BENFICA – INTER 3 – 3
5’ Joao Mario – 13’ Joao Mario – 34’ Joao Mario – 51’ ARNAUTOVIC – 58’ FRATTESI – 72’ SANCHEZ (rig.)
BENFICA (4-2-3-1): Trubin; Aursnes, A. Silva, Otamendi, Morato; Neves, Florentino (34' st Kokcu); Joao Mario (54' st Chiquinho), Rafa Silva (54' st Gouveia), Di Maria (44' st Araujo); Tengstedt (34' st Musa).
A disp.: Soares, Kokubo, Jurasek, Cabral, Victor.
All.: Schmidt.
INTER (3-5-2): Audero; Bisseck, De Vrij (32' st Dimarco), Acerbi; Darmian (23' st Cuadrado), Frattesi, Asllani, Klaassen (23' st Barella), Carlos Augusto; Arnautovic (23' st Thuram), Sanchez (34' st Martinez).
A disp.: Sommer, Di Gennaro, Calhanoglu, Mkhitaryan, Stabile.
All.: S. Inzaghi.
Arbitro: Treimanis
All’inferno e ritorno. Nel penultimo turno della fase a gironi di Champions League l’Inter va sotto per 3-0 contro il Benfica nel corso del primo tempo, ma nella ripresa rimonta il risultato e rischia addirittura di vincere.
Alla tripletta del grande ex Joao Mario nel primo tempo rispondono nella ripresa Arnautovic, Frattesi e Sanchez su rigore. Inter che sfiora il clamoroso gol della vittoria con Barella (palo), ma alla fine si deve accontentare del pareggio. Nell’ultima giornata contro il Real Sociedad serve vincere per chiudere il girone da prima della classe.
Inzaghi applica un massiccio turnover dando spazio a chi in genere gioca poco. In porta fa il suo esordio stagionale Audero, in difesa Bisseck affianca De Vrij e Acerbi, Darmian e Carlos Augusto sono gli esterni di centrocampo con Klaassen, Asslani e Frattesi in mezzo. In attacco Sanchez e Arnautovic.
Dopo 4 minuti le Aquile sono già avanti, con l'ex Joao Mario servito da una sponda di Tengstedt. Asllani con un tiro da fuori prova a suonare la carica (Trubin blocca facilmente), ma è solo un lampo perché i padroni di casa comandano e vanno vicino al raddoppio con Tengstedt, fermato da Audero. Il raddoppio è un regalo di Asllani che prova un dribbling al limite della propria area e perde palla: Tengstedt recupera e crossa per Joao Mario che firma la doppietta approfittando del mancato rinvio di Bisseck.
Per l'Inter è notte fonda. Implacabile Joao Mario al 34esimo cala il tris dopo un altro cross di Tengstedt che né Bisseck né Audero riescono a disinnescare.
L’Inter che scende in campo dopo l’intervallo ha ben altro piglio. Trubin deve parare due volte nell'arco di 5 minuti, prima su Carlos Augusto e poi sulla punizione di Sanchez, ma non può far niente, al 51esimo su Arnautovic. Sull'angolo di Sanchez, Bisseck spizza di testa e l'austriaco trafigge il portiere ucraino. Passano altri 7 minuti e arriva il 3-2 su cross di Acerbi e sinistro al volo a centro area di Frattesi. Bel gol e match completamente riaperto. Il Benfica, impaurito, risponde con un tiro di Di Maria parato da Audero.
Inzaghi a metà della seconda frazione toglie Darmian, Klaassen e Arnautovic per inserire Cuadrado, Barella e Thuram. La prima giocata del francese è decisiva perché, su una ripartenza Otamendi gli pesta il piede e l'arbitro indica il dischetto. Dopo un controllo del Var e tante proteste, Sanchez dagli undici metri fa 3-3.
Entrano anche Dimarco al posto di De Vrij e Lautaro per Sanchez, ma anche Schmidt ci prova con le forze fresche di Kokcu e Musa. Una paratona di Audero su Di Maria conserva il 3-3, con il Da Luz che spinge forte e i padroni di casa che non hanno più niente da perdere, soprattutto quando rimangono in dieci per il rosso, consigliato dal Var, ad Antonio Silva (entrata a forbice su Barella). Il Benfica ci prova ancora, ma al 95esimo è il palo a dire di no al tiro di Barella, servito da Dimarco. È l’ultima emozione di una partita che si conclude dopo 9 minuti di recupero.
Finisce 3-3. Una partita folle che sfugge da ogni logica. Un’Inter inguardabile nel primo tempo che crolla sotto i colpi di un Benfica quasi perfetto. Nella ripresa speravamo almeno di salvare la faccia e uscire dignitosamente da questa partita e invece i nostri ragazzi hanno fatto molto di più, riuscendo nell’impresa di recuperare il risultato e addirittura di sfiorare la vittoria (ah, se fosse entrato quel tiro di Barella al 95esimo…). Una vittoria che ci avrebbe permesso di arrivare ad affrontare la Real Sociedad all’ultima giornata con la possibilità di due risultati su tre per conquistare il primo posto nel girone. Invece ora bisognerà vincere per forza. Poco male. Nulla è impossibile per questa Inter e il 12 dicembre a San Siro se c’è una squadra che deve preoccuparsi non è di sicuro quella nerazzurra. FORZA INTER !!!
PILLOLE STATISTICHE
• Marko Arnautovic ha segnato in Champions League dopo 4740 giorni (il 7 dicembre 2010 con il Werder Brema contro l'Inter): è il gap più lungo mai registrato tra due gol di un giocatore nella competizione.
• Per la prima volta l’Inter è rimasta imbattuta dopo essere andata in svantaggio di tre gol in Champions League.
• João Mário è il secondo giocatore a realizzare una tripletta contro l’Inter in Champions League dopo Gareth Bale nell’ottobre 2010.
• Con il gol di Davide Frattesi sono sei i marcatori dell’Inter in questa Champions League, solo Napoli, Lipsia, Galatasaray e Arsenal ne contano di più (tutti sette).
• Alexis Sánchez è tornato a segnare con l’Inter su rigore per la prima volta da luglio 2020 (contro il Brescia in Serie A).
• Cinque dei nove gol realizzati da João Mário in Champions League sono arrivati contro squadre italiane (tre contro l’Inter e due contro la Juventus).
• Il Benfica non ha vinto nessuna delle sette partite (3N, 4P) giocate contro l’Inter nelle principali competizioni europee: soltanto contro il Bayern Monaco, i portoghesi hanno disputato più match senza avere strappato alcun successo (12 gare) nei maggiori tornei europei.
3 commenti:
Non oso immaginare cosa è successo nell'intervallo nello spogliatoio dell'Inter.
Sono volati gli schiaffoni secondo me.
@Nicola. E pure secondo me...
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