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lunedì 22 gennaio 2024

SUPERCOPPA ITALIANA, IL TORO FIRMA IL TRIS: E' TRIONFO INTER !!!

SUPERCOPPA ITALIANA 2024 – Finale
 
NAPOLIINTER 0 1 
91’ L. MARTINEZ 

NAPOLI (3-4-2-1) - Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus; Zerbin (13' st Østigård), Lobotka, Cajuste (30' st Raspadori), Mazzocchi (30' st Mario Rui); Politano (25' st Lindstrøm), Kvaratskhelia (25' st Gaetano); Simeone. 
A disposizione: Contini, Idasiak, Demme, Zielinski, Ngonge, D'Avino, Gioielli. 
All. Mazzarri. 
INTER (3-5-2) - Sommer; Pavard, de Vrij (17' st Carlos Augusto), Acerbi; Darmian, Barella (17' st Frattesi), Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco (36' st Sanchez); Lautaro Martinez (47' st Bisseck), Thuram (36' st Arnautovic). 
A disposizione: Di Gennaro, Audero, Dumfries, Sensi, Klaassen, Buchanan, Asllani, Stabile, Stankovic, Bastoni. 
All. Inzaghi. 
Arbitro: Rapuano. 

È ancora una volta trionfo Inter. E ancora una volta c’è la firma di Lautaro Martinez sul trionfo nerazzurro. A Riad la formazione di Simone Inzaghi (quinto trionfo per lui, record assoluto) supera il Napoli con un gol del Toro al 91esimo e conquista la terza Supercoppa Italiana consecutiva, la settima in totale. 
Non c’è Bastoni in difesa a causa di un indolenzimento muscolare, al suo posto De Vrij. È questa l’unica novità rispetto alla formazione che ha superato la Lazio. 
I nerazzurri controllano le operazioni in avvio, ma non riescono a sfondare contro un'avversaria che chiude benissimo gli spazi e prova a ripartire con Kvaratskhelia e Politano. La prima occasione porta la firma di Federico Dimarco, il cui tiro sibila di pochissimo a lato del palo con una deviazione. Ci provano anche Mkhitaryan e Lautaro Martinez, che al 38esimo si vede annullare una rete: nettissimo l'offside di Thuram all'inizio dell'azione, si va al riposo sullo 0-0. 
Dopo l’intervallo si riparte col doveroso omaggio a Gigi Riva: un minuto di silenzio prima del via alla ripresa, rovinato dai fischi degli arabi. 
Sul campo è del Napoli il primo break: Lobotka riparte veloce e pesca Kvaratskhelia, tiro a giro sul palo lontano è grande intervento di Sommer. Barella si fa ammonire per proteste plateali e salterà la Fiorentina (era diffidato). 
Fa peggio, però, Simeone, che becca due gialli in 5 minuti e lascia il Napoli in 10 con mezz’ora ancora da giocare. 
Mazzarri opta per un atteggiamento conservativo, schierando i suoi a riccio con un 5-4-0, ma rischia troppo: Thuram e Lautaro falliscono il vantaggio in due occasioni, con Pavard ugualmente pericoloso. Il tecnico allora torna sui suoi passi: dentro Raspadori per alzare il baricentro. 
Simone Inzaghi inserisce Arnautovic per Thuram e Sanchez da trequartista passando al 4-3-1-2 nei minuti finali: è assedio totale, con Arnautovic che calcia sull'uscente Gollini all'85esimo. 
L'Inter spreca anche con Frattesi, poi passa al 90esimo: Pavard si inserisce da esterno alto e mette in mezzo per Lautaro Martinez, che insacca con la spaccata vincente la rete che consegna la Supercoppa all'Inter. Il Toro viene ammonito nell'esultanza e sostituito da Inzaghi, dando via a un finale da cuori forti: Inter chiusa in difesa, Napoli all'assalto. La miglior occasione è nerazzurra, con Calhanoglu che impegna Gollini. 
Finisce 1-0. La Supercoppa è dell'Inter, che la alza per l'ottava volta. Lautaro Martinez solleva il primo trofeo da capitano. L'Inter si conferma la regina di coppe, anzi, di Supercoppe. Terza Supercoppa Italiana consecutiva, eguagliato il Milan (1992-94). Simone Inzaghi entra nella storia con la settima vittoria in questo trofeo, la quinta da tecnico: scavalcati Lippi e Capello (4), il tecnico nerazzurro diventa il più vincente di sempre nel torneo. 
E adesso l’obiettivo va sul piatto grosso, quello scudetto della stella che porterebbe tutti nella leggenda. Quell’obiettivo che non può e non deve sfuggirci. La Juventus è avvisata. FORZA INTER !!!! 

PILLOLE STATISTICHE 
- L’Inter ha vinto la sua ottava Supercoppa Italiana, solo la Juventus (nove) ha sollevato più volte il trofeo. 
- Simone Inzaghi ha vinto cinque volte la Supercoppa Italiana da allenatore, diventando il tecnico con più trofei nella storia della competizione (superati Marcello Lippi e Fabio Capello a quota quattro). 
- Simone Inzaghi (cinque) è l'allenatore che ha sollevato il trofeo in più finali nella storia dell'Inter tra tutte le competizioni (dal 1929/30), superati Helenio Herrera e Roberto Mancini (entrambi quattro). 
- L’Inter è solo la seconda squadra a sollevare il trofeo in tre finali consecutive della Supercoppa italiana, dopo il Milan tra il 1992 e il 1994. 
- Lautaro Martínez ha realizzato tre gol nella Supercoppa Italiana, solo Paulo Dybala (quattro) ha segnato di più nella storia del torneo. 
- Lautaro Martínez ha segnato 123 gol con la maglia dell'Inter tra tutte le competizioni, eguagliato Christian Vieri (123) in nona posizione tra i migliori marcatori nella storia del club nerazzurro. 
- Giovanni Simeone ha ricevuto la sua prima espulsione in 280 match in carriera dal suo arrivo in Italia con i club tra tutte le competizioni.

ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.

7 commenti:

Alex ha detto...

E pure ieri sera avete rubato. Meno male che i ladri siamo noi...

Ciro ha detto...

Partita pesantemente decisa dall'arbitro che ha graziato Calhanoglu ed espulso Simeone. Due pesi e due misure...

Annuccia ha detto...

Ma di preciso che problemi avete che vi lamentate sistematicamente degli arbitri, spesso dicendo solo delle grosse cazzate?

Matrix ha detto...

@Annuccia. Lasciali parlare. L'importante è che noi mettiamo in bacheca un altro trofeo.

Nerazzurro ha detto...

Ma gli arbitri non erano l'alibi dei perdenti? Fino all'espulsione tutto ho visto tranne un grande Napoli. Poi non è mica colpa nostra se Simeone ha commesso due falli in 5 minuti.

Brother ha detto...

Sono d'accordo con Matrix. Che chiacchierino pure.

Entius ha detto...

@Nerazzurro. Gli arbitri sono l'alibi dei perdenti solo quando si parla dell'Inter. In tutti gli altri casi è normale e giusto lamentarsi.