INTER – FROSINONE 2 – 043’ DIMARCO – 48’ CALHANOGLU (rig.)
INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries (16' st De Vrij), Barella, Calhanoglu (36' st Sensi), Mkhitaryan (24' st Frattesi), Dimarco (36' st Carlos Augusto); Thuram (25' st Arnautovic), Lautaro Martinez.
A disp.: Di Gennaro, Audero, Klaassen, Bisseck, Agoume, Stabile, Sanchez.
All.: Inzaghi.
FROSINONE (3-4-2-1): Turati; Monterisi, Okoli, Marchizza; Lirola (10' st Ibrahimovic), Barrenechea (37' st Caso), Mazzitelli (35' Brescianini), Oyono; Soulé, Reinier (37' st Kaio Jorge); Cuni (10' st Cheddira). A disp.: Frattali, Cerofolini, S. Romagnoli, Baez, Lulic, Gelli, Garritano, Kvernadze, Bourabia, Lusuardi.
All.: Di Francesco.
Arbitro: Dionisi
La Juventus chiama, l’Inter risponde. I nerazzurri superano il Frosinone grazie ad un eurogol di Dimarco da 56 metri e ad un rigore di Calhanoglu su rigore e si riprende la vetta della classifica.
Inzaghi si affida alla formazione tipo con Darmian, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries e Dimarco esterni di centrocampo, Barella, Mkhitaryan e Calhanoglu in mezzo e Lautaro Martinez e Thuram in avanti.
Il Frosinone conferma quanto di buono fatto vedere finora e scende in campo senza alcun timore reverenziale e con l'intenzione di giocarsela a viso aperto. La prima occasione dopo 10 minuti: corner di Calhanoglu, Acerbi spizza sul secondo palo per Thuram che arriva tardi e non trova l'impatto vincente. Poi il francese impegna Turati con un tiro-cross che il portiere del Frosinone mette in angolo. Ben più pericolosa, però, la conclusione di Lautaro Martinez al 19esimo dopo una sponda di Barella, un destro di prima intenzione che Turati alza sopra la traversa con un balzo da campione.
L'Inter spinge ma non trova mai la giocata vincente, fino al minuto 43 quando Dimarco riceve da Calhanoglu largo a sinistra, passa la metà campo, vede Turati leggermente fuori dai pali e con una fantastica palombella segna da 56 metri quello che sarà senza dubbio il gol dell'anno. Una magia che fa tornare alle mente il gol di Alvaro Recoba contro l'Empoli, stagione 1997-98. Un'autentica magia quella del terzino sinistro, di un'importanza capitale perché sblocca un match che per l’Inter rischia di complicarsi minuto dopo minuto.
A inizio ripresa l'altro episodio che indirizza il match in modo inequivocabile: Okoli scivola e permette a Thuram di involarsi verso la porta, il francese entra in area, dribbla Marchizza e poi viene steso da Monterisi. Dionisi non ha dubbi e indica il dischetto: Calhanoglu spiazza Turati e si conferma infallibile.
Di Francesco corre ai ripari e inserisce Cheddira e Ibrahimovic. Il suo Frosinone non molla e proprio i due neo-entrati, insieme a Marchizza, sono i più pericolosi: l'italo-marocchino prende la base del palo con un diagonale di destro, mentre il giovane ex Bayern impegna Sommer che si salva in angolo (73esimo). Anche l'Inter ha un paio di occasioni chiare per fare tris, ma Barella colpisce l'esterno della rete sull'ennesimo cross al bacio di Dimarco, mentre Lautaro in pieno recupero non approfitta del regalo di Okoli e calcia male di sinistro.
Finisce 2-0. L’Inter va alla sosta da prima della classe e lancia un chiaro messaggio alle rivali, prima fra tutte la Juventus, l’unica che finora sta tenendo il passo dei nerazzurri (il Milan è a -8, il Napoli accusa 10 punti di ritardo, Roma e Lazio lontanissime a -13 e -14) e che incontreremo all’Allianz Stadium alla ripresa del campionato. Il Frosinone si è rivelato avversario ben più insidioso di quanto si potesse pensare, ma l’Inter è stata brava a tenere in pugno il match.
Se poi Dimarco si inventa un gol del genere, c’è ben poco da dire e da aggiungere. Una autentica magia da distanza abissale che solo i grandi campioni riescono a fare. Il giocatore cresciuto nel settore giovanile nerazzurro (e cuore nerazzurro doc) conferma sempre più di non essere solo un semplice esterno sinistro, ma di avere grandi doti balistiche e di poter cambiare le sorti della partita con una giocata delle sue, che sia un cross, un assist o un gol poco importa. Volendo fare un paragone esagerato, direi che ricorda un altro esterno sinistro che fece un passaggio fugace da queste parti prima di diventare forte altrove, un certo Roberto Carlos da Silva Rocha. Fatte le dovute proporzioni direi che il nostro Dimarco non ha nulla da invidiare all’ex giocatore brasiliano.
Ora due settimane di pausa, poi la tanto attesa sfida contro la Juventus, che potrà dirci molto sulla forza nerazzurra, sulle aspirazioni bianconere e… su quanto potrà incidere il fattore arbitrale in questa interessante corsa a due. Temo che ne vedremo di tutti i colori. FORZA INTER !!!
PILLOLE STATISTICHE
• Questa è solo la seconda volta che l’Inter supera i 30 punti nelle prime 12 giornate di un torneo di Serie A nell’era dei tre a vittoria – l’altra nel 2019/20 (31 punti anche in quel caso).
• Otto clean sheets per l’Inter in questa Serie A (come la Juventus): solo il Nizza (9) ha fatto meglio dei nerazzurri nei maggiori cinque tornei europei 23/24.
• Sei gol segnati su calcio di rigore per l’Inter in questa Serie A, record condiviso con l’Arsenal nei maggiori cinque tornei europei 23/24. Considerando tutte le competizioni i rigori per l’Inter sono otto (record assoluto tra le squadre dei maggiori cinque tornei).
• Federico Dimarco è uno dei due soli difensori dei maggiori cinque tornei europei ad aver collezionato almeno due gol e almeno due assist in tutte le ultime quattro stagioni (dalla 2020/21 alla 2023/24) - l'altro è Achraf Hakimi.
• Quello di Federico Dimarco (56.08 metri) è il terzo gol segnato da più distante in Serie A da quando Opta raccoglie questo dato (2005/06), dopo Roncaglia in Fiorentina-Napoli (gennaio 2013) e Biraghi in Verona-Fiorentina (febbraio 2023).
• Hakan Calhanoglu è diventato con 37 reti il miglior marcatore turco della storia della Serie A.
• Yann Sommer ha tenuto la porta inviolata in otto delle sue prime 12 presenze in Serie A con l’Inter, gli stessi clean sheet da collezionati André Onana in tutta la scorsa stagione in campionato (otto).
5 commenti:
Ho visto una buona Inter, molto in palla e parecchio concreta. Da sosta a sosta abbiamo fatto filotto, peccato non poter affrontare subito la Juventus.
A proposito della sfida con la Juventus, prepariamoci al peggio...
@Nerazzurro. Io l'ho detto in tempi non sospetti. Quest'anno lo scudetto lo faranno vincere alla Juventus e faranno di tutto per riuscirci. Fra due settimane a Torino ne vedremo delle belle.
Il tuo post è stato un fantastico mix di contenuti informativi e stimolanti.
Thank you for the interesting and thought-provoking perspectives presented in your blog posts.
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