sanchez). 
A disp.: Audero, Di Gennaro, Bisseck, Asllani, Klaassen, Buchanan, Sanchez. 
All.: S. Inzaghi. 
ATLETICO MADRID (3-5-2): Oblak; Gimenez (1' st Savic), Witsel, Hermoso (23' st Reinildo); Molina (23' st Barrios), Koke, De Paul, Niguez (9' st Morata), Lino; Llorente, Griezmann (33' st Correa). 
A disp.: Moldovan, Gomis, Gabriel, Riquelme, Vermeeren, Depay. 
All.: Simeone. 
Arbitro: Kovacs (Romania) 

L’Inter fa suo il primo round della doppia sfida degli ottavi di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid. In un San Siro con le lacrime agli occhi per l’improvvisa morte di Andreas Brehme a decidere il match è Marko Arnautovic a 11 minuti dalla fine dopo aver sbagliato almeno tre palle gol clamorose. Fra settimane al Metropolitano sarà una dura battaglia, ma l’Inter, come da obiettivo, parte con due risultati a disposizione su tre. 
C’è De Vrij al posto di Acerbi in mezzo alla difesa, per il resto è la formazione tipo con Darmian e Dimarco sugli esterni e Lautaro Martinez e Thuram in attacco. 
Si inizia con il minuto di silenzio per Andy Brehme ignorato dai cori dei tifosi spagnoli, così scatta l'applauso di tutto San Siro. Un guizzo a sinistra e un tiro sul fondo di Lino fanno venire i brividi a Sommer. Lautaro Martinez prova a scuotersi con un tiro alto dopo la mezzora, ma le cose migliori le fa vedere Calhanoglu con una regia sontuosa, fatta di cambi di gioco e fraseggio corto. Il Toro ci riprova, stavolta di testa, su cross di Barella, ma Oblak c'è: è la prima conclusione nello specchio. 
Prima dell'intervallo, l'argentino di occasioni ne ha pure una terza: Thuram intercetta un passaggio di De Paul, si lancia in contropiede e poi serve il suo capitano che si fa deviare in angolo una conclusione (non irresistibile) da Gimenez. Quando al 42esimo Thuram calcia verso la porta (facile parata di Oblak) e poi si tocca la coscia, sul Meazza piomba il gelo. 
Il francese rimase in campo fino all'intervallo, ma poi alza bandiera bianca per un problema all'adduttore destro e al suo posto ecco Arnautovic. L'austriaco, dopo una grande uscita dell'Inter e un cross delizioso di Dimarco, ha sul piede la palla dell'1-0, ma la calcia fuori. Il Meazza torna a scaldarsi e sul traversone di Barella, Arnautovic di testa mette sul fondo. La risposta dei colchoneros è immediata e il brasiliano Lino, dopo una grande azione e un dribbling su Darmian, da due passi fallisce il vantaggio. 
L'occasione più grossa però è ancora targata l'Inter, con l'attaccante ex Bologna che si costruisce una grande chance dopo un triangolo con Lautaro, ma calcia alto da ottima posizione. Inzaghi sostituisce gli esterni (Dumfries per Darmian e Carlos Augusto per Dimarco) e poi anche Frattesi per Mkhitaryan. Lautaro esalta con un colpo di testa i riflessi di Oblak e il fortino di Simeone traballa. 
La spallata decisiva la dà Arnautovic che con il tap-in vanifica la parata di Oblak su Lautaro Martinez. A niente vale la disperata scivolata di Lino: la palla entra e il Meazza esplode di gioia. Morata va vicino al pari su disattenzione di De Vrij. Inzaghi toglie il diffidato Lautaro per inserire Sanchez. Dopo 5 minuti di recupero è festa Inter. 
Finisce 1-0. Una vittoria preziosa oltre che meritata ampiamente. Nella ripresa, nonostante il forfait di Thuram, i nerazzurri hanno creato molto e se Arnautovic fosse stato più preciso sotto porta, il risultato sarebbe potuto essere ben più ampio. L’austriaco si è preso gli improperi di tutto il popolo nerazzurro perché ha sbagliato davvero tanto, forse anche troppo. Ma alla fine, volenti o nolenti, la faccia sulla copertina del match è la sua. 
Sommer, dal canto suo, mantiene la porta imbattuta per la ventunesima volta in 34 gare ufficiali. Il muro interista ancora una volta regge e il passo in avanti verso i quarti è importante. L'Atletico, che non aveva ancora perso in questa stagione in Europa, adesso è costretto a vincere, mentre i nerazzurri avranno a disposizione due risultati su tre. Come scritto all’inizio, al ritorno sarà una dura battaglia. Ma noi, come sempre, siamo pronti. FORZA INTER !!! 

PILLOLE STATISTICHE 
• L’Inter ha vinto nove partite di fila tra tutte le competizioni per la prima volta con Simone Inzaghi allenatore, l’ultima volta a riuscirci risaliva infatti al periodo tra febbraio e aprile 2021 con Antonio Conte. 
• L’Inter è la squadra che ha mantenuto più volte la porta inviolata in questa stagione nei maggiori cinque campionati europei tra tutte le competizioni (21). 
• L’Inter (4V, 3N nel 2023/24) è rimasta imbattuta in tutti i primi sette match in una singola stagione di Champions League solo per la seconda volta, dopo il 2004/05. 
• L'Inter non ha subito alcun tiro in porta in un match di Champions League per la prima volta dal 22 novembre 2006 contro lo Sporting Lisbona. 
• Marko Arnautovic ha segnato due gol in quattro partite in questa stagione di Champions League, tanti quanti in 17 gare di Serie A nel 2023/24 (due). 
• Marko Arnautovic ha segnato il suo 2° gol in un match casalingo di Champions League, dopo quello con la maglia del Werder Brema contro l'Inter il 7 dicembre 2010 (a 4823 giorni di distanza).

ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.

3 commenti:

Brother ha detto...

A Madrid al ritorno sarà una grande battaglia. Ecco perché sarebbe stato importantissimo e fondamentale riuscire a vincere con almeno due gol di scarto.

Entius ha detto...

Intanto è importante aver vinto. Certo, un 2-0 o un risultato più netto ci avrebbe permesso di andare a Madrid con un altro spirito. Ma va bene così, dai.

Nerazzurro ha detto...

L'Europa é spigolosa ed imprevedibile. Teniamoci stretta la vittoria e a Madrid poi si vedrà.